Con la presentazione ufficiale, il 30 luglio a Ginevra nell'ambito del 24° Congresso Postale Universale, della tecnologia EPCM (Electronic Postal Certification Mark), Poste Italiane si conferma uno degli operatori postali più impegnati sul fronte dell'innovazione tecnologica.
La cosiddetta Marca Postale Elettronica (questa la traduzione), sviluppata per conto dell'Unione Postale Universale con la partnership strategica del colosso dell'informatica, Microsoft, è stata presentata direttamente dall'AD Massimo Sarmi durante una conferenza stampa cui ha preso parte anche il Direttore Generale dell'UPU, Edouard Dayan.
Il sistema EPCM, utilizzabile attraverso un semplice "plugin" della suite Office 2007 di Microsoft, verrà ben presto messo a disposizione di tutti gli operatori postali aderenti all'organizzazione internazionale: permetterà di vidimare elettronicamente un file di dati o un qualsiasi "evento" come una comunicazione digitale o una transazione elettronica, alle quali viene applicata una duplice garanzia: la certezza della data e dell'ora di apposizione della marca, l'integrità dell'oggetto timbrato elettronicamente, verificabili anche a distanza di tempo. In particolare questa seconda caratteristica rappresenta un ulteriore vantaggio rispetto al tradizionale timbro postale, rendendo qualunque forma di alterazione e manomissione facilmente ed inequivocabilmente identificabile.
Con l'EPCM, che garantisce una completa riservatezza dei contenuti delle comunicazioni "certificate", si potranno realizzare procedure innovative per l'invio di documenti per contenziosi, contratti commerciali, ordini di acquisto, fatture, ovvero in tutti quei casi in cui due soggetti vogliano comunicare e scambiarsi documenti e/o informazioni digitali avendo garanzia di tutela reciproca.
Infine, la Marca Postale Elettronica è uno strumento abilitante nell'ambito delle procedure di e-Government, in quanto permette al cittadino di inviare in modalità digitale e certificata documenti abitualmente consegnati in modalità fisica allo sportello dell'amministrazione destinataria.
Molto soddisfatto naturalmente l'AD di Poste: davvero ottimi i risultati ottenuti dalle attività di ricerca e sviluppo del Gruppo, tanto che "il Governo italiano", ha aggiunto Sarmi, "ha riconosciuto l'equivalenza normativa tra la Marca Postale Elettronica e il timbro postale fisico e questo ci ha permesso di realizzare un servizio basato sull'EPCM per la certificazione della data e dell'ora esatta di sottoscrizione di documenti elettronici, con importanti applicazioni in ambito finanziario".
Il progetto di Poste Italiane è stato realizzato nell'ambito dell'Advanced Electronic Services User Group, un gruppo di lavoro della Telematics Cooperative dell'UPU, e con il contributo delle esperienze di altri paesi che già utilizzano l'electronic postmark nelle loro procedure digitali (Belgio, Canda, Francia, Portogallo e USA).
Poste Italiane, naturalmente, ha usufruito soprattutt della grande esperienza accumulata negli anni nel settore dell'innovazione in ambito postale con il servizio DPM, Digital Post mark, una tecnologia con la quale gli utenti possono inviare in tutta sicurezza documenti in formato elettronico.
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