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Cronaca Filatelica: 50° anniversario dei Trattati di Roma

E' appena uscito nelle edicole italiane Cronaca Filatelica di Marzo 2007, il mensile di filatelia e storia postale italiana. In questo numero articoli sul 50° anniversario della firma dei Trattati di Roma, istitutivi della CEE e dell'Euratom e su alcuni errori che hanno interessato annulli e francobolli legati all'avvenimento. Interessanti gli articoli sui primi francobolli di Campione d'Italia (a quanto pare frutto di segrete manovre della CIA nel 1944) e sulle Sezioni Riunite, una dizione che spesso ritroviamo sugli annulli in uso nella prima metà del '900. E poi tantissime news di attualità filatelica: dai francobolli per i diciottenni (che ancora dividono e provocano critiche da molte parti, pur con qualche apprezzamento) alla filatelia giovanile, dai quesiti dei collezionisti al consueto sguardo al mercato filatelico italiano che si appresta a vivere il ventesimo anniversario di Milanofil.

Cronaca Filatelica: 50° anniversario dei Trattati di Roma
Vorrei riprendere (e spero di essere costante nel tempo) la consuetudine di recensire le riviste italiane di filatelia che riesco a trovare nelle edicole della mia città (e dintorni). Purtroppo non è che ci sia una grandissima scelta (sigh!) e riesco ad acquistare quasi sempre la stessa (l'altra... c'è e non c'è).
Sto, naturalmente, parlando di Cronaca Filatelica che è appena uscita nel suo numero di Marzo 2007.

Quest'anno ricorre il 50° della firma dei Trattati di Roma che nel lontano 1957 aprirono la strada all'integrazione europea. CF apre proprio su questo argomento: "50 anni fa a Roma il battesimo del sogno europeo" è il titolo dell'articolo di Danilo Bogoni che evidenzia come sia "un semplice annullo [...] l'unica testimonianza riservata dalle Poste italiane alla firma, il 25 marzo 1957 in Campidoglio, degli atti costitutivi della Cee e dell'Euratom". Ed è "merito di Paolo Gentiloni se l'Italia, dopo tante celebrazioni dei Trattati di Roma, [...] ha evitato la figuraccia della dimenticanza cinquantennale", aggiunge Bogoni con riferimento alla emissione inserita all'ultimo momento nel programma 2007.
La storia di copertina si arricchisce di un interessante spunto di "storia postale" quando si parla di due grossolani errori che hanno colpito il francobollo celebrativo dei Trattati del 1982 e alcuni annulli postali usati proprio nel giorno della firma in Campidoglio, annulli in cui l'anno da 1957 è diventato 1956. Questi annulli sono rarissimi!

Ma la storia dell'Europa è passata anche attraverso la posta. E attraverso iniziative più o meno fallite. Come ci dice Bogoni nell'altro articolo legato al cinquantenario dei Trattati Europei: "Un accordo postale dall'unione doganale fallita" parla infatti del tentativo italo-francese di realizzare una primordiale unione doganale già nel 1947. Ma Parigi avendo paura di una "massiccia invasione di immigrati dal sud", fece saltare l'accordo trasformandolo in una più tranquilla e sicura intesa postale che portò nel 1950 a tariffe agevolate per le corrispondenze tra i due paesi.

Di storia postale si parla anche in "La CIA dietro i francobolli di Campione d'Italia": Gabriele Fabris svela le manovre "segrete" dello spionaggio americano (che nell'enclave aveva una sua base di addestramento) che nel 1944 pensò bene di emettere quelle che sono diventate le due più famose emissioni campionesi in franchi svizzeri con l'obiettivo di far confluire grandi quantità di valuta elvetica nelle casse comunali. Fu solo nel marzo 1957 che l'enclave iniziò ad usare i normali francobolli italiani in lire, mettendo fine ad un grande e ormai anacronistico privilegio.

Luigi Ruggero Cataldi chiarisce, invece, tutti gli aspetti di un altro mistero postale italiano o meglio di un mistero "terminologico": le Sezioni Riunite. E' capitato senz'altro a tutti di aver trovato corrispondenze dei primi anni del '900 con annulli (di tutte le parti d'Italia) recanti la dizione "Sezioni Riunite": si trattava di un "nuovo" tipo di ufficio amministrativo risalente al 31 marzo 1907 e durato fino al 1959.

Naturalmente a contorno (per modo di dire!) di questi articoli, tantissime notizie di attualità filatelica italiana. A cominciare dai francobolli per i neo-diciottenni che continuano a far parlare di sè, nel bene e nel male. Qualcuno continua a "benedirli", come Sebastiano Cilio nel suo consueto "sguardo al mercato", per il quale il francobollo "rosa" delle neo maggiorenni ormai fa ampiamente concorrenza all'unico vero e grande "rosa" della filatelia italiana, il Gronchi del 1961. Qualcun'altro ne parla in modo molto critico (come negli "echi della stampa" della rubrica Quarto Potere). Altri, invece, si limitano ad esaminare i fatti: "Diciotteni: è flop! E monta la speculazione", scrive ancora Bogoni nello "spazio" dedicato da CF all'Area Italiana e ricordando le tre interrogazioni al Parlamento nelle quali l'onorevole Ruzzante espresse tutti i suoi dubbi su una iniziativa già partita con il piede sbagliato.

Una cosa è certa: quello rosa è ampiamente il più richiesto tra i due mini-fogli destinati ai diciottenni! Basta farsi un giro sui principali siti di aste online per averne conferma, con prezzi che, per i "rosa", superano anche del doppio quelli degli "azzurri" per i maschietti.

Da segnalare senz'altro il "corroborante" (dopo tutte le "brutture" della filatelia italiana) "corsivo" del Signor No: "... il peggio è quando il prodotto filatelico finisce sotto il rullo compressore delle tecniche di vendita...". L'allusione è chiara, lampante e ampiamente spiegata nell'articolo a pagina 3: il francobollo si è ormai ridotto a... mero prodotto filatelico, avendo del tutto abbandonato il ruolo fondamentale di "carta valore postale". Soluzione? Il Signor No propone un bello sciopero dei filatelisti: niente più acquisti di novità... ad oltranza. Chi ci sta???

E in ultimo, ma non certo "ultimo" per qualità della sua penna, lo spazio Filgiovani di Nino Barberis che scrive sempre in modo appassionato di come si possa fare filatelia vera e genuina con i ragazzi. Questo mese ci parla dell'Associazione Filatelia Giovane, nata a Roma vent'anni fa con l'obiettivo, ancora valido e moderno, di fare filatelia nelle scuole.


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