Tutto come previsto. Stamattina è stato posto regolarmente in vendita il francobollo da 0,65€ dedicato alla Città di Fiume "Terra orientale già italiana".
Stampato in rotocalcografia, in tre milioni e cinquecentomila esemplari, su bozzetto di Cristina Bruscaglia, il francobollo ha avuto una "nascita" tribolata: l'emissione, prevista per lo scorso 30 ottobre, è stata improvvisamente sospesa da Poste Italiane su richiesta del Ministero delle Comunicazioni e del Ministero degli Esteri e rinviata alla giornata odierna.
Il motivo all'origine del ritiro dalla vendita è da individuare nella volontà del governo italiano di non interferire in alcun modo nelle elezioni legislative che, peraltro, si sono regolarmente tenute nel paese adriatico il 25 novembre.
Qualunque siano i più o meno validi i motivi del "rinvio", restano i dubbi sulle modalità con cui l'operazione è stata gestita da Poste Italiane, che nelle convulse ore a cavallo tra il 29 e il 30 ottobre, non è evidentemente riuscita a impartire l'ordine di sospensione della vendita a tutta la sua rete di distribuzione.
Ciò ha causato la vendita "regolare" del francobollo per la Città di Fiume in moltissime località d'Italia: gli sportelli postali e filatelici che hanno ricevuto in ritardo la circolare sospensiva, hanno infatti venduto una grande quantità di esemplari che sono preso "atterrati" sui circuiti di vendita online, spuntando, almeno nei primissimi giorni, prezzi da capogiro.
Prezzi che, ovviamente, si sono sgonfiati man mano che passavano i giorni e le notizie si facevano più chiare: nessun ritiro definitivo dal mercato (cosa che avrebbe effettivamente giustificato prezzi consistenti) ma solo un rinvio a tempi più... comodi, almeno dal punto di vista politico.
E stamattina il francobollo è tornato regolarmente agli sportelli nella sua versione originaria. Ad essere cambiati sono soltanto i due Annulli Primo Giorno, targati Milano Centro e Trieste Centro, che hanno ricevuto la nuova data del 10 dicembre 2007.
Fugati, se ci fosse ancora bisogno di un'ulteriore conferma, tutti i dubbi su questa emissione: da stamane anche Poste Italiane ha posto regolarmente in vendita sul proprio sito web sia il francobollo, che le FDC e il Bollettino Illustrativo.
Stampato in rotocalcografia, in tre milioni e cinquecentomila esemplari, su bozzetto di Cristina Bruscaglia, il francobollo ha avuto una "nascita" tribolata: l'emissione, prevista per lo scorso 30 ottobre, è stata improvvisamente sospesa da Poste Italiane su richiesta del Ministero delle Comunicazioni e del Ministero degli Esteri e rinviata alla giornata odierna.
Il motivo all'origine del ritiro dalla vendita è da individuare nella volontà del governo italiano di non interferire in alcun modo nelle elezioni legislative che, peraltro, si sono regolarmente tenute nel paese adriatico il 25 novembre.
Qualunque siano i più o meno validi i motivi del "rinvio", restano i dubbi sulle modalità con cui l'operazione è stata gestita da Poste Italiane, che nelle convulse ore a cavallo tra il 29 e il 30 ottobre, non è evidentemente riuscita a impartire l'ordine di sospensione della vendita a tutta la sua rete di distribuzione.
Ciò ha causato la vendita "regolare" del francobollo per la Città di Fiume in moltissime località d'Italia: gli sportelli postali e filatelici che hanno ricevuto in ritardo la circolare sospensiva, hanno infatti venduto una grande quantità di esemplari che sono preso "atterrati" sui circuiti di vendita online, spuntando, almeno nei primissimi giorni, prezzi da capogiro.
Prezzi che, ovviamente, si sono sgonfiati man mano che passavano i giorni e le notizie si facevano più chiare: nessun ritiro definitivo dal mercato (cosa che avrebbe effettivamente giustificato prezzi consistenti) ma solo un rinvio a tempi più... comodi, almeno dal punto di vista politico.
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Le elezioni croate il vero motivo del rinvio del francobollo per Fiume
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Bloccata l'emissione del francobollo
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