L'imminente Natale sarà indimenticabile: sia perchè è il terzo che trascorriamo insieme sia perchè da qualche giorno Philweb è diventata una testata giornalistica regolarmente registrata.
Un traguardo storico per il nostro News Magazine (ma che non vuol certo rappresentare un punto d'arrivo), nato quasi per gioco nel Luglio 2005 e, con umiltà e costanza, in un tempo relativamente breve, divenuto uno dei punti di riferimento dell'informazione filatelica italiana.
Da sempre ho creduto nella forza divulgatrice di un mezzo di comunicazione democratico come Internet, accessibile a tutti senza limitazioni. Grazie al web sono riuscito a trovare la perfetta sintesi delle mie capacità tecniche con le grandi passioni per la scrittura e la filatelia, sintesi che si è materializzata sotto forma di Philweb, un nome indubbiamente poco italiano e altrettanto poco filatelico, ma che pian piano tutti avete incominciato a percepire nella sua vera essenza: "philately on the web" ovvero la "filatelia sul web".
In un mondo globalizzato e in pieno sconvolgimento innovativo, in cui la maggior parte dei mezzi di relazione si sono digitalizzati (dal telefono alla TV, dal cellulare alle e-mail), il francobollo resta l'unico baluardo analogico a difesa di un passato, neppure tanto lontano, in cui una lettera o una cartolina erano gli unici mezzi in grado di soddisfare la più comune delle esigenze umane: comunicare.
Eppure la filatelia, e tutte le discipline che le gravitano intorno, sembrano soccombere di giorno in giorno a questa valanga innovativa che non sente quasi più il bisogno del francobollo come attestazione del pagamento di una tassa, sostituito in larga parte da affrancature meccaniche, TPLabel, sma, ecc.
Su questa scacchiera in cui il francobollo appare costantemente sotto scacco in attesa di essere fatto fuori, credo invece che un ruolo importante possa essere svolto proprio dal Web e dalla sue capacità comunicative e aggreganti in grado di rimettere in moto un mondo, quello filatelico, che sembra francamente spaesato, i cui abitanti si muovono ormai in modo asincrono, scollegato, centrifugo!
Proprio sul Web tutte le passioni, isolate e sparse in lungo e in largo per la nostra penisola, potrebbero essere nuovamente ricollegate (messe "in rete", appunto), dando nuova linfa vitale alla filatelia italiana.
Philweb vuole essere, pertanto, un valido sostegno al collezionismo filatelico del futuro, intercettare passione e voglia di fare, capire e spiegare le trasformazioni che stanno subendo i moderni servizi postali, reinventare la filatelia come aspetto di un più vasto ambito di studio e ricerca che è la "comunicazione scritta" di ogni tempo, sostenere il settore commerciale offrendo nuovi spazi di promozione, e...
Tutto questo, forse un pò troppo ambiziosamente, è divenuto il progetto da cui Philweb vuole ripartire e averla registrato come testata giornalistica, lo confesso, mi carica senz'altro di maggiori responsabilità . Philweb è in movimento e mille novità sono previste per il prossimo anno, ma ciò che non cambierà sarà lo spirito giovanile e il taglio indipendente della nostra comunicazione.
Infine, e mi permetterete di scrivere solo per questa volta, due parole autocelebrative, vorrei ringraziare coloro che mi hanno permesso di iniziare e continuare questa emozionante impresa.
A cominciare da tutti voi che da oltre due anni e mezzo continuate a seguire Philweb, manifestando importanti e rassicuranti attestati di simpatia. A continuare con gli amici, vecchi e nuovi, tutti amanti del francobollo in ogni sua declinazione, che mi hanno sostenuto moralmente e aiutato a superare ogni difficoltà tecnica, editoriale e informativa. E tra questi, senza dubbio, un grazie sincero a Nicola Burdiat che avendo creduto in Philweb da subito, ha rappresentato (e rappresenta) una "penna seria ed efficace" per un magazine online come il nostro, costantemente alle prime armi e che ama non prendersi sul serio. Un grazie anche all'amico Pietro D'Onghia per aver accettato l'incarico di Direttore Responsabile e per la promessa di continuare ad assistermin in questo affascinante viaggio editoriale.
Buone feste.
FRANCESCO DE CARLO
Links:
Chi siamo
Un traguardo storico per il nostro News Magazine (ma che non vuol certo rappresentare un punto d'arrivo), nato quasi per gioco nel Luglio 2005 e, con umiltà e costanza, in un tempo relativamente breve, divenuto uno dei punti di riferimento dell'informazione filatelica italiana.
Da sempre ho creduto nella forza divulgatrice di un mezzo di comunicazione democratico come Internet, accessibile a tutti senza limitazioni. Grazie al web sono riuscito a trovare la perfetta sintesi delle mie capacità tecniche con le grandi passioni per la scrittura e la filatelia, sintesi che si è materializzata sotto forma di Philweb, un nome indubbiamente poco italiano e altrettanto poco filatelico, ma che pian piano tutti avete incominciato a percepire nella sua vera essenza: "philately on the web" ovvero la "filatelia sul web".
In un mondo globalizzato e in pieno sconvolgimento innovativo, in cui la maggior parte dei mezzi di relazione si sono digitalizzati (dal telefono alla TV, dal cellulare alle e-mail), il francobollo resta l'unico baluardo analogico a difesa di un passato, neppure tanto lontano, in cui una lettera o una cartolina erano gli unici mezzi in grado di soddisfare la più comune delle esigenze umane: comunicare.
Eppure la filatelia, e tutte le discipline che le gravitano intorno, sembrano soccombere di giorno in giorno a questa valanga innovativa che non sente quasi più il bisogno del francobollo come attestazione del pagamento di una tassa, sostituito in larga parte da affrancature meccaniche, TPLabel, sma, ecc.
Su questa scacchiera in cui il francobollo appare costantemente sotto scacco in attesa di essere fatto fuori, credo invece che un ruolo importante possa essere svolto proprio dal Web e dalla sue capacità comunicative e aggreganti in grado di rimettere in moto un mondo, quello filatelico, che sembra francamente spaesato, i cui abitanti si muovono ormai in modo asincrono, scollegato, centrifugo!
Proprio sul Web tutte le passioni, isolate e sparse in lungo e in largo per la nostra penisola, potrebbero essere nuovamente ricollegate (messe "in rete", appunto), dando nuova linfa vitale alla filatelia italiana.
Philweb vuole essere, pertanto, un valido sostegno al collezionismo filatelico del futuro, intercettare passione e voglia di fare, capire e spiegare le trasformazioni che stanno subendo i moderni servizi postali, reinventare la filatelia come aspetto di un più vasto ambito di studio e ricerca che è la "comunicazione scritta" di ogni tempo, sostenere il settore commerciale offrendo nuovi spazi di promozione, e...
Tutto questo, forse un pò troppo ambiziosamente, è divenuto il progetto da cui Philweb vuole ripartire e averla registrato come testata giornalistica, lo confesso, mi carica senz'altro di maggiori responsabilità . Philweb è in movimento e mille novità sono previste per il prossimo anno, ma ciò che non cambierà sarà lo spirito giovanile e il taglio indipendente della nostra comunicazione.
Infine, e mi permetterete di scrivere solo per questa volta, due parole autocelebrative, vorrei ringraziare coloro che mi hanno permesso di iniziare e continuare questa emozionante impresa.
A cominciare da tutti voi che da oltre due anni e mezzo continuate a seguire Philweb, manifestando importanti e rassicuranti attestati di simpatia. A continuare con gli amici, vecchi e nuovi, tutti amanti del francobollo in ogni sua declinazione, che mi hanno sostenuto moralmente e aiutato a superare ogni difficoltà tecnica, editoriale e informativa. E tra questi, senza dubbio, un grazie sincero a Nicola Burdiat che avendo creduto in Philweb da subito, ha rappresentato (e rappresenta) una "penna seria ed efficace" per un magazine online come il nostro, costantemente alle prime armi e che ama non prendersi sul serio. Un grazie anche all'amico Pietro D'Onghia per aver accettato l'incarico di Direttore Responsabile e per la promessa di continuare ad assistermin in questo affascinante viaggio editoriale.
Buone feste.
FRANCESCO DE CARLO
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