Il buono-risposta internazionale (coupon-réponse international) festeggia oggi il suo primo centenario.
Nato a Roma durante il Congresso UPU del 1906, il primo buono-risposta internazionale è posto in vendita agli sportelli di appena una quarantina di paesi a partire dal 1° ottobre 1907. Sebbene il cambio fosse obbligatorio per tutte le amministrazioni postali, la vendita dei buoni-risposta è sempre stata facoltativa. Nonostante ciò, ad un secolo esatto di distanza dalla loro introduzione, i coupon sono venduti dalla stragrande maggioranza dei paesi membri dell'Unione Postale Universale (116 al 31 agosto scorso).
Foto 1 - Modello "Roma" di Gran Bretagna (3 ottobre 1907 - 3° giono d'uso)
Altissimo il numero di coupon distribuiti nel 1907 alle poche amministrazioni che in quel primo anno aderiscono all'accordo. Il Bureau International dell'UPU riporta la cifra di ben 6.557.200 esemplari.
L'Italia, salvo due brevi interruzioni tra il 1920 e il 1929 e durante la II Guerra Mondiale, ha sempre venduto i buoni-risposta internazionali.
Dalla sua introduzione, il buono-risposta internazionale è stato oggetto di modifiche sia formali che sostanziali, a seguito di quasi tutti i Congressi UPU, che hanno generalmente luogo con cadenza quinquennale. Ed è proprio dalle località che nel corso degli anni hanno ospitato tali Congressi che i vari modelli di coupon prendono il proprio nome.
Il primo modello, chiamato appunto "Roma", è un piccolo capolavoro di eleganza, in puro stile Liberty, la corrente artistica anche nota come "Art Nouveau" tanto in voga all'inizio dello scorso secolo. Il disegno, opera dell'artista svizzero, naturalizzato francese, Eugène Samuel Grasset, rappresenta una figura femminile nell'atto di unire i due emisferi terrestri con in mano una lettera. L'incisione è affidata al francese Ernest Florian, mentre la stampa è demandata alla tipografia svizzera Benziger di Einsiedeln, che curerà la stampa anche di tutti i modelli successivi sino alla sua chiusura nel 1993.
Particolarmente curato anche il secondo modello di buono-risposta internazionale, il "Londra", introdotto nel 1930 in applicazione delle decisioni adottate nel corso del Congresso avuto luogo l'anno precedente. Seguono il modello Vienna (1966), di concezione completamente nuova, con gli spazi per i bolli postali non più affiancati ma sovrapposti, ed il modello Losanna (1975), il primo senza indicazione obbligatoria del nome del paese emittente.
Foto 2 - Modello "Londra"
Foto 3 - Modello "Vienna"
Foto 4 - Modello "Losanna"
Ma il cambiamento più radicale si ha con il coupon introdotto il 1° gennaio 2002 a seguito del Congresso di Pechino, che modifica completamente il formato della carta-valore. Il nuovo buono-risposta si presenta di dimensioni notevolmente aumentate ed è stampato su una carta più consistente, che ricorda quella degli assegni. Come per gli assegni, poi, riporta sul retro un codice identificativo alfanumerico, necessario per tutte le operazioni di contabilizzazione degli uffici UPU di Berna. La stringa riporta il codice identificativo ISO del Paese (IT per l'Italia), la data di stampa, la data di scadenza, il numero progressivo di ciascun coupon, il valore contabile in DTS ed un gruppo "di controllo" formato da due lettere.
Foto 5 - Modello "Pechino"
Foto 6 - Modello "Pechino" (dettaglio del barcode e del codice alfanumerico)
Inizialmente senza alcuna scadenza (salvo che per i buoni emessi negli anni Venti), il Congresso di Pechino, dopo oltre settant'anni, introduce nuovamente un limite di validità : i coupon in vendita dal 1° gennaio 2002 possono difatti essere cambiati sino al 31 dicembre 2006, mentre il modello attuale, in vendita a partire dal 1° luglio 2006, è ammesso al cambio sino a tutto il 2009. Con una analoga decisione, il Congresso di Bucarest del 2004 decide di mettere fuori corso dal 1° luglio 2006 anche tutti i buoni-risposta dei tipi precedenti, inizialmente emessi con validità illimitata. Tale limite è stato poi spostato al 1° settembre 2007.
E il centenario non poteva passare inosservato! Per l'importante ricorrenza l'UPU ha deciso di predisporre un modello di coupon celebrativo. Si tratta del buono risposta tipo "Pechino 2" attualmente in vendita, opera dell'artista ucraino Volodymyr Taran, con l'aggiunta di una dicitura ad hoc che ricorda l'avvenimento: "100 ans 1907-2007". Il coupon, fornito dall'UPU solamente alle amministrazioni che ne fanno richiesta, riporta al retro una nuova numerazione, che inizia per ciascun paese dal coupon A000001.
Anche l'Italia ne ha richiesto una fornitura, stampata in data 24 gennaio 2007 ed arrivata al Deposito Centrale di Roma nel mese di febbraio. I primi coupon celebrativi risultano essere stati venduti a Benevento il 14 marzo. La bassissima tiratura (appena 10.000 esemplari), la contemporanea vendita del modello senza dicitura commemorativa nonché l'inspiegabile ritrosia degli uffici postali a rifornirsi di tale carta-valore, hanno fatto del coupon del centenario un pezzo sicuramente appetibile per i collezionisti!
Foto 7 - Modello "Pechino 2", il Coupon del Centenario
Foto 8 - Modello "Pechino 2" (retro), con numero seriale A000001
Vedi anche:
Il Coupon del Centenario (di N.Burdiat, Philweb.it)
Link di approfondimento:
International Reply Coupon (pagina ufficiale dedicata ai Coupon dal sito UPU)
CouponReponse.fr (sito francese dedicato ai Coupon. Curato da André Hurtré)
Nato a Roma durante il Congresso UPU del 1906, il primo buono-risposta internazionale è posto in vendita agli sportelli di appena una quarantina di paesi a partire dal 1° ottobre 1907. Sebbene il cambio fosse obbligatorio per tutte le amministrazioni postali, la vendita dei buoni-risposta è sempre stata facoltativa. Nonostante ciò, ad un secolo esatto di distanza dalla loro introduzione, i coupon sono venduti dalla stragrande maggioranza dei paesi membri dell'Unione Postale Universale (116 al 31 agosto scorso).
Foto 1 - Modello "Roma" di Gran Bretagna (3 ottobre 1907 - 3° giono d'uso)
Altissimo il numero di coupon distribuiti nel 1907 alle poche amministrazioni che in quel primo anno aderiscono all'accordo. Il Bureau International dell'UPU riporta la cifra di ben 6.557.200 esemplari.
L'Italia, salvo due brevi interruzioni tra il 1920 e il 1929 e durante la II Guerra Mondiale, ha sempre venduto i buoni-risposta internazionali.
Dalla sua introduzione, il buono-risposta internazionale è stato oggetto di modifiche sia formali che sostanziali, a seguito di quasi tutti i Congressi UPU, che hanno generalmente luogo con cadenza quinquennale. Ed è proprio dalle località che nel corso degli anni hanno ospitato tali Congressi che i vari modelli di coupon prendono il proprio nome.
Il primo modello, chiamato appunto "Roma", è un piccolo capolavoro di eleganza, in puro stile Liberty, la corrente artistica anche nota come "Art Nouveau" tanto in voga all'inizio dello scorso secolo. Il disegno, opera dell'artista svizzero, naturalizzato francese, Eugène Samuel Grasset, rappresenta una figura femminile nell'atto di unire i due emisferi terrestri con in mano una lettera. L'incisione è affidata al francese Ernest Florian, mentre la stampa è demandata alla tipografia svizzera Benziger di Einsiedeln, che curerà la stampa anche di tutti i modelli successivi sino alla sua chiusura nel 1993.
Particolarmente curato anche il secondo modello di buono-risposta internazionale, il "Londra", introdotto nel 1930 in applicazione delle decisioni adottate nel corso del Congresso avuto luogo l'anno precedente. Seguono il modello Vienna (1966), di concezione completamente nuova, con gli spazi per i bolli postali non più affiancati ma sovrapposti, ed il modello Losanna (1975), il primo senza indicazione obbligatoria del nome del paese emittente.
Foto 2 - Modello "Londra"
Foto 3 - Modello "Vienna"
Foto 4 - Modello "Losanna"
Ma il cambiamento più radicale si ha con il coupon introdotto il 1° gennaio 2002 a seguito del Congresso di Pechino, che modifica completamente il formato della carta-valore. Il nuovo buono-risposta si presenta di dimensioni notevolmente aumentate ed è stampato su una carta più consistente, che ricorda quella degli assegni. Come per gli assegni, poi, riporta sul retro un codice identificativo alfanumerico, necessario per tutte le operazioni di contabilizzazione degli uffici UPU di Berna. La stringa riporta il codice identificativo ISO del Paese (IT per l'Italia), la data di stampa, la data di scadenza, il numero progressivo di ciascun coupon, il valore contabile in DTS ed un gruppo "di controllo" formato da due lettere.
Foto 5 - Modello "Pechino"
Foto 6 - Modello "Pechino" (dettaglio del barcode e del codice alfanumerico)
Inizialmente senza alcuna scadenza (salvo che per i buoni emessi negli anni Venti), il Congresso di Pechino, dopo oltre settant'anni, introduce nuovamente un limite di validità : i coupon in vendita dal 1° gennaio 2002 possono difatti essere cambiati sino al 31 dicembre 2006, mentre il modello attuale, in vendita a partire dal 1° luglio 2006, è ammesso al cambio sino a tutto il 2009. Con una analoga decisione, il Congresso di Bucarest del 2004 decide di mettere fuori corso dal 1° luglio 2006 anche tutti i buoni-risposta dei tipi precedenti, inizialmente emessi con validità illimitata. Tale limite è stato poi spostato al 1° settembre 2007.
E il centenario non poteva passare inosservato! Per l'importante ricorrenza l'UPU ha deciso di predisporre un modello di coupon celebrativo. Si tratta del buono risposta tipo "Pechino 2" attualmente in vendita, opera dell'artista ucraino Volodymyr Taran, con l'aggiunta di una dicitura ad hoc che ricorda l'avvenimento: "100 ans 1907-2007". Il coupon, fornito dall'UPU solamente alle amministrazioni che ne fanno richiesta, riporta al retro una nuova numerazione, che inizia per ciascun paese dal coupon A000001.
Anche l'Italia ne ha richiesto una fornitura, stampata in data 24 gennaio 2007 ed arrivata al Deposito Centrale di Roma nel mese di febbraio. I primi coupon celebrativi risultano essere stati venduti a Benevento il 14 marzo. La bassissima tiratura (appena 10.000 esemplari), la contemporanea vendita del modello senza dicitura commemorativa nonché l'inspiegabile ritrosia degli uffici postali a rifornirsi di tale carta-valore, hanno fatto del coupon del centenario un pezzo sicuramente appetibile per i collezionisti!
Foto 7 - Modello "Pechino 2", il Coupon del Centenario
Foto 8 - Modello "Pechino 2" (retro), con numero seriale A000001
Vedi anche:
Il Coupon del Centenario (di N.Burdiat, Philweb.it)
Link di approfondimento:
International Reply Coupon (pagina ufficiale dedicata ai Coupon dal sito UPU)
CouponReponse.fr (sito francese dedicato ai Coupon. Curato da André Hurtré)
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