Numero estivo inevitabilmente dedicato al recentissimo G8 dell'Aquila e al Terremoto abruzzese di qualche mese fa quello che Cronaca Filatelica offre ai lettori in procinto di partire per le ferie.
Nell'articolo di copertina, "Vertice G8 a l'Aquila pro terremotati", Danilo Bogoni ripercorre il trasferimento del summit dei Grandi della Terra da La Maddalena a L'Aquila, attraverso il francobollo commemorativo italiano dello scorso 8 luglio. In realtà, per l'evento che avrebbe dovuto svolgersi in Sardegna era già stato avviato l'iter per la produzione di un francobollo: ben tre i progetti avviati ma subito accantonati a seguito della decisione del Governo italiano di spostare il vertice nel capoluogo abruzzese. Scelta che nelle intenzioni degli organizzatori ha voluto dare "un segno di attenzione, partecipazione e sostegno ai luoghi e alle persone colpite dal sisma".
E proprio all'Aquila, nel frattempo, "Anche le Poste a fatica risorgono dalle macerie" e persone e luoghi tornano lentamente alla normalità, tanto che l'Unione Stampa Filatelica Italiana ha avviato la simpatica iniziativa di "adottare" una delle cassette postali (in particolare quella recuperata in piazzetta Pasquale Polo) segnate dalla potenza distruttiva del sisma: l'USFI propone di conservare l'oggetto presso il Museo postale dell'EUR "a ricordo delle vittime e dell'impegno che il servizio postale giornalmente garantisce pur in mezzo ad enormi difficoltà".
Ma CF documenta in modo completo la situazione postale del dopo-terremoto: Danilo Bogoni - insieme al collega di Vaccari News, Fabio Bonacina - è stato nei luoghi sconvolti dal sisma, dove Poste Italiane ha immediatamente inviato uffici mobili nelle varie tendopoli e rimpiazzato la funzionalità della semi-distrutta Filiale con un'infrastruttura prefabbricata allestita nel preesistente Centro Postale Operativo di Centi Colella. E tra tanta distruzione, osserva Bogoni, l'ufficio postale di Onna è "rimasto miracolosamente in piedi", "praticamente il solo edificio del centro della piccola frazione aquilana risparmiato dal sisma". E poi c'è "il Centro Postale Operativo [che] non ha mai smesso di lavorare": Bogoni rivolgendo alcune interessanti domande a Corrado Romano, direttore del CPO aquilano, ricostruisce gli interminabili momenti successivi al sisma quando tutte le comunicazioni erano bloccate e si cercava di verificare l'incolumità dei dipendenti e la situazione delle strutture postali.
E dopo i fatti del terremoto e del G8 (che ha un importante precedente filatelico con il francobollo "non emesso" da 750 lire del 1994 in occasione del summit G7 svoltosi a Napoli), l'evento più importante fino alla fine dell'anno è il Festival Internazionale della Filatelia. Tant'è che la rubrica "Area Italiana", è già dedicata a "Le intense Giornate di Italia 2009". Dal 21 al 25 ottobre, infatti, Poste ha programmato una valanga di emissioni: francobolli, interi postali, foglietti e un libretto. E mentre il 7 luglio scorso è arrivata la nuova definitiva Posta Italiana (CF ne indica solo i nominali essendo uscita prima dell'emissione e non ha quindi fatto in tempo a... "commentarla"), "aldilà del Tevere" c'è stata la presentazione a Benedetto XVI dei personalizzati israeliani realizzati per il pellegrinaggio in Terra Santa.
Si rimane dalle parti di Piazza San Pietro con l'articolo ancora a firma Bogoni, "La Consulta vaticana getta le basi", un resoconto della prima riunione dello speciale organo consultivo svoltasi in Governatorato il 25 e 26 maggio scorsi. Non si tratta di una novità dato che l'Ufficio Filatelico e Numismatico sampietrino si era dotato già nel 1992 di una simile Commissione, ma quella istituita quest'anno sotto la presidenza di Pier Paolo Francini e la supervisione del cardinale Lajolo, è "ben diversa considerati i tempi e le problematiche con cui si deve confrontare oggi". Tra i vari punti all'ordine del giorno, la nuova Consulta ha esaminato la prima bozza del programma filatelico 2010 e alcuni aspetti legati alla recente cessazione di validità dei dentelli vaticani in lire.
Molti di questi francobolli sono stati realizzati da Irio Ottavio Fantini, il "grande artista del pennello" venuto a mancare lo scorso maggio a 65 anni. Gabriele Fabris ricorda allora "Fantini, un ritrattista alla corte dei Papi" attraverso il suo inconfondibile estro grafico riversato in decine di ritratti papali: indomito, Fantini, ha lavorato fino all'ultimo: suoi i tre Viaggi Papali in uscita a settembre e il dentello monegasco dedicato al 170° anniversario della nascita di Auguste Rodin previsto per il 2010.
Per la rubrica "Storia Postale" - però, nell'accezione più stretta di "storia dei servizi postali" - Cronaca offre "Con o senza foglio...", la prima di un percorso in tre tappe in cui Clemente Fedele (gradito ritorno sulle pagine della rivista) affronta la storia e l'evoluzione della carta da lettere, le buste e le regole del galateo epistolare.
Si entra "Dentro la notizia" con "Quel preziosissimo album di cuoio verde tappezzato di rarità": un racconto ai limiti dell'avventura e del mistero, quello che vede protagonista un fascinoso album fatto a mano risalente alla seconda metà dell'800 e sulla cui origine non si è ancora fatta piena luce. In dispersione presso la casa d'aste zurighese Corinphila, l'album contiene decine di rarità filateliche della vecchia Europa, comprese alcune preziose strisce dell'emissione di Sardegna del 1853.
Nino Barberis, nel suo Filgiovani, propone un ulteriore argomento tematico per i ragazzi: "Dalle teste coronate agli uomini illustri" potrebbe, difatti, essere un'idea di collezione tutt'altro che da scartare. "Può benissimo essere ripresa in chiave più aggiornata", consiglia il decano della filatelia giovanile (ma anche tematica e meccanica), "facendo tesoro delle esperienze accumulate in questi ultimi tempi". Di personaggi "collezionabili" ce ne sono tantissimi: Colombo, Copernico, Leonardo, Garibaldi, Napoleone, ecc... e "per un ragazzo una collezione Uomini Illustri può costituire il solito pretesto per approfondire la conoscenza di ciascuno".
Infine, "Uno sguardo al mercato" con Sebastiano Cilio. Il presidente della Borsa Filatelica Nazionale torna su un argomento di grande attualità: "Internet più comodo, ma l'affidabilità?" si riallaccia al discorso delle aste filateliche già affrontato nei numeri precedenti. Mentre in alcuni paesi le vendite all'asta tra i collezionisti arrivano anche al 90%, da noi "questo sistema di vendita è ancora molto modesto", scrive Cilio, su un mercato ancora del tutto monopolizzato dalle vendite di tipo tradizionale. Il motivo? Forse gli italiani reputano "più sicura e più personale la trattativa" diretta con il negoziante rispetto agli acquisti online i quali, tuttavia, restano a forte rischio di "fregatura" se non ci si rivolge ad esperti del settore o commercianti qualificati.
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