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Con la "posta non massiva", scompaiono ordinarie e prioritarie!

Da sabato scorso il tariffario postale italiano è più povero: scompare del tutto la posta ordinaria e tutte le corrispondenze adesso scontano la tariffa ex-prioritaria. E già! Perchè anche il corriere prioritario sembra svanire nel nulla per far posto alla neonata "posta non massiva", nuova denominazione citata nel decreto del 12 maggio scorso, ultimo amaro atto dell'ex ministro Landolfi. E' ancora presto per leccarsi le ferite (almeno quelle economiche, dato che per spedire una lettera non basteranno piu' 45c ma ce ne vorranno 15c in piu') ma possiamo analizzare "a caldo" un po' di scenari futuri...

Con la "posta non massiva", scompaiono ordinarie e prioritarie!

Da sabato 20 maggio la posta ordinaria scompare dai servizi offerti dalle Poste Italiane. Un decreto ministeriale ha messo fine a quasi sette anni di felice convivenza con la posta prioritaria e ha elevato quest'ultima al rango della prima. Dal 20 maggio l'unica tariffa per inviare posta in Italia è quella finora prevista per il corriere prioritario. Ma attenzione. Non si chiamerà più "posta prioritaria", bensì "posta non massiva" per distinguersi dalla neonata definizione di "posta massiva" che si vuol riferire (parola di Decreto Ministeriale) a quegli invii in grandi quantità da parte di grossi clienti e che soddisfano determinati requisiti (da cui l'uteriore nuova definizione di "posta massiva omologata"). Una vera e propria rivoluzione, quindi, piovuta "a caldo" sugli italiani.


Ultimo atto a firma dell'ex-ministro delle Comunicazioni Landolfi, prima di lasciare lo scettro al nuovo capo di Viale America, Gentiloni. Un decreto firmato il 12 maggio e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 19 successivo. Un bel tour de force per un documento che stravolge un po' anche la vita di noi collezionisti. Certo, qualcosa era nell'aria e nelle "carte". Non dimentichiamo che con la liberalizzazione del mercato dei servizi postali avviata con la Direttiva comunitaria 97/67/CE, molte cose erano già cambiate: dall'attribuzione al Ministero del ruolo di Autorità di Regolamentazione del settore postale (dato che oltre a Poste Italiane entravano in scena nuovi operatori postali privati) alla determinazione del CIPE per cui le modifiche tariffarie avrebbero avuto cadenza triennale congiuntamente al rinnovo del Contratto di Programma e al Piano d'Impresa. E nel 2006, manco a dirlo, terminano i tre anni di validità dell'ultimo contratto tra il Ministero e le Poste Italiane SpA (della durata 2003-2005) che hanno manifestato una bella "proposta di revisione tariffaria" il 6 dicembre 2005. Della serie: era ora di rimettere mano ai prezzi!

La modifica più eclatante del nuovo tariffario postale italiano (che, stando alla interpretazione degli articoli del decreto, entrerà in vigore non appena lo stesso verrà resto pubblico da Poste Italiane attraverso il proprio sito web, e quindi non è ancora operativo al momento in cui scriviamo queste righe) è intanto l'introduzione di due grossi segmenti di corrispondenza: la posta massiva e quella non massiva. Nel primo segmento sembrerebbe rientrare tutta la corrispondenza PEIE (la posta elettronica ibrida, in pratica), dato che contestualmente è stato abrogato l'ultimo recentissimo decreto inerente questo servizio (del 17 febbraio 2006), mentre restano fuori ancora tutte le tipologie di corrispondenze previste dalla Deliberazione ministeriale del 22 novembre 2001 (ovvero: PDI-pubblicità diretta per corrispondenza per l'interno; invii promozionali e cataloghi di vendita per corrispondenza per l'interno e per l'estero; invii promozionali e cataloghi di vendita per corrispondenza delle case editrici o librarie per l'interno; invii di corrispondenza a contenuto pubblicitario e promozionale per l'interno; stampe e libri per l'estero;  sacchi M per l'estero). Posta, quindi, indirizzata a una "massa" di persone molto grande e che prevede tariffe diverse a seconda che la stessa sia destinata all'interno di un'Area Metropolitana, di un Capoluogo di Provincia o in una zona extra-urbana. Seguono, nel decreto, tutte le specifiche tecniche, le tariffe  e le differenze tra posta omologata e posta non-omologata che sconta tariffe maggiori.

Alla posta massiva fa da contraltare la POSTA NON MASSIVA che è, per dirla con parola povere, quella destinata agli utenti privati, ai singoli, ai cittadini che vogliono spedire una cartolina d'auguri o una lettera alla fidanzata. Da oggi l'unica tariffa disponibile è pertanto quella dell'ex corriere prioritario: 60c per una lettera di 20 gr. Ma le cose non finiscono qui, dato che le tariffe di "posta massiva" (potevano anche inventarsi un altro nome… o magari lasciare quello ormai familiare di posta prioritaria!!! Certo, se quest'ultima scompare, almeno come definizione, prepariamoci a vedere scomparire anche il buon vecchio logo "P") si distinguono a secondo dei formati in tre fasce di prezzo: P (ovvero di formato PICCOLO), M (formato MEDIO) e E (formato Extra, tutto ciò che non rientra nei primi due formati). Non solo, il Decreto chiarisce pure il perché di queste differenze, indicando i sistemi di gestione/smistamento cui ciascuna fascia è destinato: il sistema SIACS per il formato Piccolo Standard (fino a 50gr, con dimensioni massime di 120x235mm), il sistema CFSM per il formato Medio Standard (valido per tutti gli scaglioni di peso con dimensioni fino a 250x353mm o 25mm di spessore) e infine il classico buon vecchio smistamento "manuale" per tutti gli altri tipi di corrispondenze. Pertanto, a seconda del peso/dimensione dell'invio, questo viene convogliato presso l'uno (trattamento meccanico "lettere" SIACS) o l'altro (CFSM, linea "posta flat") sistema di smistamento, ciascun con differenze tali da giustificare pure la differenza di prezzo!!! Ma vediamo un po' in breve quali saranno le nuove tariffe ordinarie (usiamo questo aggettivo, dato che ormai abbiamo solo queste a disposizione):

 

Scaglioni di peso

Formato P(iccolo) Standard

Formato M(edio) Standard

Formato E(xtra)

fino a 20gr

0,60€

1,40€

1,40€

fino a 50gr

1,40€

1,40€

1,50€

fino a 100gr

 

1,50€

2,00€

fino a 250gr

2,00€

2,20€

fino a 350gr

2,20€

5,20€

fino a 1000gr

5,20€

8,00€

fino a 2000gr

8,00€

8,00€

 

Notiamo naturalmente che, grosso modo, scaglioni e prezzi sono rimasti gli stessi del "vecchio" corriere prioritario. Ma ciò che salta subito all'occhio è che per spedire una letterina in giro per l'Italia sarranno necessari 15c in più, ovvero non più gli 0,45€ della posta ordinaria bensì gli 0,60€ del corriere prioritario. IN pratica non si potrà piu' scegliere se far arrivare la propria letterina in 3 giorni o il giorno dopoÂ… Pagheremo per farla arrivare a tutti i costi il giorno dopo. Punto. La vostra lettera conteneva un semplice messaggio augurale spedito magari un mese prima del compleanno ad un vostro amico? Cioè non era poi così importante che la vostra lettera arrivasse a destinazione il giorno dopo? Da ora in poi, niente da fareÂ…. oggi impostate la lettera, domani non ci sarà niente da fareÂ… sarà già nella cassetta della posta del vostro amico. Veloce, precisa, puntuale, certo! Ma non dimenticate che  dovrete sborsare ben 15c. in più.

 
A parte queste piccole note di "colore", il decreto "ammazza-ordinaria" stabilisce anche nuove tariffe per la posta "registrata" (addirittura!!! ma non bastava chiamarla "raccomandata" come facciamo in Italia da 100 e più anni?), l'assicurata (a questa gliel'hanno lasciato il nome!) e gli atti giudiziari. E per tutte queste nuove tariffe, ci sono sia quelle per l'interno che per l'Estero.  Ma attenzione!!! Per l'Estero molte tariffe sono aumentate!!! Un esempio? Per spedire una lettera fino a 20gr in Zona 1 non basteranno più 62c ma ci vorranno 65c. E la stessa in Zona 2? Si passa a 85c.


Fino a qualche anno fa, ricordate!? si parlava di stangata di fine d'anno oppure di quella d'inizio anno! Adesso, invece, siamo in presenza di una stangatina di metà anno! Che oltre a recare un bell'esborso di denaro dalle tasche dei consumatori (vedremo nei prossimi giorni cosa faranno le Associazioni), produce uno sconvolgimento dei meccanismi postali. Credo che sul primo "problema" ci sia da "subire passivamente", sul secondo invece possiamo solo sperare che il sistema postale italiano diventi efficiente al mille per mille (a proposito, datevi un'occhiata pure alle nuove stime di qualità del neonato servizio di posta massiva… 88% in J+1 e 99% in J+3… praticamente le stesse del 2005... ???)

 
Lascio a voi trarre le dovuto conclusioni di questo ennesimo terremoto in ambito postale, che andrà ad aggiungersi a quello in materia filatelica (vi siete chiesti che fine faranno i francobolli da 0,45€ la cui emissione è prevista da oggi sino alla fine dell'anno in corso?). Dobbiamo tuttavia attenderci alcune novità interessanti dal punto di vista collezionistico: i nuovi prezzi ci faranno iniziare un nuovo capitolo sulle "tariffe postali" italiane, scomparirà la differenza tra francobolli ordinari e prioritari (adesso li faranno tutti con la vernice interferenziale!!!???), non dovremo più usare l'etichetta blu di posta prioritaria (non avrebbe piu' senso, no!?), compariranno nuovi francobolli di posta massiva (forse ci sarà una bella lettera M al posto della P nel logo centrale degli attuali prioritari!??). Ah, dimenticavo… scomparirà del tutto la tariffa da 0,62€… pertanto se qualcuno non l'ha ancora fatto, si procuri il prioritario giallo con questo taglio!!!!


LINK DI APPROFONDIMENTO:
Decreto 12 Maggio 2006

Addio vecchio francobolloLettere solo col "prioritario" (su Repubblica.it)

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