"Nella scienza esiste solo la Fisica: tutto il resto è collezione di francobolli". Inizia con questa "azzeccatissima" citazione di Ernest Rutherford, chimico e fisico neozelandese, padre della fisica nucleare e precursore della teoria orbitale dell'atomo, il bellissimo volume di Renato Dicati "Storia dell'Astronomia attraverso i francobolli", che in oltre 420 pagine, tutte a colori, offre una miniera di informazioni ai collezionisti tematici e costituisce un vero e proprio testo scientifico, competente e di facile consultazione.
Finito di stampare a gennaio per i tipi dell'editrice romana Aracne, specializzata in pubblicazioni scientifiche e saggistiche, l'opera trae origine dalla innata passione dell'autore per l'astronomia. Con una laurea in astrofisica e oltre vent'anni di esperienza nel settore didattico e formativo per conto di una grande società come IBM, Dicati è riuscito nell'impresa - non semplice, seppur ambita da tutti i collezionisti - di congiugare lavoro e passatempo, di mettere insieme, cioè, professione ed hobby, attraverso la realizzazione di mostre filateliche a tema astronomico e astronautico e avviando una felice collaborazione pubblicistica con Cronaca Filatelica (suo è l'articolo dedicato a "Giovanni Schiaparelli, l'astronomo "marziano"" apparso sullo scorso numero di Luglio/Agosto).
E il volume di Dicati rappresenta proprio il risultato della sintesi di due passioni, quella per l'astronomia e quella per i francobolli. Maturato in parecchi anni di accurate ricerche, la decisione di mettere nero su bianco è del 2009 (anche se il seme era stato gettato ben 10 anni prima) in occasione dell'Anno Internazionale dell'Astronomia che "ha ricordato i 400 anni trascorsi da quando Galileo Galilei puntava per la prima volta un telescopio verso il cielo rivoluzionando la storia della scienza e dell'umanità".
Proprio a questa celebrazione centenaria - costellata da decine di emissioni filateliche programmate dalle oltre 60 amministrazioni postali aderenti a Posteurop e da tantissimi altri paesi nel mondo - Dicati ha dedicato un ricchissimo articolo comparso su Cronaca Filatelica del Giugno 2009.
In quattordici capitoli si snoda la fantastica storia della scienza astronomica, dalle sue origini sino agli argomenti più recenti ed innovativi, come l'esplorazione del sistema solare. Ogni singolo paragrafo si fa leggere "di getto" quasi non si trattasse (come in realtà è) di un testo scientifico, scritto con competenza e scorrevolezza del linguaggio, tipiche di chi fa formazione e trasferisce conoscenza.
Una lettura facile che via via si fa sempre più appassionante, supportata e completata dalle coloratissime immagini di francobolli, foglietti, interi e annulli postali emessi a centinaia nel mondo, su tutti gli argomenti trattati.
Ovviamente, avverte l'autore, "non possono descrivere tutti gli oggetti filatelici che parlano di astronomia". Ma una cosa è certa: quelli "più significativi e quasi tutti quelli che hanno fatto conoscere anche gli elementi minori e meno conosciuti dell'astronomia e della sua storia" - e sono oltre 1500 - sono tutti pubblicati a grandezza naturale (fatta eccezione per buste o cartoline, a dimensione ridotta) nelle pagine del volume.
E così, ogni singolo argomento ha la sua bella "mostra filatelica" virtuale: gli astri, i movimenti del sole e della luna, i fenomeni e i misteri celesti, il Big Bang, la teoria della relatività, i popoli e i personaggi che hanno fatto la storia dell'astronomia, la strumentazione, i satelliti e gli osservatori, sono tutti rigorosamente spiegati e illustrati attraverso i francobolli.
Scorrendo le oltre 400 pagine si va dalle origini dell'astronomia si passa alla astronomia antica (quella dei Babilonesi e degli Egizi, dei Cinesi e degli Indiani e dei nativi del Sud America), a quella avanzatatissima e illuminata dei Greci, sino al Medioevo, quando ogni forma di ricerca scientifica fu praticamente ridotta a zero. Solo a partire dal XIV secolo il pensiero greco torna a diffondersi in Occidente e l'astronomia vive la sua rinascita. Si scopre, così, che l'Accademia Neoplatonica impiantata presso la Villa Medicea di Careggi è illustrata su una FDC Ala dedicata all'emissione italiana "Firenze e la Toscana dei Medici nell'Europa del Cinquecento" del 1980. E' in questo periodo che nascono la "sfera armillare" - illustrata per la prima volta da Tolomeo e utile per determinare la posizione dei corpi celesti in forma tridimensionale - e numerosi strumenti utili per la navigazione marittima e terrestre, rintracciabili in decine di francobolli emessi in tutto il mondo.
Solo nel 1543 la vera svolta per l'astronomia: Copernico pubblica il suo "De Revolutionibus Orbium Coelestium" nel quale viene proposta una nuova sistemazione del cosmo, con la Terra che si muove intorno al Sole e non viceversa, sconvolgendo anni di cultura tolemaica secondo la quale tutto girava intorno alla Terra. Questo è anche il periodo di Tycho Brahe, Keplero (che enunciò le sue famose "leggi") e naturalmente il grande Galileo Galilei da Pisa (Cap. VII) che con le sue rivoluzionarie scoperte e le osservazioni del sistema solare, si è guadagnato la ribalta su decine e decine di emissioni filateliche, spesso accompagnato da una sua grande invenzione, il telescopio.
Nonostante Copernico, Keplero e Galileo, che avevano definito un assetto quasi corretto del sistema solare, molti altri quesiti rimanevano aperti, primo fra tutti la causa del moto degli astri. Ovvero "cosa tiene legati i pianeti alle orbite disegnate da Keplero"? Ecco venire in aiuto il genio di Isaac Newton, inglese, che anche grazie ai suoi studi di ottica, formulò la decisiva "legge di gravitazione universale" secondo la quale esiste "una forza attrattiva tra il Sole e ciascuno dei pianeti, la cui intensità è proporzionale alle masse dei corpi e inversamente proporzionale al quadrato delle loro distanze". Una rivoluzione scientifica profonda che dette il via ad uno sviluppo della strumentazione (cap. IX), dei telescopi a riflessione e dei primi osservatori in Europa a partire dal XVII sec. Da quel momento in, ammette Dicati, poi è stato tutto un susseguirsi di scoperte e innovazioni con il XIX secolo "in assoluto il più fecondo per lo sviluppo dell'astronomia". Iniziano le osservazioni e le scoperte nel Sistema Solare (Cap. X), dagli asteroidi agli anelli di Marte, alle prime meteoriti e comete (vale la pena di ricordare quella di Halley che è stata rappresentata su tantissimi francobolli).
Verso la metà del XIX secolo le conoscenze astronomiche sono così evolute da consentire "di determinare con assoluta precisione le posizioni e i movimenti delle stelle e dei pianeti". E' l'avvento dell'astrofisica (cap. XI), ovvero della scienza che studia non solo il moto dei pianeti ma anche le loro caratteristiche fisiche. Lo strumento più rappresentativo di questo periodo è naturalmente lo spettroscopio grazie al lavoro di William Wollaston e quello ancor più decisivo di Josef Von Fraunhofer: adesso era possibile calcolare il calore e la temperatura delle stelle, ampliare lo studio sul Sole e definire meglio le relazioni tra Sole e Terrra, comprendendo fenomeni come le eclissi o le macchie solari.
Si deve arrivare alle soglie del Novecento, con l'acquisizione quasi praticamente definitiva di tutte le scoperte e dei risultati della fisica e dell'astronomia, perchè gli scienziati iniziassero a dedicarsi con maggior cura allo studio dell'Universo e alla sua struttura. E' il secolo di Einstein e della sua famosa legge della Relatività sulla gravitazione terrestre (a lui l'Italia ha dedicato un'emissione nel 1995) che aprì le porte per lo sviluppo degli studi sull'origine e l'espansione dell'Universo (il Big Bang), delle galassie, sulla nascita e sulla morte delle stelle.
Fin qui la "storia" dell'astronomia. Renato Dicati però guarda al futuro e propone argomenti di grande attualità che definisce "Le nuove astronomie" (Cap. XIII): lo spettro elettromagnetico, la radioastronomia, la radarastronomia, l'astronomia ultravioletta, infrarossa, a raggi X e Gamma. Tutti temi che hanno avuto una controparte filatelica e continueranno ad averla grazie all'interminabile lavoro scientifico dell'uomo che adesso, grazie ai satelliti artificiali e ai grandi osservatori astronomici, è in grado di andare all'esplorazione del Sistema Solare (cap. XIV).
Un'opera completissima, corredata da una approfondita Bibliografia e un Indice Analitico che i collezionisti tematici troverranno di grande utilità.
Insomma, un testo, quello di Renato Dicati (recentemente entrato a far parte dell'Unione Stampa Filatelica Italiana) che racconta con piglio scientifico l'affascinante storia dell'astronomia. Un racconto reso "scorrevole" ed, anzi, gradevole per merito delle centinaia di riproduzioni a colori di francobolli provenienti da tutto il mondo che accompagnano e descrivono ogni singolo evento ed elemento di un tema che resta difficile e vasto. Ma che pagina dopo pagina, incuriosisce ed attira anche il lettore più generalista. Un volume filatelico, certo, ma anche di grande valore didattico che potrebbe (dovrebbe!) entrare anche nelle biblioteche delle scuole italiane.
Renato Dicati
Storia dell'astronomia attraverso i francobolli
Aracne Editrice srl - Settembre 2010 (www.aracneeditrice.it)
Collana "Saggistica", n.154
424 pagine a colori
55,00 EUR
ISBN: 978-88-548-3455-2
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