A comunicarlo è lo stesso Ufficio Filatelico e Numismatico: giovedì 6 marzo, a quasi quattro anni di distanza dall’ultima emissione, tornano in Vaticano gli speciali francobolli per i distributori automatici collocati in Piazza San Pietro.
L’emissione prevede un unico valore, stampato in bobine non dentellate dalla olandese Enschedé, raffigurante una veduta del colonnato e della Basilica di San Pietro. Si tratta, in particolare, della parte sinistra del colonnato, ossia del cosiddetto Braccio di Carlo Magno, ben noto ai giornalisti vaticanisti per essere il punto di osservazione privilegiato per le cerimonie che hanno luogo in Piazza San Pietro.
Il francobollo sarà disponibile presso le macchinette FRAMA installate ai due lati della Piazza, rispettivamente in corrispondenza degli uffici postali della Guardia Svizzera e dell’Arco delle Campane. Il valore, come di consueto, potrà essere deciso direttamente dai clienti mediante l’introduzione delle monete. L’Ufficio Filatelico e Numismatico, invece, fornirà unicamente esemplari del valore di 85 centesimi.
La prima emissione di francobolli automatici vaticani, lo ricordiamo, risale al 2000, in coincidenza con le celebrazioni per l’Anno Santo. Non a caso, difatti, i 5 differenti francobolli emessi il 15 marzo di quell’anno raffigurano rispettivamente le facciate delle quattro Basiliche Maggiori di Roma (San Pietro in Vaticano, San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore e San Paolo fuori le Mura) e lo stemma del Santo Padre Giovanni Paolo II, quest’ultimo abbinato al motto del Giubileo: “Cristo ieri, oggi, sempre!”. Grande interesse destò l’emissione sia tra i collezionisti, attratti dalla novità dei francobolli a valore “personalizzabile”, sia tra i tantissimi turisti e pellegrini che quotidianamente affollano Piazza San Pietro. Non stupisce, dunque, che i due distributori automatici fossero spessissimo fuori uso, a causa del repentino riempimento del contenitore per le monetine o dell’esaurimento della bobina dei francobolli (circostanze che determinano il blocco della macchina ed il conseguente intervento del personale postale).
Dopo appena un anno, il 22 maggio 2001, la seconda emissione. Si tratta ancora una volta volta di 5 francobolli, illustrati con le immagini delle monete d’oro emesse tra il 1996 ed il 2000 dalla Città del Vaticano. Le monete, tutte da lire 50.000, raffigurano rispettivamente: S. Giovanni Battista e S. Giovanni Evangelista (1996); S. Paolo (1997); la Vergine col Bambino (1998); S. Pietro (1999); la parabola del figliol prodigo e lo Spirito Santo (2000).
I quattro Evangelisti tornano ad essere protagonisti anche l’anno successivo con i francobolli automatici emessi il 12 marzo 2002. I disegni, stavolta, sono solo quattro, tuttavia i collezionisti hanno individuato una seconda tiratura, mai comunicata dall’Ufficio Filatelico. Oltre alle bobine di carta normale fluorescente con testi stampati in argento, difatti, sono state utilizzate anche bobine di carta con fili di seta non fluorescente, sulle quali la stampa si presenta in oro. Queste ultime, probabilmente utilizzate in un secondo momento unicamente sui due distributori in Piazza San Pietro (e non su quello “interno”), hanno dato vita a francobolli molto più difficili da reperire rispetto ai primi.
L’ultima emissione di francobolli automatici risale invece al 3 giugno 2004. Si tratta di 3 valori a soggetto unico: l’emblema stilizzato dello Stato della Città del Vaticano, ossia le Chiavi decussate sormontate dal Triregno. I francobolli si distinguono unicamente per il colore dello stemma e del contorno, e precisamente giallo e rosso, azzurro e blu, verde e fucsia.
Dal 2004, dunque, più nulla, tant’è che, in più di un’occasione, si è pensato che l’avventura degli automatici vaticani fosse definitivamente finita. Per lunghi periodi, difatti, entrambe le macchine installate in Piazza San Pietro sono rimaste fuori uso. Attualmente pare sia in funzione solo quella adiacente l’ufficio postale della Guardia Svizzera, essendo inattiva da più di un anno quella posizionata in corrispondenza della succursale “Arco delle Campane”.
Poi finalmente la sorpresa, con il nuovo francobollo in uscita il prossimo 6 marzo, che sicuramente non mancherà di risvegliare l’attenzione dei collezionisti su quell’affascinante filone della Filatelia costituito dai francobolli automatici.
L’acquisto è possibile direttamente presso il punto vendita dell’Ufficio Filatelico Numismatico o a mezzo posta, utilizzando il buono d’ordine e l’apposita busta blu distribuita in questi giorni ai clienti registrati. Chi ne avesse la possibilità, poi, può ovviamente acquistare il francobollo presso i distributori automatici in Piazza San Pietro, con la possibilità, in tal modo, di scegliere l’importo desiderato.
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