E' del mese scorso l'ultima interessantissima pubblicazione dell'Associazione Filatelia Italiana Specializzata: "Le carte valori postali della Somalia durante l'amministrazione fiduciaria italiana A.F.I.S.", un volume in formato A4 di 34 pagine, curata da Riccardo Bodo, giornalista, già vice-direttore dell'Agenzia stampa ANSA e uno dei massimi esperti di filatelia e storia postale del paese africano sotto amministrazione italiana.
Un periodo filatelico ben definito che va dal 1950 al 1960 che rende le carte valori della Somalia AFIS abbordabili dal punto di vista economico, per via delle quotazioni piuttosto modeste (anche se, sottolinea Bodo, non è affatto semplice reperire esemplari usati o documenti viaggiati), ma soprattutto di grande interesse per gli specialisti, dato sono state stampate dal Poligrafico Italiano, con tutte le caratteristiche "tecniche" (e conseguenti varietà ed errori) dei coevi francobolli nostrani: stesse filigrane (dalla Ruota I,II e III fino alle Stelle di I e II tipo; sulle prime inoltre si possono certamente rilevare filigrane di tipo "lettera"), dentellature (a blocco, pettine o lineare), metodi di stampa, margini e dimensione dei fogli (con pochissime eccezioni) e persino saggi e prove di stampa.
Il volume è in pratica un catalogo specializzato dei francobolli somali (compresi quelli di posta aerea, pacchi postali, segnatasse e gli altri servizi attivi nel decennio), che pur mancando di immagini - superflue, per le quali si rimanda ai cataloghi tradizionali, anche se in coda sono riprodotte numerose "varietà"- contiene, per ciascuna emissione, dati tecnici, posizioni di filigrana, varietà conosciute.
Un'opera importante che va oltre le consuete informazioni raccolte nei cataloghi, soprattutto perchè destinato agli specialisti, ma che ha ancora molti spazi di completamento, mancando, come per la filatelia italiana, quelle "accumulazioni" in grado di agevolare lo studio e la ricerca dei collezionisti del settore (cui naturalmente Bodo si rivolge affinchè, in quello spirito di collaborazione che da sempre caratterizza lo studioso romano, segnalino eventuali nuovi ritrovamenti ed altre novità del settore).
Sempre dall'AFIS arriva in questi giorni l'ultimo numero de "La ruota alata", il notiziario dell'associazione, uscito questa volta in una inconsueta versione ridotta. Sfogliando il volumetto, oltre ad informazioni di carattere sociale, notizie (poche) di ritrovamenti e l'elenco delle pubblicazioni dell'associazione, si scopre però il vero motivo di questa stranezza: si tratta dell'ultimo bollettino curato da Marcello Manelli. Lo storico fondatore dell'associazione lascia la presidenza per dedicarsi a nuove attività. Almeno ufficialmente, dato che in una nota diffusa dallo stesso Manelli, si legge che le sue decisioni dipendono da "dissapori interni al Consiglio Direttivo e al modo di gestire e organizzare nei tempi e nei modi le attività dell’Associazione".
Siamo certi che il Dott. Manelli, collezionista specializzato di grande esperienza e perito filatelico di fama, non solo troverà nuovi spazi per le sue iniziative ma anche tanti validi amici e collaboratori in un percorso comune in grado di fondere i principi e la filosofia dell'associazionismo organizzato, con studio e ricerca in campo filatelico e storico postale.
Naturalmente il periodo di vacanza dell'AFIS è durato pochissimo. E per dare un segnale di continuità agli associati, pur nel rammarico per la decisione presa da Manelli, il Consiglio Direttivo riunito straordinariamente domenica 4 luglio, ha nominato immediatamente il nuovo presidente: Luciano Garagnani, che sarà affiancato da Mario Perini (vice presidente), Dino Cassanelli (segretario) e Antonio Cremonini (tesoriere).
Philweb augura buon lavoro al presidente Garagnani.
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