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Giovedì, 21 Novembre 2024
 
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Normativa e Mercati

Decreti postali: Servizio Universale e punti di accesso alla rete

Sono stati pubblicati nelle ultime settimane, sulla Gazzetta Ufficiale, due importanti Decreti del Ministero dello Sviluppo Economico riguardanti le condizioni generali per l'espletamento del servizio postale universale e i criteri di distribuzione dei punti di accesso alla rete postale pubblica. Il primo, datato 1° ottobre ed in vigore dal 14 novembre prossimo, contiene 33 articoli attraverso i quali vengono fissati i criteri di gestione dei servizi minimi alla popolazione. Il secondo, firmato il 7 ottobre e in vigore da ieri, contiene invece i parametri cui Poste Italiane deve conformarsi per la distribuzione sul territorio di sportelli postali e buche delle lettere.

Decreti postali: Servizio Universale e punti di accesso alla rete

E' stato pubblicato il 15 ottobre scorso sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto 1° Ottobre 2008 del Ministero dello Sviluppo Economico con il quale si procede all'approvazione delle "condizioni generali per l'espletamento del servizio postale universale".

Il testo normativo, che entrerà in vigore il 14 novembre, contiene 33 articoli attraverso i quali il Ministero, su proposta della società Concessionaria del Servizio postale universale (ovvero Poste Italiane), regola tutti gli aspetti gestionali, amministrativi e operativi dei servizi postali minimi all'intera popolazione italiana, ovvero la raccolta, il trasporto, lo smistamento e il recapito degli invii postali fino a 2 kg, compresi gli invii raccomandati e assicurati, e dei pacchi fino a 20 kg. Di particolare rilevanza l'art. 16 che regola le "modalità di pagamento" e nel quale si chiarisce (artt. 17 e 18) cosa accade agli invii postali privi di affrancatura o con affrancatura insufficiente: non vengono recapitati ma vengono restituiti ai mittenti previo pagamento dell'importo dovuto (la tassa totale o la parte mancante). Qualora il mittente non sia individuabile o non voglia pagare quanto spettante, gli invii verranno distrutti.

Ma il nuovo Decreto ministeriale contiene, tra le altre, norme precise per i casi di mancato recapito a causa di indirizzo inesistente o inesatto o per rifiuto dell'invio; gestione degli invii semplici e a firma; invii non ammessi e modalità di accesso ai canali postali. Questi ultimi possono essere sia i normali sportelli presenti in tutti gli Uffici Postali sia le altrettanto tradizionali cassette d'impostazione (limitatamente alla posta prioritaria) che Poste Italiane dovrà rendere disponibili all'utenza avendo cura di indicare in modo chiaro gli orari di ritiro!

I "criteri di distribuzione dei punti di accesso alla rete postale pubblica" sono invece contenuti nel Decreto 7 ottobre 2008 appena pubblicato (GU n. 252, 27/10/2008). Il Ministero dello Sviluppo Economico stabilisce, infatti, le modalità di accesso e distribuzione sul territorio nazionale di uffici postali e cassette di impostazione, ovvero i "punti di accesso" alla rete potale pubblica come definiti dal D.Legisl. 22 luglio 1999 n.261.
Per quanto riguarda gli Uffici Postali (art. 2) il criterio di distribuzione "è costituito dalla distanza massima di accessibilità al servizio, espressa in
chilometri percorsi dall'utente per recarsi al punto di accesso più vicino, per popolazione residente
".

In particolare il fornitore del Servizio Universale (ovvero Poste Italiane) dovrà assicurare:

  • un punto di accesso entro la distanza massima di 3 chilometri dal luogo di residenza per il 75% della popolazione;
  • un punto di accesso entro la distanza massima di 5 chilometri dal luogo di residenza per il 92,5% della popolazione;
  • un punto di accesso entro la distanza massima di 6 chilometri dal luogo di residenza per il 97,5% della popolazione;
  • l'operatività di almeno un ufficio postale nel 96% dei comuni italiani.

Inoltre, nei comuni con unico presidio postale, non solo non è consentito effettuare soppressioni di uffici postali, ma viene pure assicurata un'apertura non inferiore a tre giorni e a diciotto ore alla settimana.

Ben diversi i criteri di distribuzione delle cassette di impostazione cui dovrà attenersi Poste Italiane e che sono basati sul concetto di "cluster di popolazione" - cioè l'aggregazione di più comuni tra loro omogenei in termini di popolazione - e sul numero medio di abitanti per ogni cassetta postale, secondo il seguente schema:


=====================================================================
Cluster popolazione | Numero medio abitanti per cassetta
=====================================================================
oltre 500.000 | 1639
da 200.000 a 500.000 | 1384
da 100.000 a 200.000 | 1199
da 50.000 a 100.000 | 1299
da 20.000 a 50.000 | 1299
da 10.000 a 20.000 | 1002
da 5.000 a 10.000 | 854
da 2.000 a 5.000 | 613
da 1.000 a 2.000 | 433
inferiore a 1.000 | 243



Inoltre, stabilisce il Decreto entrato in vigore il 27 ottobre, nei comuni con popolazione fino a 1000 abitanti è assicurata l'installazione di almeno una cassetta di impostazione; nei comuni con popolazione da 1000 a 5.000 abitanti è assicurata l'installazione di almeno 3 cassette di impostazione; ed è sempre garantita la presenza di una cassetta presso ogni ufficio postale.

 

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