Torna nuovamente in edicola Cronaca Filatelica con il numero di Maggio e una copertina interamente dedicata ai francobolli del giro Europa, quest'anno dedicati al centesimo anniversario della istituzione del movimento Scout.
"Europa 2007: a qualcuno piace scout" è il titolo dell'articolo centrale di Danilo Bogoni, che racconta, in chiave filatelica, "l'avvio della grande avventura scout": tutto ebbe inizio il 31 luglio 1907 sull'isola di Browsea, nella Manica con protagonista Robert Baden-Powell e venditue ragazzini inglesi. L'amministrazione italiana partecipa al consueto giro postale europeo con un foglietto e due francobolli, anche se, titola Bogoni in uno dei box di approfondimento, "Filatelia-scout: in cent'anni dall'italia un solo francobollo", con riferimento all'unico ricordo dentellato del 1968, peraltro "criticato ingiustamente e non solo per la realizzazione".
Sempre di scout parla Nino Barberis in "Scoutfilatelia, tematica negletta. Eppure sono in tanti che..." ovvero la storia che ha portato ben 50 anni fa l'associazione dei scout-filatelisti italiani fuori dalla FIP, provocando una grandissima perdita di visibilità a livello nazionale e internazionale.
Sfogliando il catalogo dei francobolli emessi dall'ex colonia inglese del Transvaal (Sudafrica) si scorgono alcuni francobolli proprio con l'effigie di Baden-Powell a ricordo dell'eroismo del padre fondatore degli scout durante la guerra anglo-boera: "Scout da leggenda a Mafeking e a Varsavia" narra in chiave storico-postale l'assedio di migliaia di boeri alla cittadina sudafricana nel 1900, assedio cui Baden-Powell resistette per mesi con solo mille soldati e all'impiego come portalettere di giovani scout nella Varsavia del 1944, quando la città si sollevò contro i tedeschi.
E di tedeschi, anzi de "I Lavoratori tedeschi del 1947", scrive Giampietro Meneghini cioè dei francobolli dell'emissione d'emergenza fatta realizzare nel dopoguerra dagli anglo-americani per ovviare all'uso delle affrancature in contanti e ai tanti francobolli provvisori in circolazione. La serie venne emessa il 1° marzo 1947 e "appare molto simile alla nostra Democratica, per i soggetti e per il momento storico-politico dei due paesi", fornendo tantissimi spunti di collezione grazie alle varianti di dentellatura, colore e carta.
Un bell'articolo di Storia Postale italiana è dedicato a "Tianjin: una piccola Italia in Cina", di Gabriele Fabris. L'Italia, agli inizi del '900, partecipò come potenza coloniale alla spedizione militare per sedare la rivolta dei Boxer. Era il 1917 e il Regno d'Italia ottenne in concessione un lembo di terra nella città di Tientsin: qui aprì un ufficio postale e mise in uso numerosi francobolli sovrastampati alcuni dei quali rappresentano oggi delle vere e proprie rarità dell'area italiana.
Nino Barberis si interroga: "Quanto vale la Presentazione nell'era del Computer?". Quando si prepara una collezione da esporre in una mostra a concorso, il modo in cui gli oggetti postali sono "presentati" nei fogli è importante: il look vale ben "5 punti" nelle valutazioni della giuria. Nell'articolo, i collezionisti tematici troveranno un vero tesoro di consigli su come fare bella figura avendo cura anche dei testi che contornano francobolli e buste. Ancora di filatelia tematica parla Barberis nella sua consueta stanza FilGiovani: "Navigare necesse est", ovvero i consigli - o meglio Avvisi ai Naviganti, come dice Barberis - ai ragazzi che vogliono prendere in considerazione la tematica marinara.
Dal 16 al 18 marzo, Milano ha vissuto forse una delle migliori stagioni filateliche degli ultimi anni: "Milanofil del ventennale rinfranca il mondo filatelico", di Noè Castagnaro, racconta la tre giorni filatelica, inaugurazione e mostre comprese, che hanno fatto felici i commercianti e ancor più i numerosi collezionisti presenti.
Nella rubrica Quarto Potere si fa notare una intervista di CF all'ambasciatore Sergio Romano che interrogato sul filatelia e politica e prendendo spunto dalle nuove emissioni recentemente inserite nel programma filatelico italiano dice: "Gentile è un grande filosofo, Concetto Marchesi è uno straordinario storico della letteratura latina. Cosa dobbiamo fare: inchiodarli alle loro scelte politiche? Io credo invece che bisogna fare le grandi categorie", della serie la categoria dei filosofi e quella dei letterati senza alcuna distinzione politica.
Sferzante come sempre "Il Corsivo" del Signor No: questa volta sotto le grinfie dell'"editorialista mascherato" di CF sono finiti gli pesudo-esperti in comunicazione e marketing delle Poste (e non solo quelle italiane): "Dicono che il francobollo è comunicazione, ma questi valori (postali, nda) non comunicano un bel niente". Ed ecco meritato un bello "Zero in comunicazione" da parte del Signor No.
Lo "sguardo al mercato" di Sebastiano Cilio parla chiaro: "Diciottenni: è arrivato il momento della verità ". "Purtroppo per gli scettici e i detrattori", scrive Cilio, nell'ultima edizione di Milanofil hanno tenuto banco proprio i due mini-fogli, oggetti che alla luce delle bassissime quantità effettivamente vendute, saranno indubbiamente i Gronchi rosa del futuro, con "spazio di aumento di prezzo notevole". Nella rubrichina de "I più richiesti" spicca, a sorpresa, tra il mini-foglio rosa per le diciottenni e il foglio delle Mostra delle Due Repubbliche in versione sammarinese, il Prioritario verde da 1,40€ millesimato 2006, che a quanto pare è fortemente richiesto dai collezionisti presso le filatelie italiane.
E di francobolli per i diciottenni torna a parlarne Danilo Bogoni nel suo spazio dedicato alle novità dell'Area Italiana: "Tornano i Diciottenni, ma nel 2008"! "Dopo la pausa sabbatica (nel 2007), i foglietti Diciottenni torneranno in pista", come annunciato dal Ministro delle Comunicazioni Gentiloni nella riunione della Consulta del 17 aprile. Al Ministro, tra l'altro, "quest'idea non dispiace, pur essendo consapevole [...] delle polemiche, delle difficoltà , delle disfunzioni che ci sono state nella comunicazione di questo francobollo".
Novità anche da parte del presidente delle Poste, Vittorio Mincato: a quanto pare la preannunciata e più volte e ormai attesa "mondiale" ci sarà !
Infine, ma non ultimo come argomento, un interessante pezzo dedicato a "I Servizi postali testimoni delle olimpiadi speciali tenute nei campi di prigionia". Durante la II Guerra Mondiale, infatti, si svolsero alcuni "giochi" pseudo-olimpici che videro impegnati come atleti soltanto i prigionieri di guerra delle nazioni nemiche. Secondo Flavio Vanetti, inviato del Corriere della Sera, questi giochi, ricordati anche da documentazione filatelica e postale, non possono essere considerati dei veri giochi: "l'Olimpiade", ricorda Vanetti, "prevede un periodo di pace. E quello non lo era", con riferimento agli anni '40. Non possiamo dargli torto!
"Europa 2007: a qualcuno piace scout" è il titolo dell'articolo centrale di Danilo Bogoni, che racconta, in chiave filatelica, "l'avvio della grande avventura scout": tutto ebbe inizio il 31 luglio 1907 sull'isola di Browsea, nella Manica con protagonista Robert Baden-Powell e venditue ragazzini inglesi. L'amministrazione italiana partecipa al consueto giro postale europeo con un foglietto e due francobolli, anche se, titola Bogoni in uno dei box di approfondimento, "Filatelia-scout: in cent'anni dall'italia un solo francobollo", con riferimento all'unico ricordo dentellato del 1968, peraltro "criticato ingiustamente e non solo per la realizzazione".
Sempre di scout parla Nino Barberis in "Scoutfilatelia, tematica negletta. Eppure sono in tanti che..." ovvero la storia che ha portato ben 50 anni fa l'associazione dei scout-filatelisti italiani fuori dalla FIP, provocando una grandissima perdita di visibilità a livello nazionale e internazionale.
Sfogliando il catalogo dei francobolli emessi dall'ex colonia inglese del Transvaal (Sudafrica) si scorgono alcuni francobolli proprio con l'effigie di Baden-Powell a ricordo dell'eroismo del padre fondatore degli scout durante la guerra anglo-boera: "Scout da leggenda a Mafeking e a Varsavia" narra in chiave storico-postale l'assedio di migliaia di boeri alla cittadina sudafricana nel 1900, assedio cui Baden-Powell resistette per mesi con solo mille soldati e all'impiego come portalettere di giovani scout nella Varsavia del 1944, quando la città si sollevò contro i tedeschi.
E di tedeschi, anzi de "I Lavoratori tedeschi del 1947", scrive Giampietro Meneghini cioè dei francobolli dell'emissione d'emergenza fatta realizzare nel dopoguerra dagli anglo-americani per ovviare all'uso delle affrancature in contanti e ai tanti francobolli provvisori in circolazione. La serie venne emessa il 1° marzo 1947 e "appare molto simile alla nostra Democratica, per i soggetti e per il momento storico-politico dei due paesi", fornendo tantissimi spunti di collezione grazie alle varianti di dentellatura, colore e carta.
Un bell'articolo di Storia Postale italiana è dedicato a "Tianjin: una piccola Italia in Cina", di Gabriele Fabris. L'Italia, agli inizi del '900, partecipò come potenza coloniale alla spedizione militare per sedare la rivolta dei Boxer. Era il 1917 e il Regno d'Italia ottenne in concessione un lembo di terra nella città di Tientsin: qui aprì un ufficio postale e mise in uso numerosi francobolli sovrastampati alcuni dei quali rappresentano oggi delle vere e proprie rarità dell'area italiana.
Nino Barberis si interroga: "Quanto vale la Presentazione nell'era del Computer?". Quando si prepara una collezione da esporre in una mostra a concorso, il modo in cui gli oggetti postali sono "presentati" nei fogli è importante: il look vale ben "5 punti" nelle valutazioni della giuria. Nell'articolo, i collezionisti tematici troveranno un vero tesoro di consigli su come fare bella figura avendo cura anche dei testi che contornano francobolli e buste. Ancora di filatelia tematica parla Barberis nella sua consueta stanza FilGiovani: "Navigare necesse est", ovvero i consigli - o meglio Avvisi ai Naviganti, come dice Barberis - ai ragazzi che vogliono prendere in considerazione la tematica marinara.
Dal 16 al 18 marzo, Milano ha vissuto forse una delle migliori stagioni filateliche degli ultimi anni: "Milanofil del ventennale rinfranca il mondo filatelico", di Noè Castagnaro, racconta la tre giorni filatelica, inaugurazione e mostre comprese, che hanno fatto felici i commercianti e ancor più i numerosi collezionisti presenti.
Nella rubrica Quarto Potere si fa notare una intervista di CF all'ambasciatore Sergio Romano che interrogato sul filatelia e politica e prendendo spunto dalle nuove emissioni recentemente inserite nel programma filatelico italiano dice: "Gentile è un grande filosofo, Concetto Marchesi è uno straordinario storico della letteratura latina. Cosa dobbiamo fare: inchiodarli alle loro scelte politiche? Io credo invece che bisogna fare le grandi categorie", della serie la categoria dei filosofi e quella dei letterati senza alcuna distinzione politica.
Sferzante come sempre "Il Corsivo" del Signor No: questa volta sotto le grinfie dell'"editorialista mascherato" di CF sono finiti gli pesudo-esperti in comunicazione e marketing delle Poste (e non solo quelle italiane): "Dicono che il francobollo è comunicazione, ma questi valori (postali, nda) non comunicano un bel niente". Ed ecco meritato un bello "Zero in comunicazione" da parte del Signor No.
Lo "sguardo al mercato" di Sebastiano Cilio parla chiaro: "Diciottenni: è arrivato il momento della verità ". "Purtroppo per gli scettici e i detrattori", scrive Cilio, nell'ultima edizione di Milanofil hanno tenuto banco proprio i due mini-fogli, oggetti che alla luce delle bassissime quantità effettivamente vendute, saranno indubbiamente i Gronchi rosa del futuro, con "spazio di aumento di prezzo notevole". Nella rubrichina de "I più richiesti" spicca, a sorpresa, tra il mini-foglio rosa per le diciottenni e il foglio delle Mostra delle Due Repubbliche in versione sammarinese, il Prioritario verde da 1,40€ millesimato 2006, che a quanto pare è fortemente richiesto dai collezionisti presso le filatelie italiane.
E di francobolli per i diciottenni torna a parlarne Danilo Bogoni nel suo spazio dedicato alle novità dell'Area Italiana: "Tornano i Diciottenni, ma nel 2008"! "Dopo la pausa sabbatica (nel 2007), i foglietti Diciottenni torneranno in pista", come annunciato dal Ministro delle Comunicazioni Gentiloni nella riunione della Consulta del 17 aprile. Al Ministro, tra l'altro, "quest'idea non dispiace, pur essendo consapevole [...] delle polemiche, delle difficoltà , delle disfunzioni che ci sono state nella comunicazione di questo francobollo".
Novità anche da parte del presidente delle Poste, Vittorio Mincato: a quanto pare la preannunciata e più volte e ormai attesa "mondiale" ci sarà !
Infine, ma non ultimo come argomento, un interessante pezzo dedicato a "I Servizi postali testimoni delle olimpiadi speciali tenute nei campi di prigionia". Durante la II Guerra Mondiale, infatti, si svolsero alcuni "giochi" pseudo-olimpici che videro impegnati come atleti soltanto i prigionieri di guerra delle nazioni nemiche. Secondo Flavio Vanetti, inviato del Corriere della Sera, questi giochi, ricordati anche da documentazione filatelica e postale, non possono essere considerati dei veri giochi: "l'Olimpiade", ricorda Vanetti, "prevede un periodo di pace. E quello non lo era", con riferimento agli anni '40. Non possiamo dargli torto!
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