Abbiamo ricevuto e pubblichiamo l'immagine di una lettera I Porto prioritario affrancata con l'etichetta elettronica stampata dall'apposita macchinetta disponibile nel rinnovato Uff. Postale di Piazza S.Silvestro a Roma:
Nulla da dire, se non fosse che più automazione e informatica si introducono nel servizio postale e più di "filatelico" nel senso stretto della parola, rimane ben poco. Ci riferiamo all'assenza totale di "annulli" su questo tipo di corrispondenze. Ed infatti, eliminato del tutto quello di arrivo, in partenza questa lettera è stata semplicemente "data in pasto" ad un centro di smistamento automatizzato como dimostrano le due serie di "codici" a lineette verticali (uno nero e l'altro rosso, fluorescenti).
Un'ulteriore nota riguarda l'uso di queste etichette che risulta evidentemente ristretta all'uff. postale d'origine. Non solo, ma quando si compila il questionario sul monitor del chiosco, si deve inserire anche il CAP della città di destinazione, CAP che viene rigorosamente visualizzato nell'etichetta ed immaginiamo codificato anche all'interno del codice a barre "bidimensionale". In questo modo è tutto letteralmente automatizzato! Anche se per arrivare ci son voluti per 3 giorni. Ma questo è un altro discorso.
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