Esce nei primi giorni di Maggio il Volume Ventiré di Storie di Posta, il trimestrale dell'Accademia Italiana di Filatelia e Storia Postale che raccoglie studi, notizie e approfondimenti inerenti il mondo delle comunicazioni "scritte".
Questo numero (che esce, al solito, come Speciale di Cronaca Filatelica) punta tutto sulla filatelia come vera e propria materia culturale, fornendo ancora una volta al lettore tanti nuovi spunti per affrontare in modo serio e nel contempo piacevole, il collezionismo di francobolli e documenti postali.
L'editoriale è appannaggio di Franco Filanci, presidente dell'Accademia: Sophisticated marketing si sofferma sulle più recenti iniziative spagnole, francesi e statunitensi a favore della storia, del significato e dell'attualità della posta.
Si parla di "varietà " in filatelia come un vero e proprio "amore per ciò che è imperfetto". Lo fa Massimo Leone con Dalla Filatelia alla Filotelia: "esiste una "parte occulta del francobollo" e anche un "lato notturno del timbro"secondo Walter Benjamin, il grande filosofo che era anche collezionista, e ha scritto due suggestivi testi filatelici in cui si parla di falsi e di ristampe e anche di francobolli dagli imprevisti aspetti magici".
Ancora Franco Filanci, con Propaganda fide, serie emblematica, approfondisce la serie del Regno "che a un attento esame si rivela una prova tecnica di Concordato, un ripiego, una regalia camuffata da semplificazione, un'occasione self-promotion e di carriera, e altro ancora".
Danilo Bogoni ci porta invece a Milano, a seguire i lavori di restauro del Palazzo delle Poste, con I servizi artepostali, in cui si legge di un servizio postale, quello di 50 anni fa, che era ancora "il fulcro non solo della società e delle vita quotidiana ma anche degli interessi dell'Amministrazione postale in funzione del pubblico. A cui non si doveva offrire solamente un buon servizio ma anche qualcosa in più: un tocco di arte".
Ora che il capolinea è giunto al capolinea, di Enrico Veschi e Luigi Ruggero Cataldi, tratta di un impiegato postale, il Capolinea appunto, che svolgeva un ruolo essenziale negli uffici postali di un tempo: era lui che si occupava di smistare, far viaggiare, ripartire corrispondenze e pacchi". Personaggio ormai scomparso, raccontato da chi ha avuto possibilità di conoscerlo e vederlo all'opera.
Raccogliere tutto quanto la posta può raccontare e documentare di una città , un paese o una provincia, attraverso francobolli, annulli e cartoline, buste intestate, telegrammi e oggetti usati nei locali uffici postali è un buon sistema per fare un collezionismo "completo". Come nel caso raccontato da Adalberto Peroni in Varese, anno di posta 1906, attraverso la rilettura di fatti di cronaca su vecchi quotidiani dell'epoca.
Un altro bell'articolo è quello di Joseph J. Geraci, Il compositore misterioso, che ci porta allo Smithsonian Institute dove una comune lettera del 1832 nasconde in realtà un vero e proprio mistero di un compositore triestino.
A corollario dei tanti articoli pubblicati, troviamo decine di altri articoletti, news e trafiletti di storia postale antica e moderna, raccolti nelle rubriche Spunti & Appunti, Novità di posta e dintorni, Cronache d'altri tempi, Il Club dell'Occhio Attento.
Storie di Posta n.23 sarà in edicola in tutta Italia a partire dal 2 maggio.
Questo numero (che esce, al solito, come Speciale di Cronaca Filatelica) punta tutto sulla filatelia come vera e propria materia culturale, fornendo ancora una volta al lettore tanti nuovi spunti per affrontare in modo serio e nel contempo piacevole, il collezionismo di francobolli e documenti postali.
L'editoriale è appannaggio di Franco Filanci, presidente dell'Accademia: Sophisticated marketing si sofferma sulle più recenti iniziative spagnole, francesi e statunitensi a favore della storia, del significato e dell'attualità della posta.
Si parla di "varietà " in filatelia come un vero e proprio "amore per ciò che è imperfetto". Lo fa Massimo Leone con Dalla Filatelia alla Filotelia: "esiste una "parte occulta del francobollo" e anche un "lato notturno del timbro"secondo Walter Benjamin, il grande filosofo che era anche collezionista, e ha scritto due suggestivi testi filatelici in cui si parla di falsi e di ristampe e anche di francobolli dagli imprevisti aspetti magici".
Ancora Franco Filanci, con Propaganda fide, serie emblematica, approfondisce la serie del Regno "che a un attento esame si rivela una prova tecnica di Concordato, un ripiego, una regalia camuffata da semplificazione, un'occasione self-promotion e di carriera, e altro ancora".
Danilo Bogoni ci porta invece a Milano, a seguire i lavori di restauro del Palazzo delle Poste, con I servizi artepostali, in cui si legge di un servizio postale, quello di 50 anni fa, che era ancora "il fulcro non solo della società e delle vita quotidiana ma anche degli interessi dell'Amministrazione postale in funzione del pubblico. A cui non si doveva offrire solamente un buon servizio ma anche qualcosa in più: un tocco di arte".
Ora che il capolinea è giunto al capolinea, di Enrico Veschi e Luigi Ruggero Cataldi, tratta di un impiegato postale, il Capolinea appunto, che svolgeva un ruolo essenziale negli uffici postali di un tempo: era lui che si occupava di smistare, far viaggiare, ripartire corrispondenze e pacchi". Personaggio ormai scomparso, raccontato da chi ha avuto possibilità di conoscerlo e vederlo all'opera.
Raccogliere tutto quanto la posta può raccontare e documentare di una città , un paese o una provincia, attraverso francobolli, annulli e cartoline, buste intestate, telegrammi e oggetti usati nei locali uffici postali è un buon sistema per fare un collezionismo "completo". Come nel caso raccontato da Adalberto Peroni in Varese, anno di posta 1906, attraverso la rilettura di fatti di cronaca su vecchi quotidiani dell'epoca.
Un altro bell'articolo è quello di Joseph J. Geraci, Il compositore misterioso, che ci porta allo Smithsonian Institute dove una comune lettera del 1832 nasconde in realtà un vero e proprio mistero di un compositore triestino.
A corollario dei tanti articoli pubblicati, troviamo decine di altri articoletti, news e trafiletti di storia postale antica e moderna, raccolti nelle rubriche Spunti & Appunti, Novità di posta e dintorni, Cronache d'altri tempi, Il Club dell'Occhio Attento.
Storie di Posta n.23 sarà in edicola in tutta Italia a partire dal 2 maggio.
I vostri commenti
Questo articolo non ha commenti.