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L'Arte del Francobollo: i nuovi cataloghi filatelici 2012

Esce con la solita puntualità la rivista dell'Unificato. Ed è ancora un animale a far da copertina: un micio, protagonista del francobollo della immaginaria Miciolandia, uscito certamente dalla brillante fantasia di Franco Filanci. L'ultimo numero si apre con una intervista agli editori dei tre cataloghi italiani appena ufficializzati (Alberto Bolaffi, Giacomo Avanzo e Iginio Lottini) e prosegue con articoli ed argomenti del solito rilievo. Vignati, Calenda, Ruggero Cataldi, Cilio, Mancini scrivono di navigazione sui laghi lombardi, tematica "poeti", calamità naturali e franchigia, serie Asse e Garibaldi a Napoli.

L'Arte del Francobollo: i nuovi cataloghi filatelici 2012

Dopo il cane (del primo numero), la farfalla, l'ostrica e tanti altri animali, adesso è il turno del gatto. Un micio, in realtà, che fa da copertina al nuovo numero, il settimo, de L'Arte del Francobollo appena sfornato. Il mensile dell'Unificato - diretto da Paolo Deambrosi - ha mantenuto tutte le promesse, uscendo puntuale ogni mese e presentando ai lettori (molto probabilmente buona parte di quelli ormai orfani di Cronaca Filatelica) tanti articoli di qualità.

Si inizia con alcune "Domande da Catalogo 2012" agli editori dei mercuriali italiani: Alberto Bolaffi, Giacomo Avanzo e Iginio Lottini parlano dei nuovi volumi rispettivamente dei cataloghi Bolaffi, Sassone e Unificato, spaziando dalle strategie attuate per mantenere ed eventualmente ampliare la base di lettori ai fattori che determinano quotazioni anche molto distanti tra di loro.

La recente emissione di quattro francobolli svizzeri dedicati alla navigazione sui laghi Verbano e Maggiore da lo spunto a Danilo Vignati per ripercorrere nel suo "Il Piemonte galleggiante" una piccola pagina di storia, quella che vede da ormai 185 anni il battello "Piemonte" solcare le acque del lago Maggiore a cavallo tra Lombardia, Svizzera e appunto Piemonte. A bordo di questo natante, e dei tanti altri che hanno fatto servizio sulle acque di quei laghi, sono stati utilizzati appositi bolli e annulli postali.

Per la rubrica di filatelia tematica, Luciano Calenda propone "Come ti dentello il Poeta" ovvero di come i personaggi famosi della poesia (perlopiù sotto forma di ritratti o busti marmorei) sono finiti sui francobolli di tutto il mondo e di ogni tempo, per dare prestigio culturale alle nazioni proponenti. L'Italia, insieme a Vaticano e San Marino, è naturalmente tra i paesi con il maggior numero di poeti dentellati.

Fra le principali novità contenuto nel Decreto "Milleproroghe" approvato dalla Camera il 26 febbraio scorso compare la celebrazione della "Giornata di tutte le vittime degli eventi sismici e delle calamità naturali che hanno colpito l'Italia", fissata per il 6 aprile 2011. Un provvedimento opportuno, secondo Luigi Ruggero Cataldi, che in "La posta nella grande alluvione" ricorda proprio come, escluso il terremoto di Messina del 1908, a partire dal 1951 in occasione della immensa alluvione del Po, la franchigia postale in occasione di calamità naturali fu estesa anche per i civili. Cataldi presenta documentazione dell'epoca con moltissimi annulli e bolli che dimostrano l'impiego della franchigia postale per le popolazioni alluvionate.

Molto interessante l'articolo a sfondo economico di Sebastiano Cilio sulla serie Asse, una delle serie definite "più intriganti del ventennio fascista" ed emessa il 30 gennaio 1941 sotto forma di "giro" visto che fu realizzata sia per il Regno sia per le due colonie africane (Libia e AOI). Una serie che da sola può costituire una bella collezione e che, grafici alla mano, ha un andamento dei prezzi di tutto rispetto, compresa la famosa serie di non emessi che, prezzi all'ingrosso, è passata da pochi euro nel 1981 sino ad oltre i 130 del 2010.

Un gradito ritorno sulle pagine di una rivista è quello di Vito Mancini, decano della filatelia pugliese ed esperto di storia postale napoletana. "Oggi non c'è giornale perchè Festa di Precetto" utilizza una vecchia lettera di famiglia (diretta da Napoli verso Palo del Colle, in provincia di Bari) per scoprire un pezzo di grande storia, ovvero l'arrivo di Garibaldi nel capoluogo partenopeo. Una notizia fresca fresca che il mittente voleva dare al suo corrispondente pugliese dato che quel sabato mattina 8 settembre 1860 "festa di precetto" appunto, nell'immenso caos dovuto all'arrivo di Garibaldi, non erano in stampa i soliti quotidiani.

Riempiono le oltre 60 pagine de L'Arte del Francobollo, notizie di attualità filatelica (italiana ed estera) e soprattutto l'inserto centrale dedicato alle nuove emissioni dell'area italiana, europea e mondiale curate direttamente da Unificato e Michel, nel quale, tuttavia, non si può non rilevare la crescente quantità di correzioni alla numerazione dei francobolli repertoriati nei precedenti numeri della rivista. Forse non sarebbe un grande problema evitare di seguire la numerazione dei cataloghi e limitarsi ad una numerazione riferito al singolo volume per poi assegnare un riferimento numerico preciso e definitivo in sede di passaggio sui cataloghi.

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