Nell'ultima riunione della Consulta (nello scorso aprile) sono state prese molte decisioni importanti. Alcune piuttosto innovative per un organismo "pubblico" (ma attendiamo che abbiano un seguito concreto), altre un pò meno.
Tra queste ultime, la più "appariscente" e la più "discutibile", è la riproposizione dell'emissione per i neo diciottenni, nel 2008. Nulla è ancora stato deciso a livello organizzativo e si è rimasti al livello di "intenti", nel senso che si farà di tutto per evitare il flop dell'emissione 2006, sia dal punto di vista della comunicazione sia da quello prettamente filatelico. "Pur consapevole delle polemiche e delle disfunzioni dell'edizione 2006 - ha detto, infatti, il Ministro Gentiloni - a me il progetto non dispiace. Se istituiamo un gruppo di lavoro per ridurre le disfunzioni e affrontare i problemi salviamo l'iniziativa". Le intenzioni, quindi, sono senz'altro buone, peccato che a nessuno sia venuto in mente di evitare favoritismi, giacchè il regalino, purtroppo, non riguarderà i ragazzi che compiranno gli anni nel 2007!
Un'altra importante decisione della Consulta ha riguardato i "criteri di massima" per l'emissione di nuovi francobolli. Ci si è concentrati soprattutto sulla quantità dei francobolli che vengono emessi annualmente: l'intenzione è quella di mantenerla entro un limite ragionevole. Inoltre, sono state decise nuove regole per la presentazione delle "proposte di nuovi francobolli" da parte dei cittadini.
Di questi "criteri" (e di altre cosucce interessanti) ne ha parlato Stefano Gabbuti, Consulente Filatelico del Ministro delle Comunicazioni Gentiloni, in un'intervista pubblicata sull'ultimo numero di Qui Filatelia (Giugno-Luglio 2007, n.48), il periodico della Federazione tra le Società Filateliche Italiane e disponibile anche online (v. Link in fondo).
"Chiunque abbia una buona proposta deve sapere come presentare la domanda. A questo proposito, consiglio di corredarla con una documentazione chiara, magari non troppo estesa, per permettere la migliore comprensione dell'argomento", ha dichiarato Gabbuti. Criteri di massima che sono già operativi ed anzi tutte le nuove proposte, pervenute al Ministero secondo questo schema, verranno già vagliate nella prossima riunione della Consulta entro la fine dell'anno.
Sulla vicenda dei francobolli 2006 per i diciottenni e su come la campagna informativa è stata condotta, con riguardo alla annunciata riedizione nel 2008, "È vero, e lo ha dichiarato anche il ministro. Bisogna valutare bene le nuove modalità e studiare con attenzione l'intera iniziativa", ha detto Gabbuti, il quale ha preannunciato la realizzazione di un tavolo di lavoro ristretto - ma aperto ai rappresentanti di tutte le componenti del mondo filatelico - per definire bene l'emissione e le modalità attuative.
Il Consigliere Filatelico del Ministero ha anche dato importanti notizie sulla nuova, futura, serie ordinaria italiana: "Ci sto lavorando: c'è qualche progetto", ha dichiarato Gabbuti. "Quello che chiediamo ai nuovi francobolli è una capacità di rappresentazione dell'Italia molto condivisa", facendo riferimento ad alcune idee che evidentemente gli sono pervenute ma che avevano il difetto di fondo di non poter essere "scalabili" ovvero di espandarsi e adattarsi a nuovi valori complementari nel corso del tempo. "Una bella proposta", dice infatti Gabbuti, "era la Storia d'Italia. Ma se si racconta la storia d'Italia ad episodi [...] come si fa poi ad inserire un nuovo francobollo a metà di un racconto coerente?".
E' evidente che il ragionamento non fa una piega, e non possiamo che esserne felici. D'altronde l'esperimento (anche se per l'epoca in cui si svolse, fu un successo) l'abbiamo già fatto con l'Italia al Lavoro: una serie bellissima e di grande prestigio ma che alla fine risultò "chiusa" a nuovi valori, essendosi esaurite le regioni d'Italia.
Di certo, anche se ormai da anni non esiste una vera e propria serie definitiva (l'ultima, le Donne nell'Arte, è nata nel lontano 1998 e con essa abbiamo attraversato tutto il turbolento periodo del passaggio dalla lira all'euro fino ad arrivare alla scomparsa della posta ordinaria nel maggio 2006), forse non dovremo aspettere molto tempo ancora. Sui tempi di realizzazione di una nuova definitiva, Gabbuti dice che saranno "i più brevi possibili, tenendo conto dei tempi tecnici necessari".
Su tutte le questioni sulle quali è stato sollecitato a parlare, Gabbuti ha però mostrato un comportamento "nuovo" e apprezzabile: ha ripetuto, infatti, più volte di essere disponibile a ricevere consigli e pareri (e aggiungiamo, critiche costruttive) dai collezionisti. "Scrivetemi, dunque. Sarà difficile poter rispondere a tutti, ma posso assicurare che leggerò attentamente tutto quello che riceverò".
E allora ecco l'indirizzo:
Stefano Gabbuti, Consigliere filatelico
del Ministro, Ministero delle comunicazioni,
Largo di Brazzà 86, 00186 Roma
Sicchè Ministero e Consulta sembrano voler fare sul serio! Staremo a vedere. Le idee e gli obiettivi messi sul tavolo sono interessanti, a cominciare dalla disponibilità all'ascolto.
E allora perchè non iniziare noi a fare qualche proposta? Per esempio, perchè non ci facciamo venire in mente qualche idea sulla futura serie ordinaria d'Italia? Avanti con le proposte... e poi... chissà !
Links:
L'intervista integrale a Stefano Gabbuti (fonte: FSFI)
Qui Filatelia (il periodico della FSFI)
L'Editoriale di Piero Macrelli, presidente FSFI, sull'ultima riunione della Consulta
Tra queste ultime, la più "appariscente" e la più "discutibile", è la riproposizione dell'emissione per i neo diciottenni, nel 2008. Nulla è ancora stato deciso a livello organizzativo e si è rimasti al livello di "intenti", nel senso che si farà di tutto per evitare il flop dell'emissione 2006, sia dal punto di vista della comunicazione sia da quello prettamente filatelico. "Pur consapevole delle polemiche e delle disfunzioni dell'edizione 2006 - ha detto, infatti, il Ministro Gentiloni - a me il progetto non dispiace. Se istituiamo un gruppo di lavoro per ridurre le disfunzioni e affrontare i problemi salviamo l'iniziativa". Le intenzioni, quindi, sono senz'altro buone, peccato che a nessuno sia venuto in mente di evitare favoritismi, giacchè il regalino, purtroppo, non riguarderà i ragazzi che compiranno gli anni nel 2007!
Un'altra importante decisione della Consulta ha riguardato i "criteri di massima" per l'emissione di nuovi francobolli. Ci si è concentrati soprattutto sulla quantità dei francobolli che vengono emessi annualmente: l'intenzione è quella di mantenerla entro un limite ragionevole. Inoltre, sono state decise nuove regole per la presentazione delle "proposte di nuovi francobolli" da parte dei cittadini.
Di questi "criteri" (e di altre cosucce interessanti) ne ha parlato Stefano Gabbuti, Consulente Filatelico del Ministro delle Comunicazioni Gentiloni, in un'intervista pubblicata sull'ultimo numero di Qui Filatelia (Giugno-Luglio 2007, n.48), il periodico della Federazione tra le Società Filateliche Italiane e disponibile anche online (v. Link in fondo).
"Chiunque abbia una buona proposta deve sapere come presentare la domanda. A questo proposito, consiglio di corredarla con una documentazione chiara, magari non troppo estesa, per permettere la migliore comprensione dell'argomento", ha dichiarato Gabbuti. Criteri di massima che sono già operativi ed anzi tutte le nuove proposte, pervenute al Ministero secondo questo schema, verranno già vagliate nella prossima riunione della Consulta entro la fine dell'anno.
Sulla vicenda dei francobolli 2006 per i diciottenni e su come la campagna informativa è stata condotta, con riguardo alla annunciata riedizione nel 2008, "È vero, e lo ha dichiarato anche il ministro. Bisogna valutare bene le nuove modalità e studiare con attenzione l'intera iniziativa", ha detto Gabbuti, il quale ha preannunciato la realizzazione di un tavolo di lavoro ristretto - ma aperto ai rappresentanti di tutte le componenti del mondo filatelico - per definire bene l'emissione e le modalità attuative.
Il Consigliere Filatelico del Ministero ha anche dato importanti notizie sulla nuova, futura, serie ordinaria italiana: "Ci sto lavorando: c'è qualche progetto", ha dichiarato Gabbuti. "Quello che chiediamo ai nuovi francobolli è una capacità di rappresentazione dell'Italia molto condivisa", facendo riferimento ad alcune idee che evidentemente gli sono pervenute ma che avevano il difetto di fondo di non poter essere "scalabili" ovvero di espandarsi e adattarsi a nuovi valori complementari nel corso del tempo. "Una bella proposta", dice infatti Gabbuti, "era la Storia d'Italia. Ma se si racconta la storia d'Italia ad episodi [...] come si fa poi ad inserire un nuovo francobollo a metà di un racconto coerente?".
E' evidente che il ragionamento non fa una piega, e non possiamo che esserne felici. D'altronde l'esperimento (anche se per l'epoca in cui si svolse, fu un successo) l'abbiamo già fatto con l'Italia al Lavoro: una serie bellissima e di grande prestigio ma che alla fine risultò "chiusa" a nuovi valori, essendosi esaurite le regioni d'Italia.
Di certo, anche se ormai da anni non esiste una vera e propria serie definitiva (l'ultima, le Donne nell'Arte, è nata nel lontano 1998 e con essa abbiamo attraversato tutto il turbolento periodo del passaggio dalla lira all'euro fino ad arrivare alla scomparsa della posta ordinaria nel maggio 2006), forse non dovremo aspettere molto tempo ancora. Sui tempi di realizzazione di una nuova definitiva, Gabbuti dice che saranno "i più brevi possibili, tenendo conto dei tempi tecnici necessari".
Su tutte le questioni sulle quali è stato sollecitato a parlare, Gabbuti ha però mostrato un comportamento "nuovo" e apprezzabile: ha ripetuto, infatti, più volte di essere disponibile a ricevere consigli e pareri (e aggiungiamo, critiche costruttive) dai collezionisti. "Scrivetemi, dunque. Sarà difficile poter rispondere a tutti, ma posso assicurare che leggerò attentamente tutto quello che riceverò".
E allora ecco l'indirizzo:
Stefano Gabbuti, Consigliere filatelico
del Ministro, Ministero delle comunicazioni,
Largo di Brazzà 86, 00186 Roma
Sicchè Ministero e Consulta sembrano voler fare sul serio! Staremo a vedere. Le idee e gli obiettivi messi sul tavolo sono interessanti, a cominciare dalla disponibilità all'ascolto.
E allora perchè non iniziare noi a fare qualche proposta? Per esempio, perchè non ci facciamo venire in mente qualche idea sulla futura serie ordinaria d'Italia? Avanti con le proposte... e poi... chissà !
Links:
L'intervista integrale a Stefano Gabbuti (fonte: FSFI)
Qui Filatelia (il periodico della FSFI)
L'Editoriale di Piero Macrelli, presidente FSFI, sull'ultima riunione della Consulta
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