Avere tra le mani un volume come quello di Antonello Cerruti e Luigi Guido, "Antichi Stati Italiani. Originali e Falsi" (Grafiche Guido Edizioni Filateliche, 128 pagg., 50,00€) è sempre piacevole. Per almeno due motivi: innanzitutto perchè nasce dalla passione per la filatelia e dal desiderio di divulgazione delle conoscenze acquisite, che dovrebbero essere patrimonio irrinunciabile di ogni collezionista; in secondo luogo, perchè si tratta di una edizione filatelica che nasce al di fuori dei tradizionali circuiti di produzione e diffusione del libro, grazie all'entusiasmo e alle capacità di un piccolo editore leccese.
Ma al di là del giudizio critico che riceverà dal pubblico di collezionisti "avanzati" del settore più antico della filatelia italiana, il testo di Cerruti e Guido rappresenta una bella novità che dimostra come l'editoria filatelica sia molto vitale e riesca a produrre contenuti innovativi.
Si, perchè, "Antichi Stati Italiani. Originali e Falsi" nasce dalla considerazione che Internet sia divenuto non solo un'importante strumento di comunicazione ma soprattutto di "mediazione" tra venditori e compratori di materiale filatelico e postale. Grazie alla "rete" e ai numerosi siti di "vendite online" che la popolano (soprattutto aste, mentre i filatelici tradizionali prediligono ancora il canale "personale") ormai ai collezionisti è consentito di accedere ad un vastissimo mercato solo fino a qualche anno fa precluso a chi non viveva nelle grandi città o non disponeva di forti risorse finanziarie.
Entrambi gli autori sono esperti collezionisti dei francobolli degli Antichi ducati italiani ma anche assidui frequentatori degli spazi "virtuali" di discussione offerti da Internet. Dalla loro conoscenza di questi due settori è nato un libro (tutto a colori) il cui obiettivo è di accompagnare, consigliare, proteggere i filatelisti (soprattutto i più giovani) nei loro acquisti effettuati su Internet.
Si tratta di una "guida" ragionata e dettagliata alle caratteristiche tecniche dei francobolli (sia gli originali che i numerosissimi falsi) emessi da Lombardo Veneto, Modena, Napoli, Parma, Pontificio, Romagne, Sardegna, Sicilia e Toscana, prima che tutti si fondessero nel Regno d'Italia.
Una raccolta che, stando alle parole di Cerruti, "esercita un fascino indiscutibile anche sui giovani". Anche se, ammette subito dopo, "ciò che frena questo desiderio collezionistico è la paura di cadere nella trappola dei francobolli falsi".
Prima di addentrarsi nella lettura, per la quale è tuttavia consigliabile disporre di un minimo di competenze terminologiche e storico-postali data la complessità del periodo studiato, gli autori presentano due utili approfondimenti come base di partenza per poter distinguere un francobollo buono da uno falso: le tecniche di stampa e i maggiori falsari dell'epoca.
Solo comprendendo in modo approfondito come venivano stampati i francobolli nell'800, ovvero come funzionava "Il cliscè tipografico o stereotipico" e studiando le capacità artistiche e peculiari dei falsari, da De Sperati a Fournier, i quali hanno riversato sul mercato esemplari falsi di ottima fattura, si sarà in grado di scovare l'inganno celato in qualche ammiccante offerta su Internet.
Ecco che di ogni francobollo degli Antichi Stati, riprodotto in dimensioni "giganti", vengono elencate le caratteristiche grafiche sia dell'originale, sia dei corrispondenti esemplari falsi, con una ricchezza di dettaglio impressionante che sta a dimostrare la competenza dei due autori, aiutati anche da ingrandimenti e ricchezza di didascalie.
Sfogliando il volume si scopre che praticamente l'intera produzione filatelica degli stati preunitari è stata falsificata, a partire dai pezzi più ambiti e prestigiosi - dal 3 lire giallo del Governo Provvisorio di Toscana al 50 baj pontificio del 1852, passando per i più famosi Trinacria e Croce di Savoia dell'ormai ex-Regno di Napoli - sino ai valori di maggior utilizzo. E questo è facilmente spiegabile in quanto alcuni falsi avevano l'obiettivo di "gabbare" i collezionisti, altri di "far fessa" l'amministrazione postale dell'epoca, peraltro sempre attenta a studiare modi e tecnologie che evitassero la falsificazione di quei pezzetti di carta che rappresentavano sia una voce consistente del bilancio statale sia un importante simbolo del potere d'ogni tipo di re, granduchi, papi, dittatori, ecc.
Non si tratta quindi di un catalogo di francobolli, al quale invece si rimanda per tutte le altre caratteristiche tecniche, ma di un utile compendio per chi ha l'abitudine di fare acquisti attraverso la rete o altri canali... poco sicuri. Anche il collezionista esperto, tuttavia, saprà in ogni momento di poter contare su un agile volume in grado di tranquillizzarlo o di instradarlo verso nuove ipotesi di studio o di ricerca.
Ogni capitolo ed ogni emissione vengono preceduti da un esauriente inquadramento storico, postale e tecnico, soprattutto con riferimento alle caratteristiche delle carte utilizzate, delle filigrane (laddove presenti e in alcuni casi pure falsificate) e di tutti quei particolari dell'immagine, gli unici in grado di svelare un falso.
Si, perchè, nella maggior parte dei casi le riproduzioni sono piuttosto approssimative e quindi facilmente identificabili. Ma non mancano esempi in cui le capacità artistiche dei falsari hanno addirittura sopravanzato quelle dei bozzettisti ufficiali, come per i cosiddetti "Falsi di Milano" della 1a Emissione del Lombardo Veneto, che "almeno in un particolare superano in perfezione i rispettivi originali".
Un volume, quindi, che gli appassionati (giovani e non) della filatelia italiana dei primordi, troveranno di grande interesse. Utilissimo, addirittura, a quella nicchia di collezionisti che proprio i "falsi" li raccoglie e li studia e che finalmente potrà mettere in biblioteca un libro tutto italiano anzichè uno dei tanti in inglese su "fakes and forgeries".
Il prezzo, abbastanza alto per un portafoglio "giovanile", in realtà è giustificato dalla qualità degli studi presentati e dal target medio-alto (a livello di cultura filatelica) cui si rivolge. Forse meritava di essere ampliata la bibliografia comprendendovi i tanti libri stranieri sull'argomento come pure i link ai numerosi siti web che si occupano proprio di falsi e falsificatori in filatelia.
ANTICHI STATI ITALIANI
ORIGINALI e FALSI
Autori:
Antonello Cerruti e Luigi Guido
Editore:
Grafiche Guido, Aradeo (Le)
128 pagg. a colori
Edizione: Novembre 2007
Prezzo: 50,00€
Informazioni presso l'editore:
grafiche.guido@virgilio.it
Ma al di là del giudizio critico che riceverà dal pubblico di collezionisti "avanzati" del settore più antico della filatelia italiana, il testo di Cerruti e Guido rappresenta una bella novità che dimostra come l'editoria filatelica sia molto vitale e riesca a produrre contenuti innovativi.
Si, perchè, "Antichi Stati Italiani. Originali e Falsi" nasce dalla considerazione che Internet sia divenuto non solo un'importante strumento di comunicazione ma soprattutto di "mediazione" tra venditori e compratori di materiale filatelico e postale. Grazie alla "rete" e ai numerosi siti di "vendite online" che la popolano (soprattutto aste, mentre i filatelici tradizionali prediligono ancora il canale "personale") ormai ai collezionisti è consentito di accedere ad un vastissimo mercato solo fino a qualche anno fa precluso a chi non viveva nelle grandi città o non disponeva di forti risorse finanziarie.
Entrambi gli autori sono esperti collezionisti dei francobolli degli Antichi ducati italiani ma anche assidui frequentatori degli spazi "virtuali" di discussione offerti da Internet. Dalla loro conoscenza di questi due settori è nato un libro (tutto a colori) il cui obiettivo è di accompagnare, consigliare, proteggere i filatelisti (soprattutto i più giovani) nei loro acquisti effettuati su Internet.
Si tratta di una "guida" ragionata e dettagliata alle caratteristiche tecniche dei francobolli (sia gli originali che i numerosissimi falsi) emessi da Lombardo Veneto, Modena, Napoli, Parma, Pontificio, Romagne, Sardegna, Sicilia e Toscana, prima che tutti si fondessero nel Regno d'Italia.
Una raccolta che, stando alle parole di Cerruti, "esercita un fascino indiscutibile anche sui giovani". Anche se, ammette subito dopo, "ciò che frena questo desiderio collezionistico è la paura di cadere nella trappola dei francobolli falsi".
Prima di addentrarsi nella lettura, per la quale è tuttavia consigliabile disporre di un minimo di competenze terminologiche e storico-postali data la complessità del periodo studiato, gli autori presentano due utili approfondimenti come base di partenza per poter distinguere un francobollo buono da uno falso: le tecniche di stampa e i maggiori falsari dell'epoca.
Solo comprendendo in modo approfondito come venivano stampati i francobolli nell'800, ovvero come funzionava "Il cliscè tipografico o stereotipico" e studiando le capacità artistiche e peculiari dei falsari, da De Sperati a Fournier, i quali hanno riversato sul mercato esemplari falsi di ottima fattura, si sarà in grado di scovare l'inganno celato in qualche ammiccante offerta su Internet.
Ecco che di ogni francobollo degli Antichi Stati, riprodotto in dimensioni "giganti", vengono elencate le caratteristiche grafiche sia dell'originale, sia dei corrispondenti esemplari falsi, con una ricchezza di dettaglio impressionante che sta a dimostrare la competenza dei due autori, aiutati anche da ingrandimenti e ricchezza di didascalie.
Sfogliando il volume si scopre che praticamente l'intera produzione filatelica degli stati preunitari è stata falsificata, a partire dai pezzi più ambiti e prestigiosi - dal 3 lire giallo del Governo Provvisorio di Toscana al 50 baj pontificio del 1852, passando per i più famosi Trinacria e Croce di Savoia dell'ormai ex-Regno di Napoli - sino ai valori di maggior utilizzo. E questo è facilmente spiegabile in quanto alcuni falsi avevano l'obiettivo di "gabbare" i collezionisti, altri di "far fessa" l'amministrazione postale dell'epoca, peraltro sempre attenta a studiare modi e tecnologie che evitassero la falsificazione di quei pezzetti di carta che rappresentavano sia una voce consistente del bilancio statale sia un importante simbolo del potere d'ogni tipo di re, granduchi, papi, dittatori, ecc.
Non si tratta quindi di un catalogo di francobolli, al quale invece si rimanda per tutte le altre caratteristiche tecniche, ma di un utile compendio per chi ha l'abitudine di fare acquisti attraverso la rete o altri canali... poco sicuri. Anche il collezionista esperto, tuttavia, saprà in ogni momento di poter contare su un agile volume in grado di tranquillizzarlo o di instradarlo verso nuove ipotesi di studio o di ricerca.
Ogni capitolo ed ogni emissione vengono preceduti da un esauriente inquadramento storico, postale e tecnico, soprattutto con riferimento alle caratteristiche delle carte utilizzate, delle filigrane (laddove presenti e in alcuni casi pure falsificate) e di tutti quei particolari dell'immagine, gli unici in grado di svelare un falso.
Si, perchè, nella maggior parte dei casi le riproduzioni sono piuttosto approssimative e quindi facilmente identificabili. Ma non mancano esempi in cui le capacità artistiche dei falsari hanno addirittura sopravanzato quelle dei bozzettisti ufficiali, come per i cosiddetti "Falsi di Milano" della 1a Emissione del Lombardo Veneto, che "almeno in un particolare superano in perfezione i rispettivi originali".
Un volume, quindi, che gli appassionati (giovani e non) della filatelia italiana dei primordi, troveranno di grande interesse. Utilissimo, addirittura, a quella nicchia di collezionisti che proprio i "falsi" li raccoglie e li studia e che finalmente potrà mettere in biblioteca un libro tutto italiano anzichè uno dei tanti in inglese su "fakes and forgeries".
Il prezzo, abbastanza alto per un portafoglio "giovanile", in realtà è giustificato dalla qualità degli studi presentati e dal target medio-alto (a livello di cultura filatelica) cui si rivolge. Forse meritava di essere ampliata la bibliografia comprendendovi i tanti libri stranieri sull'argomento come pure i link ai numerosi siti web che si occupano proprio di falsi e falsificatori in filatelia.
ANTICHI STATI ITALIANI
ORIGINALI e FALSI
Autori:
Antonello Cerruti e Luigi Guido
Editore:
Grafiche Guido, Aradeo (Le)
128 pagg. a colori
Edizione: Novembre 2007
Prezzo: 50,00€
Informazioni presso l'editore:
grafiche.guido@virgilio.it
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