ATTENZIONE!!! Philweb si è trasformato.
Dal 24 settembre è diventato un blog. Clicca qui e corri subito a vederlo!

Philweb.it - Home
Main Navigation
Domenica, 24 Novembre 2024
 
Prossime emissioni

Decreti postali

In questa pagina vogliamo raccogliere Documenti e Riferimenti Normativi relativi alle Tariffe Postali. L'elenco naturalmente è ben lungi dall'essere completo. Saranno, pertanto, graditissimi i contributi da parte dei lettori volti ad inserire in archivio ulteriori decreti tariffari.


Abbiamo in archivio 172 tra Leggi e Decreti relativi a Filatelia e Servizi Postali.

Cerca

Nota: la ricerca funziona con UNA sola parola e non è case-sensitive.


Torna all'Indice


Gazzetta Ufficiale n. 260 del 06/11/2002
Decreto del Ministero delle Comunicazioni num. non presente
del 20/09/2002

Determinazione e caratteristiche tecniche di sei francobolli ordinari appartenenti alla serie tematica "Design italiano", nel valore di Euro 0,41 per ciascun soggetto, raccolti in un foglietto (Euro 2,46).


MINISTERO DELLE COMUNICAZIONI

DECRETO 20 settembre 2002

Determinazione e caratteristiche tecniche di sei francobolli ordinari appartenenti alla serie tematica "Design italiano", nel valore di Euro 0,41 per ciascun soggetto, raccolti in un foglietto (Euro 2,46).
IL SEGRETARIO GENERALE
del Ministero delle comunicazioni

di concerto con

IL CAPO della direzione VI
del Dipartimento del tesoro del Ministero
dell'economia e delle finanze

· Visto l'art. 32 del testo unico delle disposizioni legislative in materia postale, di bancoposta e di telecomunicazioni, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 29 marzo 1973, n. 156;
· Visto l'art. 212 del regolamento di esecuzione dei libri I e II del codice postale e delle telecomunicazioni (norme generali e servizi delle corrispondenze e dei pacchi), approvato con decreto del Presidente della Repubblica 29 maggio 1982, n. 655;
· Visto il decreto-legge 1 dicembre 1993, n. 487, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 gennaio 1994, n. 71, recante "Trasformazione dell'Amministrazione delle poste e delle telecomunicazioni in ente pubblico economico e riorganizzazione del Ministero";
· Visto il decreto del Presidente della Repubblica 24 marzo 1995, n. 166, con il quale è stato emanato il "Regolamento recante riorganizzazione del Ministero delle poste e delle telecomunicazioni";
· Visto il regolamento (CE) n. 1103/97 del Consiglio del 17 giugno 1997 relativo a talune disposizioni per l'introduzione dell'euro e il regolamento (CE) n. 974/98 del Consiglio del 3 maggio 1998, relativo all'introduzione dell'euro;
· Visto il decreto legislativo 24 giugno 1998, n. 213, recante "Disposizioni per l'introduzione dell'euro nell'ordinamento nazionale, a norma dell'art. 1, comma 1, della legge 17 dicembre 1997, n. 433";
· Visto l'art. 17 del decreto legislativo 22 luglio 1999, n. 261, di "Attuazione della direttiva 67/97/CE concernente regole comuni per lo sviluppo del mercato interno dei servizi postali comunitari e per il miglioramento della qualità del servizio";
· Visto il decreto-legge 25 settembre 2001, n. 350, recante disposizioni urgenti in vista dell'introduzione dell'euro, convertito, con modificazioni, nella legge 23 novembre 2001, n. 409;
· Visto il decreto 18 ottobre 1999, con il quale è stata autorizzata l'emissione, a partire dal 2000, fra l'altro, di una serie di francobolli ordinari da realizzare nel corso di più anni, avente come tematica "Design italiano";
· Visto il decreto 11 settembre 2001, con il quale è stata autorizzata, fra l'altro, l'emissione, nell'anno 2002, di francobolli ordinari appartenenti alla suddetta serie;
· Riconosciuta l'opportunità di emettere nell'anno 2002 sei francobolli ordinari appartenenti alla serie anzidetta;
· Visto il parere espresso dalla Giunta d'arte, istituita con regio decreto 7 marzo 1926, n. 401;
· Visto il decreto del Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica 19 dicembre 2000 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - serie generale - n. 133 dell'11 giugno 2001) recante "Modifiche al riassetto organizzativo dei dipartimenti centrali del Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica";
· Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche", che demanda al dirigente generale gli atti di gestione;
· Visto il decreto-legge 12 giugno 2001, n. 217, recante "Modificazioni al decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, nonchè alla legge 23 agosto 1988, n. 400, in materia di organizzazione del Governo", convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2001, n. 317;
· Visto il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze 25 luglio 2001, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 254 del 31 ottobre 2001, recante modificazioni ed integrazioni della struttura e delle competenze dei dipartimenti centrali del Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica;
Decreta:

Sono emessi, nell'anno 2002, sei francobolli ordinari appartenenti alla serie tematica "Design italiano", nel valore di Euro 0,41 per ciascun soggetto, raccolti in un foglietto (Euro 2,46).
I francobolli, raccolti in un foglietto, sono stampati in offset, su carta fluorescente, non filigranata; formato carta: mm 40x48;
formato stampa: mm 36x44; dentellatura: 14; formato carta del foglietto: cm 15,7x13,7; colori: quadricromia; tiratura due milioni e cinquecentomila foglietti, composti ciascuno di sei francobolli.
Su un fondo che raffigura motivi grafici ispirati ad antichi elementi decorativi di stoffe e tessuti, i sei francobolli sono disposti in duplice fila e uniti tra di loro in un riquadro perforato posto a sinistra, nella parte alta del foglietto. Fuori dal riquadro sono riportati, a destra, in alto la leggenda "CAMERA NAZIONALE DELLA MODA ITALIANA" e il testo "I DISTRETTI STORICI DELLA FILIERA TESSILE E ABBIGLIAMENTO ITALIANO RAPPRESENTANO NEL LORO INSIEME UN PATRIMONIO DI VALORE INESTIMABILE CHE SI PROIETTA OLTRE LE FRONTIERE GEOGRAFICHE CULTURALI. UNA REALTA' AL CUI APICE SI POSIZIONANO GLI STILISTI DI MODA E CHE E' COSTANTEMENTE ANIMATA DA AVANGUARDIE DI RICERCA CREATIVA E TECNOLOGICA. LA GENESI DI TALE COMPLESSO SCENARIO S'IDENTIFICA NELLA GRANDE TRADIZIONE UMANISTICA E CULTURALE DEL NOSTRO PAESE E SI TRADUCE IN UN "EFFETTO RINASCIMENTO SEMPRE RINNOVATO. LA CAMERA NAZIONALE DELLA MODA ITALIANA E' L'ASSOCIAZIONE SENZA SCOPO DI LUCRO CHE DISCIPLINA, COORDINA E PROMUOVE LO SVILUPPO DELLA MODA ITALIANA. RAPPRESENTA I PIU' ALTI VALORI CULTURALI DELLA MODA ITALIANA E SI PROPONE DI TUTELARNE, COORDINARNE E POTENZIARNE L'IMMAGINE, SIA IN ITALIA SIA ALL'ESTERO. COME PREVISTO DALLE DISPOSIZIONI STATUTARIE, L'ASSOCIAZIONE E' IL PUNTO DI RIFERIMENTO E' L'INTERLOCUTORE PRIVILEGIATO PER TUTTE QUELLE INIZIATIVE NAZIONALI ED INTERNAZIONALI VOLTE A VALORIZZARE E A PROMUOVERE LO STILE, IL COSTUME E LA MODA ITALIANA. FIN DAL 1958, ANNO DELLA SUA FONDAZIONE, HA ATTUATO NEL CORSO DEL TEMPO UNA POLITICA DI SUPPORTO ORGANIZZATIVO FINALIZZATA ALLA CONOSCENZA, ALLA PROMOZIONE E ALLO SVILUPPO DELLA MODA ATTRAVERSO EVENTI DI ALTA LEVATURA DI IMMAGINE IN ITALIA E ALL'ESTERO. LE RECENTI INTESE SUI CALENDARI INTERNAZIONALI CHE HANNO PORTATO ALLA SIGLA DELL'ACCORDO ITALO-FRANCESE HANNO CONFERITO A MILANO E ALLA CAMERA NAZIONALE DELLA MODA ITALIANA IL RUOLO DI INDISCUSSO PROTAGONISTA SULLO SCACCHIERE INTERNAZIONALE DELLA MODA, CONTRIBUENDO ANCHE AL CONSOLIDAMENTO DELLE ALLEANZE CON LONDRA E NEW YORK.". In basso a sinistra è riprodotto il logo di Poste italiane.
Ogni francobollo raffigura capi di abbigliamento di alta moda firmati da alcuni stilisti italiani e precisamente, da sinistra a destra e dall'alto in basso, Krizia, Dolce e Gabbana, Gianfranco Ferrè, Giorgio Armani, Laura Biagiotti e Prada.
Completano ciascun francobollo la leggenda "DESIGN ITALIANO - ALTA MODA", il rispettivo marchio o logo dell'autore del modello rappresentato, la scritta "italia" ed il valore "Euro 0,41".

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Roma, 20 settembre 2002

Il segretario generale del Ministero delle comunicazioni Stelo

ALLEGATI:

  • nessuno


  • DISCLAIMER e COPYRIGHT
    Ai sensi e per gli effetti dell'art. 5, Legge 633/1941, i testi degli Atti Ufficiali dello Stato e delle Amministrazioni Pubbliche, sia italiane che straniere, non sono coperti da diritti d'autore.
    Tuttavia, l'elaborazione e la presentazione dei testi stessi si intendono protette da copyright.
    Tutti i testi dei provvedimenti pubblicati, anche mediante link, non hanno carattere di ufficialità: si declina, pertanto, ogni responsabilità per eventuali inesattezze e si rinvia in ogni caso al testo ufficiale.