ATTENZIONE!!! Philweb si è trasformato.
Dal 24 settembre è diventato un blog. Clicca qui e corri subito a vederlo!

Philweb.it - Home
Main Navigation
Venerdì, 19 Aprile 2024
 
Ultime notizie

Normativa e Mercati

Il servizio postale come necessario alleato del commercio internazionale

Con una conferenza stampa organizzata questa mattina presso il Palazzo delle Nazioni Unite di Ginevra, l'Unione Postale Universale ha comunicato quelle che saranno le linee strategiche del settore postale per gli anni a venire. Sviluppo delle tecnologie e sinergia tra gli operatori postali i punti principali del programma.

Il servizio postale come necessario alleato del commercio internazionale

"È necessario ridurre il divario che ancora esiste nel settore dei servizi postali su scala mondiale affinché i cittadini e le imprese possano meglio partecipare agli scambi internazionali". Queste le parole usate dal Direttore generale dell'UPU Edouard Dayan nel corso di una conferenza stampa svoltasi nella tarda mattinata di oggi presso il Palazzo delle Nazioni Unite di Ginevra. Non a caso l'incontro con i giornalisti, l'ultimo prima dell'apertura ufficiale del 24° Congresso Postale Universale, ha avuto per tema il ruolo del servizio postale internazionale nel XXI secolo.

Secondo Dayan, alla guida dell'Unione dal 2005, i paesi membri dovranno porre in atto una massiccia modernizzazione del settore postale, azione indispensabile per raggiungere gli obiettivi di sviluppo economico e sociale alla base della politica di ciascun paese. "Lungi dall'essere un ricordo del passato - ha aggiunto ancora Dayan - il servizio postale è ancora vivo e attivo. La posta elettronica e internet non sono ancora riusciti a rimpiazzarlo definitivamente". Anzi i vari mezzi di comunicazione si completano a vicenda, e il settore postale non è mai stato così importante come in questo momento, essendo indispensabile per la consegna delle merci acquistate mediante internet e l'e-commerce.

Uno dei compiti principali del Congresso di Ginevra sarà proprio quello di adottare una strategia comune di sviluppo per il servizio postale internazionale tenendo conto dei rapidi mutamenti determinati dal progresso tecnologico. Tale strategia, come hanno sottolineato José Anson e Paul Donohoe, rispettivamente capo economista e responsabile del settore eBusiness dell'UPU, dovrà necessariamente svilupparsi su tre linee: l'interazione tra i sistemi informatici degli operatori postali, l'utilizzo di nuove tecnologie e l'armonizzazione dei sistemi attraverso un unico standard internazionale, lo sviluppo di mercati e di normative ben definite per il settore postale. Quattro specifici obiettivi tenderanno, poi, a rivalutare ed incoraggiare l'uso del servizio postale nel sempre più agguerrito mercato internazionale dello scambio merci, ad incoraggiare la liberalizzazione dei mercati, ad utilizzare in maniera sempre maggiore i vantaggi derivanti dalle nuove tecnologie, a migliorare l'affidabilità e la celerità del servizio postale al fine di adeguarlo alle richieste dei cittadini e delle imprese.

Il servizio postale impiega nel mondo più di cinque milioni e mezzo di persone, che lavorano annualmente qualcosa come 439 miliardi di lettere (settore che da solo porta alle amministrazioni postali il 52% delle entrate) e 6 milioni di pacchi. Un volume, tuttavia, in continua crescita, proprio grazie alle enormi possibilità offerte dall'e-commerce. Utilizzando le nuove tecnologie, gli operatori postali stanno sviluppando servizi sempre più innovativi, come ad esempio la posta ibrida, la logistica avanzata ed i vaglia elettronici. Qualcosa come 660.000 uffici distribuiti in maniera capillare sul territorio fanno del sistema postale la maggiore rete di distribuzione del mondo.

Ma la conferenza stampa di stamane non è stata solo l'occasione per parlare delle sfide del mercato postale globale. Particolarmente toccante, difatti, è stato l'intervento dell'ambasciatore Bishar A. Hussein, che quasi certamente sarà designato a presiedere i lavori del Congresso in rappresentanza del Kenya, la nazione che avrebbe dovuto organizzare l'evento, spostato all'ultimo momento a Ginevra per ragioni di sicurezza. "Nonostante tutto - ha affermato Hussein - è come se il Kenya stesse ancora ospitando il Congresso".

I vostri commenti

Questo articolo non ha commenti.