Ieri sera, 25 gennaio, il Consiglio dei Ministri, all'unanimità , ha approvato un corposissimo Decreto legge dal titolo "Misure urgenti per la tutela dei consumatori, promozione della concorrenza, lo sviluppo di attività economiche e la nascita di nuove imprese", che nei giorni scorsi i media hanno sinteticamente chiamato "pacchetto Bersani", dal nome del titolare del dicastero per lo Sviluppo Economico che ha curato questa nuova fase di liberalizzazioni.
Tra le varie misure contenute nel DL e nell'allegato Disegno di Legge (che ne amplia l'efficacia anche ad altri settori ancora rigorosamente non liberalizzati) compare anche un punto dedicato ai servizi postali.
Non è stato ancora diffuso il testo ufficiale completo del Decreto, ma secondo quanto riportato da alcuni quotidiani nazionali online, sarebbe in cantiere un risarcimento in caso di ritardata o mancata consegna della posta. In altri termini
qualora si verificassero dei ritardi nella consegna della corrispondenza, il mittente avrà diritto a un bonus "automatico immediatamente spendibile, di valore equivalente (alle spese sostenute, ndr) quale rimborso" ovvero "di valore superiore in caso di mancato recapito nella consegna degli invii postali" (Il Sole 24 ore).
La misura che va indubbiamente verso una maggiore tutela dei consumatori e utenti postali, risulta di enorme importanza se si tiene in conto che l'ormai consolidata Carta della Qualità di Poste Italiane (per il momento l'unico operatore nazionale con copertura capillare del territorio e titolare del Servizio Universale) prevede rimborsi solo nei casi di ritardata o mancata consegna di Posta Raccomandata e Assicurata. Il decreto appena varato sembra quindi rivolgersi anche alla posta ordinaria/prioritaria, per la quale attualmente la Carta della Qualità non prevede rimborsi giustificandosi con "criteri di ragionevolezza" (e specifica che "l'eventualità del rimborso è collegata a quei prodotti di cui sia possibile determinare in modo certo i dati relativi alla spedizione, destinazione e consegna").
Link:
Carta della Qualità dei Prodotti Postali (fonte: Poste Italiane)
Pacchetto Bersani (Comunicato Stampa del Governo Italiano)
Tra le varie misure contenute nel DL e nell'allegato Disegno di Legge (che ne amplia l'efficacia anche ad altri settori ancora rigorosamente non liberalizzati) compare anche un punto dedicato ai servizi postali.
Non è stato ancora diffuso il testo ufficiale completo del Decreto, ma secondo quanto riportato da alcuni quotidiani nazionali online, sarebbe in cantiere un risarcimento in caso di ritardata o mancata consegna della posta. In altri termini
qualora si verificassero dei ritardi nella consegna della corrispondenza, il mittente avrà diritto a un bonus "automatico immediatamente spendibile, di valore equivalente (alle spese sostenute, ndr) quale rimborso" ovvero "di valore superiore in caso di mancato recapito nella consegna degli invii postali" (Il Sole 24 ore).
La misura che va indubbiamente verso una maggiore tutela dei consumatori e utenti postali, risulta di enorme importanza se si tiene in conto che l'ormai consolidata Carta della Qualità di Poste Italiane (per il momento l'unico operatore nazionale con copertura capillare del territorio e titolare del Servizio Universale) prevede rimborsi solo nei casi di ritardata o mancata consegna di Posta Raccomandata e Assicurata. Il decreto appena varato sembra quindi rivolgersi anche alla posta ordinaria/prioritaria, per la quale attualmente la Carta della Qualità non prevede rimborsi giustificandosi con "criteri di ragionevolezza" (e specifica che "l'eventualità del rimborso è collegata a quei prodotti di cui sia possibile determinare in modo certo i dati relativi alla spedizione, destinazione e consegna").
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Carta della Qualità dei Prodotti Postali (fonte: Poste Italiane)
Pacchetto Bersani (Comunicato Stampa del Governo Italiano)
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