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Giovedì, 21 Novembre 2024
 
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Ricordo marcofilo per il 20° anniversario di Chernobyl

Tutto ebbe inizio la notte del 26 aprile 1986: il reattore numero 4 della centrale nucleare di Chernobyl venne distrutto da un'esplosione. Un insieme concomitante di di fattori ne fu la causa: violazione di procedure operative, difetti di progettazione, interruzione delle comunicazioni e mancanza di procedure di sicurezza adeguate. A distanza di 20 anni dal più grande disastro nucleare avvenuto sulla terra, l'Italia ricorda quel tragico 26 aprile attraverso numerosi annulli speciali in giro per l'Italia

Ricordo marcofilo per il 20° anniversario di Chernobyl
La cittadina di Chernobyl nei ricordi della gente è associata alla più grande catastrofe nucleare della storia umana. La centrale atomica più famosa del mondo è localizzata a nord-ovest di Chernobyl, a 100 km da Kiev, capitale della Bielorussia, stato ex sovietico che proprio in questi giorni è tornato alla ribalta per i noti "fatti" di politica.

All'epoca l'impianto era in territorio sovietico e si componeva di quattro reattori, ognuno della potenza di 1GW di energia elettrica. Era  la notte del 26 aprile 1986 quando il reattore numero 4 dell'impianto venne squassato da un'esplosione che provocando un grande incendio, causò la fuoriuscita di una nuvola di sostanze letali, nuvola che vagò per diversi giorni su quasi tutta l'Europa orientale, fino alla Scandinavia e la Scozia.

Le conseguenze di quell'evento furono immense: alcune centinaia di persone vennero immediatamente ricoverate, alcune di esse morirono. Tra di loro moltissimi pompieri e addetti all'impianto che per ore cercarono di tenere sotto controllo l'incendio sviluppatosi ma del tutto ignari della pericolosità della loro esposizione alle radiazioni.

Da anni le popolazioni delle zone limitrofe alla centrale e dell'intera Bielorussia, combattono gli effetti della contaminazione nucleare. Moltissimi sono stati gli aiuti internazionali, compresi quelli italiani. Moltissime associazioni italiane, in particolare, si sono prodigate da subito nell'organizzare e gestire progetti di cooperazione attraverso l'ospitalità di bambini e giovani bielorussi in numerose comunità e famiglie.

A distanza di 20 anni da quel tragico evento, numerose sono le città italiane che ricorderanno Chernobyl e il suo strascico di morte. E per rafforzare la celebrazione vi saranno anche dei ricordi marcofili.

Si comincia il 1 aprile prossimo con Bologna, passando per Ghedi, Partinico, Trento, Cagliari, Cremona e Bergamo nei giorni successivi fino al 26 aprile quando la celebrazione marcofila toccherà Terni.

In tutte queste città verranno adoperati degli annulli speciali figurati con soggetto comune.
Per l'elenco completo delle caratteristiche degli annulli e dei giorni in cui verranno attivati i servizi postali speciali, si può consultare il bollettino marcofilo di Poste Italiane del 29 marzo 2006: http://www.poste.it/postali/filatelia/marc29marzo.pdf

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