Il ritorno dal queste vacanze estive 2008 si accompagna, come al solito, ad interessanti novità. Tutte puntualmente segnalate dal nuovo numero settembrino di Cronaca Filatelica.
Si inizia con l'annuncio, in realtà ancora non ufficializzato da Poste Italiane, del francobollo destinato a festeggiare l'edizione numero 75 dei Mondiali di Ciclismo su Strada in programma a Varese dal 22 al 28 settembre: Danilo Bogoni nel suo articolo dedicato a "Varese traguardo del ciclismo iridato" svela che il dentello uscirà il 20 settembre evitando così che l'evento passasse "sotto il silenzio postale italiano". Anche se la mancata celebrazione non sarebbe stata una novità: "dei nove Mondiali di ciclismo disputati in Italia", sottolinea Bogoni, "solo cinque sono stati salutati con francobolli, per gli altri solo qualche annullo".
E di ciclismo e filatelia è infarcita la vita di Pasquale Polo, campione italiano nel 1970 della velocità allievi su pista e grande collezionista tematico. Con la sua "Two wheels is life" è stato, infatti, più volte premiato in manifestazioni nazionali ed internazionali, Essen 2008 tra le ultime. A completare l'articolo, nel quale vengono ricordate le nove tappe italiane del Campionato di ciclismo attraverso la rilettura di vecchi quotidiani sportivi (e non) dell'epoca, piccole storie di filatelia e ciclismo, come quella del falso 300 lire dell'emissione del '62 o "la breve avventura in bicicletta dei Corrieri Alta Italia".
"Ahh, che gioia scrivere lettere!" è l'ispirato titolo con il quale Gabriele Fabris introduce al tema scelto quest'anno per il giro Europa, ovvero la lettera ed in generale l'argomento epistolare che ha consentito ai paesi membri di PostEurop di "sbizarrirsi" utilizzando soggetti piuttosto comuni ed ovvii (lettere amorose, buste affrancate, buche d'impostazione) come pure illustrazioni ricercate, come gli origami islandesi o i segni di punteggiatura dei francobolli svedesi. La tematica epistolare viene ripresa ed approfondita in chiave storica, con interessanti riletture di carattere iconografico, epistemologico e sociologico, poche pagine in là in "Leggere le lettere", un bell'articolo di Clemente Fedele, esperto della materia ed autore, tra l'altro, del volume "La lettera e la storia postale" scritto insieme a Giorgio Tabarroni, validissimo esempio della vasta cultura postale italiana.
Altra interessante novità svelata in anteprima da CF è senza dubbio il grande evento che si sta preparando per fine ottobre: è ancora Danilo Bogoni ad anticipare i dettagli di quelli che saranno gli "Stati generali in Vaticano sul futuro della filatelia". Un vero e proprio "concistoro" previsto per il 24 ottobre cui parteciperanno 60-70 invitati con l'obiettivo di individuare le linee guida per il collezionismo filatelico del piccolo stato nel cuore di Roma. Segue un'intervista a Pier Paolo Francini, direttore dell'Ufficio Filatelico e Numismatico sampietrino il quale precisa che il motivo di una simile iniziativa deriva dalla "non indifferente flessione delle vendite e anche del numero di collezionisti, mentre manca il ricambio generazionale di un tempo". E allora ben venga un momento di riflessione sull'intero comparto collezionistico vaticano che inevitabilmente ha riflessi (e viene influenzato) dal grande mercato italiano.
Domenico Sabbioni scava nella memoria storica rispolverando quelle esposizioni uniche ed indimenticabili per grandiosità e partecipazioni: "Praga '68 e Wipa '33, mostre d'altri tempi" ricorda sia la grande mondiale cecoslovacca celebrativa dei cinquant'anni dei francobolli dello stato centro-europeo, ultimo momento di spensieratezza prima della tragica "Primavera di Praga", sia la maestosa "manifestazione-mito" viennese del 1933. In entrambe le mostre, come in tutte quelle che si sono succedute nel corso degli anni sino ad oggi, tantissimi sono stati gli italiani che hanno trionfato con le loro collezioni. A cominciare dal '65, ricorda Sabbioni, "con il magnifico Lombardo Veneto di Achille Rivolta" o dal 1981 - e ancora nel 2000 - con la prestigiosa collezione "Austria e Lombardo Veneto" di Emil Capellaro. Il tutto mentre ci si prepara a Wipa 2008 cui parteciperà una nutrita ed agguerrita squadra di collezionisti italiani, compreso Ottavio Masi che potrebbe veder finalmente premiata la sua "Lombardo Veneto 1850-1866" immeritatamente surclassata nell'edizione del 2000.
Torna la rubrica di Storia Postale con "La lunga storia delle corrispondenze d'ufficio". Mario Pozzati ripercorre la storia, l'organizzazione e la regolamentazione sino ai nostri giorni della cosiddetta corrispondenza d'ufficio ovvero del servizio postale tipicamente in esenzione di tassa utilizzato dagli enti statali per scambiarsi comunicazioni epistolari ufficiali.
"Smom-Vaticano: un accordo che chiude il cerchio" è il titolo con cui si apre la rubrica delle novità dell'Area Italiana: la convenzione postale tra le poste sampietrine e quelle melitensi firmata in Governatorato il 24 giugno scorso, va "ben oltre il valore simbolico" rappresentando "il completamento di un sistema di relazioni postali che unisce l'Italia con le tre Amministrazioni postali presenti sul territorio".
Storia postale, questa volta di caratura internazionale, è quella che si può leggere nell'articolo con un titolo a quattro righe: "I primi francobolli fai-da-te? I Perot di Bermuda, nati 160 anni fa. I primi stampati con macchina da scrivere? Nel 1895 in Uganda". Ovvero di alcuni dei francobolli "self-made" più curiosi e bizzarri della storia: il primo francobollo della colonia caraibica ottenuto con un semplice "annullo circolare" dal postmaster William B. Perot nel 1848 e i francobolli scritti con una semplice macchina da scrivere in Uganda nel 1895.
Lo "Sguardo al Mercato" di Sebastiano Cilio non poteva far passare sotto silenzio la situazione filatelica e congiunturale attuale: "La nuova annata? Senza Riccione e con l'inflazione che sale". Il nuovo anno filatelico, infatti, si sta per aprire con la presentazione dei nuovi Cataloghi 2009 nella inconsueta sede milanese della Borsa Filatelica Nazionale, dopo che la Fiera riccionese e con essa il tradizionale "Capodanno filatelico" sono letteralmente "saltati" per il 2008. E poi c'è l'inflazione: l'investimento filatelico, spiega Cilio, "potrebbe salvare una parte dei risparmi da questo rischio inflativo" dato che "in questi periodi i francobolli si apprezzano in maniera più importante".
Della decisione dell'Agesci di eliminare la specialità scout del "filatelista" fa discutere e mette in allarme anche Nino Barberis, che titola mestamente il suo Filgiovani: "I vertici scout rinnegano la filatelia". Una decisione che il decano della filatelia giovanile e tematica italiana ritiene "ingiustamente penalizzante" e sulla quale dichiara la sua posizione di "deciso contrasto".
E per concludere una clamorosa novità che riguarda proprio CF: è scomparso, almeno su questo numero di Settembre, la mitica pagina 3 dedicata alla sagace penna del Signor No. Assenza motivata da "precedenti impegni" o epica cancellazione di una delle stanze più "critiche" della rivista?
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