Che la filatelia non sia soltanto un banale passatempo (come dicono alcuni detrattori) ma, soprattutto, un hobby multidisciplinare in grado anche di stimolare la crescita culturale di chi la pratica, è risaputo.
Com'è altrettanto vero che raccogliere francobolli, collezionarli in modo sistematico e studiarne caratteristiche tecniche ed estetiche, può rappresentare un modo "intelligente, educativo e divertente" per trascorrere il proprio tempo. Non solo quello libero, fatto cioè degli "avanzi" temporali di una giornata di lavoro, ma anche di quello infinitamente più lungo a disposizione di chi, per un motivo o per l'altro, si ritrova... detenuto.
A comprendere pienamente i risvolti socio-educativi della filatelia ci ha pensato il personale educatore della II Casa di Reclusione di Bollate, alle porte di Milano, partendo dalla proposta di alcuni dei suoi "ospiti" di costituire un Circolo Filatelico.
Inaugurata nel
dicembre del 2000, la casa circondariale di Bollate, infatti, è un istituto a "custodia attenuata" in cui per ogni tipologia di detenuti l'amministrazione propone una diversa risposta punitiva, "bilanciando l'aspetto punitivo e quello rieducativo della
pena", nell'ambito di un progetto più vasto di recupero dell'identità del recluso il quale, insieme agli educatori, può partecipare attivamente all'organizzazione della vita carceraria attraverso apposite Commissioni interne, proprio come quella dedicata alla Cultura entro cui è nata l'idea del club filatelico.
Nonostante l'evento sia da considerarsi più che straordinario, l'Amministrazione carceraria lo ha voluto sostenere pienamente e non già per realizzare "importanti e costose raccolte", ma solo per "perseguire quei fini che costituiscono l'essenza del collezionismo puro, ovvero lo studio del materiale e il piacere della ricerca".
Ed allora il primo club filatelico a nascere "dietro le sbarre" ha rivolto un invito a tutti i collezionisti ed operatori commerciali affinchè inviino con generosità francobolli e materiale filatelico in eccedenza (in modo particolare: francobolli italiani ed internazionali, anche tematici, album e cataloghi) con cui poter avviare l'esperienza filatelica (le donazioni possono essere inoltrare all'indirizzo riportato sotto).
Gli obiettivi di reinserimento sociale sono, quindi, evidenti e vanno sostenuti (a noi stessi fa piacere diffondere questa notizia). Rinforzati peraltro dalla mission che gli stessi detenuti hanno voluto dare all'iniziativa: raccogliere francobolli per poter realizzare una collezione organica, con lo sguardo però sempre rivolto allo studio e alle tematiche e non già al loro valore venale.
E in prospettiva c'è la possibilità di organizzare una mostra filatelica nelle sale del carcere di Bollate. Il desiderio dei detenuti? Renderla accessibile anche al pubblico.
Per le donazioni di materiale filatelico e francobolli, indirizzare i plichi a:
Circolo filatelico "intramurario" della C.R. di Bollate
D.ssa Catia Bianchi
Via Belgioioso, 120
20157 Bollate - MI
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