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Cronaca Filatelica: francobollo dorato, Alitalia, congresso UPU e nuovi cataloghi

E' appena uscito in tutte le edicole italiane l'ultimo numero di Cronaca Filatelica, questo mese dedicata al francobollo di prossima emissione stampato su carta dorata ed illustrato con la leggendaria "bocca della verità". Di stringente attualità l'articolo sull'Alitalia (con le passate celebrazioni dentellate della compagnia di bandiera), sulle importanti decisioni prese a Ginevra dal 24° Congresso Postale Universale (in particolare la modifica all'Art. 8 della Convenzione UPU sembrerebbe tagliare le gambe ad ogni ipotesi di un'ulteriore futura emissione per i Diciottenni) e sulle novità editoriali nei cataloghi 2009 presentati di recente a Milano (la qualità extra lusso fa spazio alla qualità media e a quotazioni più "umane"). Su CF di Ottobre anche articoli di filatelia coloniale dedicati alle emissioni con sovrapprezzo realizzate per gli Istituti coloniali tra il 1926 e il 1930 e alla storia postale del possedimento italiano di Castelrosso, nell'Egeo.

Cronaca Filatelica: francobollo dorato, Alitalia, congresso UPU e nuovi cataloghi

E' una enorme Bocca della verità ad illustrare la copertina dell'ultimo numero in edicola (il 354, ottobre 2008) di Cronaca Filatelica. E non poteva essere altrimenti dato che l'evento più importante di questo mese, in campo filatelico, è la prossima emissione italiana sulla quale è "Spalmata d'oro la Bocca della verità". La cover story di Danilo Bogoni, prendendo spunto dal 2,80€ stampato su carta dorata e chiamato a salutare la mondiale italiana del 2009, ripercorre la "linea innovativa" che Poste Italiane sta seguendo già da qualche anno con i vari francobolli in seta, merletto e legno.
Certo, il valore in uscita il 10 ottobre e raffigurante la leggendaria "bocca" in pietra della Roma antica, attualmente conservata nella chiesa di S. Maria di Cosmedin a metà strada tra Circo Massimo e il Campidoglio, è una novità assoluta non fosse altro che per l'inedito procedimento di vaporizzazione dell'oro sulla superficie adesiva del francobollo, realizzato per Poste da Ciro Paolillo, terza generazione di una dinastia di gioiellieri napoletani.
La storia della filatelia mondiale è tuttavia costellata di altri dentelli realizzati con materiali più o meno preziosi. Bogoni ricorda sia il francobollo in argento realizzato dal Vaticano nel 2003 per celebrare il 25° del Pontificato di Papa Wojtyla ma pure la "febbre gialla" che influenzò negativamente le amministrazioni postali di tutto il mondo, che sin dagli anni '60 hanno utilizzato il biondo metallo per produrre francobolli palesemente destinati al collezionismo.

Nei primi anni del '900 l'Italia aveva iniziato a ripensare seriamente al colonialismo: dopo la limitata esperienza di fine '800 con la "baia di Assab" e dopo aver smorzato ogni ambizione espansionistica in seguito all'epica sconfitta del Gen. Baratieri ad Adua nel 1896, i tre Istituti Coloniali italiani acquisirono un ruolo determinante sia nella politica estera che nell'opinione pubblica italiana. Ma finita la I Guerra Mondiale, i tre enti coloniali (Istituto Coloniale Italiano, Istituto Agricolo Coloniale e Società Geografica Africana) iniziarono un lento declino tanto da essere trasformate in semplici istituzioni culturali. "Le emissioni di beneficienza per gli Enti Coloniali", scrive Noè Castagnaro, rappresenteranno il modo migliore per acquisire nuovi fondi e garantirsi la sopravvivenza almeno fino agli ultimi anni di monarchia. Nacquero così, tra il 1926 e il 1930, le varie emissioni con sovrapprezzo, a favore dei tre enti, per le colonie di Tripolitania, Eritrea, Somalia, Cirenaica e Oltre Giuba. Francobolli odiatissimi non solo dagli utenti dei servizi postali ma anche dagli stessi collezionisti, dato che l'uso di aggiungere "sovrapprezzi benefici" sui dentelli si trasformò ben presto in un abuso.

Sempre di filatelia coloniale italiana scrive Mario Chesne Dauphinè che nella rubrica "Storia postale" narra "Le travagliate vicende di Castelrosso, ultimo lembo d'Europa". L'isoletta, che oggi appartiene alla Grecia, si trova a quattro passi dalla Turchia. L'autore ebbe l'occasione di vederla da lontano durante un viaggio in Anatolia negli anni '70, un'occasione insolita "che mi fece scoprire anche se solo dalla costa turca, l'isola di Castelrosso", la più lontana del gruppo del Dodecanneso.
La storia postale e filatelica di questa isoletta dell'Egeo è lunga e affascinante: turca sin dal 1470 dopo un accordo con Venezia, nel corso degli anni Castelrosso fu occupata da greci, francesi e italiani. Tutti utilizzarono sull'isola francobolli e annulli postali. L'Italia ottenne il possesso di Casterosso (o Castellorizo, come si usava chiamare all'epoca) il 10 agosto 1920 con il Trattato di Sèvres: i primi francobolli furono semplicemente quelli metropolitani senza alcuna sovrastampa. La prima emissione specifica fu la serie di 9 valori sovrastampati dell'11 luglio 1922.

80 anni fa il dirigibile "Italia" volò per l'ultima volta prima di schiantarsi al suolo, al Polo Nord. "Pronti al restauro della mitica Tenda rossa..." è l'articolo con cui Gabriele Fabris racconta la storia della sfortunata spedizione del 1928 di Umberto Nobile sui ghiacci polari: era il 25 maggio e la "nave volante" si schiantò sul pack lasciando Nobile insieme ad altre otto persone per 48 giorni in balia del ghiaccio e del freddo. A salvarli fu la famosa "tenda rossa" che, conservata presso il Museo della scienza e della tecnologia di Milano, verrà nuovamente esposta a distanza di 10 anni dall'ultima apparizione pubblica. Un evento, quello del '28, che ebbe pure delle importanti testimonianze postali, molte delle quali, tuttavia, lasciano ancora forti dubbi sulla loro autenticità, incertezze mai dipanate neanche dallo stesso generale Nobile intervistato nel 1978.

Molte le novità filateliche del quadricamere italiano che CF mostra in anteprima nella consueta rubrica dedicata all'"Area Italiana". Mentre San Marino celebra il 18 novembre con un foglietto l'iscrizione del suo centro storico e del Monte Titano tra i siti dell'Unesco, Vaticano e Smom sono in attesa di ricordare con un insolito dentello "triangolare" la recente Convenzione postale. Inoltre il Vaticano festeggerà in congiunta con la Germania, il Natale del 2008 con due francobolli e un libretto.

Di stretta attualità l'articolo di Nicola Burdiat sulle importanti decisioni prese dal 24° Congresso Postale Universale chiusosi a Ginevra il 12 agosto scorso: "Ridefinite dall'UPU le nuove regole" registra in modo puntuale tutte le novità che riguardano da vicino il mondo della filatalia. In particolare, sottolinea Burdiat, le amministrazioni postali dovranno adeguarsi al nuovo Codice Etico in materia di emissioni di francobolli, mentre la modifica all'art. 8 della Convenzione dell'UPU contiene la prescrizione per gli stati membri di rendere i propri francobolli "accessibili a tutti gli abitanti del paese emittente". Su queste premesse sarebbe pertanto esclusa, in futuro, una nuova emissione Diciottenni!

Per "Filgiovani", Nino Barberis propone una tematica, forse un pò vecchiotta, ma facilmente accessibile per chiunque si avvicini alla filatelia: "Il tema corre affascinante sulle rotaie" ovviamente parla di "ferrovie", un tema trascurato in Italia ma che ha tutti i requisiti per essere "congeniale ai giovani" a cominciare dai bassi costi di acquisizione del materiale presente sul mercato.
Non di treni ma di aerei si può legge "Dentro la notizia": la rubrica di CF è dedicata ad "Alitalia: un volo lungo sessantadue anni", argomento di stringente attualità che non deve far dimenticare come, nei bei tempi andati, la compagnia di bandiera abbia avuto ben due celebrazioni filateliche e costituisca da sempre uno dei canali più moderni di movimentazione e distribuzione della posta da un capo all'altro della penisola.

Anche se non ha avuto la tradizionale scenografia offerta da Riccione e dal suo mare, la presentazione dei nuovi cataloghi 2009 è avvenuta lo stesso. Quest'anno è stata Milano ad ospitare i tre editori filatelici in una conferenza stampa appositamente organizzata dalla Borsa Filatelica Nazionale e dall'USFI. In uno "Speciale Cataloghi" di due pagine, Cronaca Filatelica propone i nuovi orientamenti e le novità di quest'anno rivolgendo alcune domande ad Alberto Bolaffi, Giacomo Avanzo (del catalogo Sassone) e Gino Lottini (dell'Unificato).

E di cataloghi e quotazioni scrive Sebastiano Cilio nel suo mensile "Sguardo al mercato": "E' finita l'era della qualità ad ogni costo", titola il presidente della Borsa Filatelica Nazionale. Ormai praticamente tutti i cataloghi hanno sancito "la piena approvazione della normale qualità presente delle emissioni dell'epoca": "l'esasperazione della qualità", evidenzia Cilio, "rimane appannaggio di chi necessariamente non può vivere senza quella".

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