Adesso è ufficiale: il contestatissimo ritiro del francobollo per la città di Fiume, la cui uscita prevista per lo scorso 30 ottobre è stata "temporaneamente rinviata" al 10 dicembre, è stata causata dalla volontà da parte del governo Italiano di non interferire nelle imminenti elezioni politiche che si svolgeranno in Croazia il 25 novembre.
E' quanto si legge in un comunicato diffuso stamattina dal Ministero delle Comunicazioni tramite il proprio sito web, insieme alla conferma che la "sollecitazione" a rinviare l'emissione filatelica è arrivata proprio dal Ministero degli Esteri.
Non si fa, tuttavia, alcun esplicito riferimento a eventuali pressioni politiche e diplomatiche da parte delle istituzioni croate.
Inoltre, e non sembra vi siano dubbi interpretativi, "il francobollo verrà regolarmente immesso nel mercato a partire dal 10 dicembre prossimo", ovvero lo stesso francobollo prodotto per il 30 ottobre.
Le votazioni in Croazia sono effettivamente piuttosto delicate: con esse verrà eletta la quarta legislatura quadriennale dai tempi dell'indipendenza - avvenuta nel 1992 - del Sabor, il parlamento di Zagabria. Il confronto elettorale, piuttosto acceso, vede da una parte la Comunità Democratica Croata e dall'altra il Partito Socialdemocratico, divisi solo da pochissimi punti percentuali.
E' quanto si legge in un comunicato diffuso stamattina dal Ministero delle Comunicazioni tramite il proprio sito web, insieme alla conferma che la "sollecitazione" a rinviare l'emissione filatelica è arrivata proprio dal Ministero degli Esteri.
Non si fa, tuttavia, alcun esplicito riferimento a eventuali pressioni politiche e diplomatiche da parte delle istituzioni croate.
Inoltre, e non sembra vi siano dubbi interpretativi, "il francobollo verrà regolarmente immesso nel mercato a partire dal 10 dicembre prossimo", ovvero lo stesso francobollo prodotto per il 30 ottobre.
Le votazioni in Croazia sono effettivamente piuttosto delicate: con esse verrà eletta la quarta legislatura quadriennale dai tempi dell'indipendenza - avvenuta nel 1992 - del Sabor, il parlamento di Zagabria. Il confronto elettorale, piuttosto acceso, vede da una parte la Comunità Democratica Croata e dall'altra il Partito Socialdemocratico, divisi solo da pochissimi punti percentuali.
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