Approvati dall'Assemblea degli Azionisti, riunitasi a Roma il 27 marzo, i Bilanci d'Esercizio e Consolidato al 31 dicembre 2008.
Alti e bassi nei principali dati economici, finanziari e gestionali.
L'intero Gruppo ha sostanzialmente "tenuto" con 15.906 milioni di euro di Ricavi al 31 dicembre 2008 (sono stati 15.932 nel 2006 e 15.821 nel 2007) di cui ben 5.483 milioni derivanti dalle attività prettamente postali (5.339 nel 2006 e 5.537 nel 2007). Con un Risultato Operativo pari a 1.473 milioni (in discesa rispetto ai 1.777 milioni del 2007 e ai 1486 mln del 2006) e pur in presenza di un aumento dell'Utile Netto (salito a 882,6 mln contro gli 843,6 mln del 2007 e ai "soli" 676 mln del 2006) si rileva tuttavia una riduzione dei principali "indici": ROS, ROI e ROE scendono rispettivamente a 9,3% (nel 2007 era all'11,2), 1,8% (nel 2007 era al 2,3%) e 46,8% (contro il 63,8% del 2007).
Situazione non molto dissimile per le sole Poste Italiane SpA: ricavi "saliti" a 9825 mln (erano stati 9809 nel 2007 e 9503 nel 2006) ma in discesa la "quota" afferente ai servizi postali, dai 5019 del 2007 ai 4953 del 2008. Ridotto il Risultato Operativo al 31/12 con 1242 mln di euro (erano stati 1588 nel 2007) che ha influito ovviamente sugli "indicatori" sintetici: ROS, ROI e ROE raggiungono il 12,6%, il 2,4% e il 42,5% (nel 2007 erano stati rispettivamente il 16,2%, il 3,1% e il 59,0%).
Leggermente in calo il numero di dipendenti per Poste Italiane: 152.311 unità contro le 152.474 del 2007 (anche se in deciso aumento rispetto ai 151.470 dipendenti del 2006). Complessivamente dalla lettura del Bilancio 2008 si può osservare come la maggior parte dei dipendenti del Gruppo Poste Italiane (155.732 in totale) sia concentrato nella sola Poste Italiane SpA.
Interessante anche il dato relativo al numero di uffici postali (13.991 nel 2008) sul territorio nazionale, in costante aumento dal 2006 al 2008, vicinissimo ormai a raggiungere quota 14.000.
Buone anche le performance della Posta Prioritaria che sembrerebbe essere arrivata ad un tasso di consegna del 90,6% entro un giorno lavorativo rispetto all'88,2% del 2007 e all'88,1% del 2006.
Per quanto riguarda più da vicino i servizi postali (voce che include la Corrispondenza e la Filatelia) il 2008 si chiude con 4045 mln di euro di ricavi, ovvero -2% sul 2007 (ma +5,9% rispetto al 2006). Alla voce "Prodotti filatelici e Altri Servizi di Base", in particolare, sono stati iscritti a bilancio 181 mln di euro per il 2008, +27,5% in più rispetto all'anno precedente. Somma che sale a 219 mln di euro se si include anche la vendita di carte valori postali "non filateliche" (+31,9% rispetto al 2007).
Dati che giustificano la "vivacità del mercato filatelico in un momento di congiuntura economica sfavorevole registrando un buon incremento delle vendite dei francobolli". Inoltre, si legge nella Relazione accompagnatoria al Bilancio 2008, "i collezionisti fidelizzati e i clienti in genere, se da un lato hanno effettuato acquisti in numero superiore alle abitudini consuete, dall’altro hanno diminuito la spesa per i prodotti filatelici collaterali che hanno quindi registrato una leggera flessione delle vendite".
Mercato che Poste riesce a quantificare in "circa un milione e mezzo di collezionisti". Un dato che, da solo, basterebbe a mantenere frizzante la filatelia in Italia ma che, onestamente, appare sovrastimato. La promozione e l'offerta di francobolli, tuttavia, è alta, affidata com'è ai referenti filatelici, ai 294 sportelli filatelici nazionali, agli oltre 2000 servizi temporanei attivati nel corso del 2008 e ai quattro Spazi Filatelia di Roma, Milano, Venezia e Napoli.
Risultati, nel complesso, buoni che permettono a Poste Italiane di affrontare con relativa tranquillità la prospettiva della completa liberalizzazione del mercato postale puntando in modo prioritario alla tenuta dei ricavi e dei volumi della Posta (descritta ed indescritta), e cercando di sviluppare aree di business innovativo come quelle del Direct Marketing, dei Servizi Integrati e di quelli Digitali.
Grande attenzione anche al settore BancoPosta, con nuove offerte commerciali in programma e, nell'ambito della Monetica, con la prosecuzione del processo di migrazione delle carte di pagamento verso la tecnologia a microchip. Anche se nei prossimi mesi la società di Massimo Sarmi sarà chiamata a sbrogliare la matassa della recente istruttoria aperta dall'Antitrust per abuso di posizione dominante nel settore dei servizi di incasso e pagamento. Nell'occhio del ciclone questa volta è infatti finita la commissione di pagamento di 1,10€ per ciascun bollettino postale pagato allo sportello e la mancanza di interoperabilità di questo strumento finanziario al di fuori della rete postale che, stando alle contestazioni dell'Autorità per la Concorrenza, ostacolerebbe lo sviluppo di modalità di pagamento alternative offerte da altri operatori.
Vedi:
Relazione sulla Gestione di Poste Italiane al 31 dicembre 2008 (fonte: Poste Italiane)
Bilancio d'Esercizio e Consolidato 2008 (fonte: Poste Italiane)
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