A San Marino, i prossimi 2 e 3 giugno, si parla di posta o meglio del vecchio postiglione, il pioniere del moderno portalettere, che percorrendo anche a piedi, avanti e indietro, la strada che da Rimini portava alla Rocca, consegnava e ritirava le corrispondenze in quelle terre.
A distanza di quattro secoli dall'introduzione (avvenuto con un decreto del Consiglio Principe e Sovrano del 7 ottobre 1607), le Poste sammarinesi vogliono ricordare e approfondire la storia dell'antico servizio postale con una mostra dal titolo "San Marino 2007 - C'era una volta il postiglione" e con un convegno di grande spessore culturale, prima che storico-postale, proposto dall'Accademia Italiana di Filatelia e Storia Postale e dall'Istituto di Studi Storici Postali di Prato.
Il convegno, che è stato concepito più che altro come una serie di "conversazioni" intorno al titolo "Dal postiglione alla rete", si svolgerà Sabato 2 giugno alle 14:30 e vedrà alternarsi relatori e argomenti di prestigio:
* Verter Casali, storico, presenterà il quadro socio-economico dal quale nacque l'esigenza di un collegamento regolare con la vicina Rimini, sede di posta;
* Bruno Crevato-Selvaggi, Vicedirettore dell'Istituto di studi storici postali di Prato, illustrerà il servizio del postiglione tra Seicento e Ottocento, fino alla sua sostituzione con un "velocifero" nel 1879, qualche anno dopo trasformato in diligenza;
* Franco Filanci, Presidente dell'Accademia italiana di filatelia e storia postale, ricorderà Alessandro Glaray e l'opera con lui svolta per sfatare i pregiudizi e mettere invece in luce le molte innovazioni della posta sammarinese;
* Carlo Sopracordevole, Presidente dell'Unione filatelisti interofili, commenterà un altro anniversario: i 125 anni della prima cartolina postale sammarinese e la sua singolare evoluzione nel tempo, anche attraverso una mostra esposta nella stessa sede (v. sotto);
* Michele Conti, Direttore dell'Archivio di Stato di San Marino, presenterà il progetto per la digitalizzazione e la messe in rete delle lettere più antiche conservate nell'Archivio.
All'evento sarà anche presente il Direttore dell'Azienda Autonoma di Stato Filatelica e Numismatica, Ottaviano Rossi, che aprirà la manifestazione.
Il foglietto che ricorda
il servizio del postiglione
a San MarinoPer l'occasione l'Azienza Autonoma di Stato Filatelica e Numismatica emetterà il 2 giugno un foglietto che riproduce un'antica vista della Rocca del Titano e il postiglione che a piedi la raggiunge, provenendo dalla posta di Rimini.
Come detto più sopra, la manifestazione, che vedrà anche presenti gli uffici postali di numerosi stati esteri (Italia, Vaticano, ONU, Monaco e Malta), ospiterà due mostre filateliche: un'esposizione sulla tematica Scout (a cura dell'Associazione Italiana Scout Filatelia) e una dedicata alle cartoline postali di San Marino (curata da Carlo Sopracordevole). Di quest'ultima riportiamo integralmente, più sotto, la bella presentazione storico-postale predisposta dall'Ufficio stampa delle poste sammarinesi.
A conclusione dell'evento (che si terrà presso il Palazzetto Multieventi di Serravalle con orari: sabato 9.00-18.30, domenica 9.00-15.00 e ingresso gratuito) il giorno 3 verrà estratto a sorte tra i commercianti presenti con un proprio stand, una moneta d'oro da 2 scudi millesimata 2006 e di due monete in oro da 20 e 50 euro, con millesimo 2006, riunite in dittico.
Così, quando all'inizio del 1874, l'Italia procedette all'emissione della Cartolina Postale, nelle due versioni semplice da 10 centesimi e doppia, con risposta pagata, da 15, tale innovativa carta-valore che, con un costo dimezzato rispetto a quello della lettera consentiva di scrivere "allo scoperto" ossia senza dover celare il contenuto epistolare, essa veniva introdotta anche entro i confini della Repubblica.
Ma quando la nuova convenzione postale che introduceva l'uso di specifici francobolli sammarinesi entrò in vigore l'1.8.1877, le cartoline postali non erano state previste. E quindi il pubblico non poteva far uso, pur desiderandolo. A sollevare il disagio di fronte alle autorità furono alcuni cittadini che chiesero di poterne ancora fare uso. La richiesta trovò subito rispondenza ed iniziarono trattative con il Ministero delle Finanze italiano e con la sua Officina Carte Valori per giungere alla produzione di tali oggetti.
Dopo intensi contatti epistolari tra la Reggenza e l'Officina Carte Valor Italiana, si giunse all'emissione, il 1° luglio 1882, della cartolina postale di San Marino, uscita, per la precisione, nella doppia versione, semplice da 10 cent. e quella doppia da 15, con risposta pagata annessa.
La grafica della cartolina era analoga a quella in circolazione in Italia negli anni '80 ma diversa, ovviamente nella vignetta che esibisce l'effigie della "Libertas" e per lo stemma repubblicano, con le "tre penne". Diverso anche il colore che i reggitori sammarinesi preferirono azzurro su celeste.
Nel 1894 fu cambiato il colore che passò dall'azzurro al verde. Le emissioni in verde si succederanno fino al 1925 con notevole variabilità sullo spessore del cartoncino e sulla sua tonalità . Nel 1906, solo nei tipi con risposta pagata, presero il formato internazionale maggiorato (140 x 90 mm, anziché 137 x 80) e poi, con gli aumenti delle tariffe del dopoguerra, fra i 1921 e 1923 subirono sovrastampe varie da 25 centesimi e da 30 sulle semplici, da 50 e ancora da 30 sulle doppie.
Ma ritorniamo al 1894 e all'evento del 30 settembre che ebbe grande rinomanza nella Repubblica di Monte Titano: l'inaugurazione del nuovo "Palazzo del Consiglio Principe e Sovrano". Dal punto di vista postale l'avvenimento fu celebrato attraverso l'emissione di una serie di tre francobolli e di una cartolina postale e, dopo meno di un paio di mesi, da una originale e spettacolare Busta Postale dal costo di ben 5 lire. La cartolina, che è quella che a noi ora interessa, è priva di impronta di francobollo, sostituito, in certo qual modo, dalla vignetta celebrativa stampata sulla parte sinistra che, oltre al palazzo, rappresenta i due capitani reggenti di allora. Il valore postale da 10 centesimi è indicato da una dicitura. Vi furono due tirature distinguibili dalla presenza o meno di una sigla VR: probabilmente il nome del disegnatore.
Abbiamo detto dell'impiego prolungato delle cartoline di vecchio tipo, con l'effigie "Libertas" a sinistra, messe fuori corso da partire dal 23.4.1925. Mettiamo ora in rilievo come in quella stessa data le poste sammarinesi decisero di procedere alla distribuzione di nuovi tipi allestiti nel frattempo, con valore incorporato nell'impronta di valore che rappresenta lo stemma repubblicano derivato dal bozzetto dei francobolli del 1877. L'esordio in questa forma toccò ai valori da 40 e 40+40 centesimi in rosso, cui verrà tolta validità da 15.9.1927 a causa della rivalutazione della lira e della riduzione di molta tariffe postali tra cui quella delle cartoline che scesero a 30 e 30+30. Con questo valore ma con la stessa impostazione, nel 1932 vennero emessi i tipi con formato maggiorato, secondo disposizioni dell'Unione Postale Universale e portati quindi a 148 x 105 mm.
Il periodo successivo alla seconda guerra mondiale vide l'aggiornamento del valore facciale in base alle nuove tariffe postali: da 30 cent. a 1,20 lire, adeguamento ottenuto tramite sovrastampa sia sulla cartolina semplice che su quella con risposta pagata. Poi, nel 1947 si assistette ad un cambio di impronta: Tre penne e statua della libertà con aggiunta dello stemma a sinistra e, in più, due righe sotto per il mittente. Ciò a partire dalla nuova emissione da 4 lire e 4+4, uscite in formato un po' più piccolo e poi riemessa aggiornata anche nelle dimensioni nel 1949 con valore a 15 lire. In seguito, nel 1951, essa fu ancora sovrastampata in rosso e portata a 20 (su 15): un tipo provvisorio di uso assai limitato di cui non è neppure accertata l'esistenza del tipo da 20 semplice.
La cartolina postale emessa
lo scorso 20 aprileIl tipo "tre penne con fiamma" si esauriva negli anni '50 con tre emissioni; da 20 lire in nero, da 20 in rosso, da 25 pure in rosso. Nel 1962 si distribuiva infatti un nuovo modello con Palazzo del Consiglio in esagono e stemma con tralci più corti. Il predetti valori sono una cartolina da 25 lire, una soprastampata da 30 su 25, per cambio di tariffe nel 1965 e poi, l'anno dopo, una 30 e una 30+30 con diversi sottotipi. A seguire, nel '67, una 40 e con 40+40.
Questo tipo "Palazzetto in esagono" ebbe termine con un 40 lire di formato gigante (174 x 125 mm) predisposto più che altro per pubblicizzare la vendita di una medaglia celebrativa. Ne fu messo in vendita anche un piccolo quantitativo per l'utenza normale ma ebbe uso assai limitato anche perché non rientrava nelle dimensione stabilite a livello internazionale per le cartoline postali.
Ma dal 1976, sulla spinta di un rinnovato interesse per gli interi, sviluppatosi negli anni '70, anche San Marino decide di emettere cartoline postali per celebrazioni contingenti. Ecco dunque che la nuova stagione comincia con l'emissione di una cartolina postale, uscita insieme ad un aerogramma, per celebrare l'esposizione mondiale "Italia 76" di Milano. In questa occasione, per la prima volta, la celebrazione interessa anche l'impronta di francobollo. E l'anno seguente ecco ancora due cartoline (con un biglietto postale e un aerogramma) a ricordare l'esposizione San Marino 77: i cento anni del francobollo sammarinese. Da questo momento le emissioni di cartoline postali avvengono con una certa regolarità , sia pure con qualche pausa, e per le più varie manifestazioni: Sindone, Uniformi militari, Bartolomeo Borghesi, S.Rita da Cascia; rivista il Bajocco, Padre Kolbe, Federico da Montefeltro.
Da ricordare in particolare l'emissione dei due esemplari usciti l'1 settembre 1982 per il Centenario della cartolina postale sammarinese. L'impronta dei due tagli, da 200 e 300 lire (per l'Italia e fuori di essa), riprendono il tipo "Libertas"mentre a sinistra è posto il simbolo della manifestazione per quel centenario che vide una esposizione internazionale ospitata presso il palazzo dei Congressi.
Tra il 1983 e '86 appaiono altre cartoline: Ferrovieri filatelisti, Riccione 83, Congresso UPU, Donatori sangue, Alfa Romeo, Sbandieratori. Sono emissioni che definirei normali, mentre particolare è la cartolina "per cambio di indirizzo" che le poste fanno circolare da maggio '84. E' il primo intero "senza valore indicato" venduto a prezzo promozionale e senza riferimento alle normali tariffe.
Dopo una pausa di 8 anni – nel frattempo però escono aerogrammi, buste e biglietti postali – l'emissione di cartoline riprende nel 1994 con due esemplari per il centenario del palazzo del Consiglio, assieme ad una busta postale a tariffa raccomandata che ricorda in qualche modo il famoso bustone di 100 anni prima. Successivamente, nel '98, vede la luce una serie di CP ordinarie e augurali.
Originale l'esemplare del 14.11.2000 inserito in fondo ad un libretto di 16 francobolli dal quale può essere staccato.
Siamo quasi ai tempi attuali. E' del 29.4.02 l'emissione in euro di tre cartoline postali ordinarie e prioritarie, e del 2005 quella dei nove Castelli della Repubblica, venduta in contenitore a prezzo maggiorato. Due i pezzi del 2006: Gentile da Fabriano e nuova ambasciata italiana. Entrambi da € 0,45.
Ed eccoci arrivati all'ultima nata, la cartolina celebrativa del 125° della prima che, come abbiamo letto, fu adottata a San Marino nel 1882.
A distanza di quattro secoli dall'introduzione (avvenuto con un decreto del Consiglio Principe e Sovrano del 7 ottobre 1607), le Poste sammarinesi vogliono ricordare e approfondire la storia dell'antico servizio postale con una mostra dal titolo "San Marino 2007 - C'era una volta il postiglione" e con un convegno di grande spessore culturale, prima che storico-postale, proposto dall'Accademia Italiana di Filatelia e Storia Postale e dall'Istituto di Studi Storici Postali di Prato.
Il convegno, che è stato concepito più che altro come una serie di "conversazioni" intorno al titolo "Dal postiglione alla rete", si svolgerà Sabato 2 giugno alle 14:30 e vedrà alternarsi relatori e argomenti di prestigio:
* Verter Casali, storico, presenterà il quadro socio-economico dal quale nacque l'esigenza di un collegamento regolare con la vicina Rimini, sede di posta;
* Bruno Crevato-Selvaggi, Vicedirettore dell'Istituto di studi storici postali di Prato, illustrerà il servizio del postiglione tra Seicento e Ottocento, fino alla sua sostituzione con un "velocifero" nel 1879, qualche anno dopo trasformato in diligenza;
* Franco Filanci, Presidente dell'Accademia italiana di filatelia e storia postale, ricorderà Alessandro Glaray e l'opera con lui svolta per sfatare i pregiudizi e mettere invece in luce le molte innovazioni della posta sammarinese;
* Carlo Sopracordevole, Presidente dell'Unione filatelisti interofili, commenterà un altro anniversario: i 125 anni della prima cartolina postale sammarinese e la sua singolare evoluzione nel tempo, anche attraverso una mostra esposta nella stessa sede (v. sotto);
* Michele Conti, Direttore dell'Archivio di Stato di San Marino, presenterà il progetto per la digitalizzazione e la messe in rete delle lettere più antiche conservate nell'Archivio.
All'evento sarà anche presente il Direttore dell'Azienda Autonoma di Stato Filatelica e Numismatica, Ottaviano Rossi, che aprirà la manifestazione.
Il foglietto che ricorda
il servizio del postiglione
a San Marino
Come detto più sopra, la manifestazione, che vedrà anche presenti gli uffici postali di numerosi stati esteri (Italia, Vaticano, ONU, Monaco e Malta), ospiterà due mostre filateliche: un'esposizione sulla tematica Scout (a cura dell'Associazione Italiana Scout Filatelia) e una dedicata alle cartoline postali di San Marino (curata da Carlo Sopracordevole). Di quest'ultima riportiamo integralmente, più sotto, la bella presentazione storico-postale predisposta dall'Ufficio stampa delle poste sammarinesi.
A conclusione dell'evento (che si terrà presso il Palazzetto Multieventi di Serravalle con orari: sabato 9.00-18.30, domenica 9.00-15.00 e ingresso gratuito) il giorno 3 verrà estratto a sorte tra i commercianti presenti con un proprio stand, una moneta d'oro da 2 scudi millesimata 2006 e di due monete in oro da 20 e 50 euro, con millesimo 2006, riunite in dittico.
125 ANNI DI CARTOLINE POSTALI A SAN MARINO
Con il trattato postale del 7 febbraio 1865 fra il Regno d'Italia e la Repubblica di San Marino si stabiliva che "Per la francatura della corrispondenza il Governo della Repubblica ammette per ora nel suo territorio l'uso dei francobolli italiani che a sua richiesta gli verranno somministrati dall'Amministrazione delle Poste del Regno d'Italia".Così, quando all'inizio del 1874, l'Italia procedette all'emissione della Cartolina Postale, nelle due versioni semplice da 10 centesimi e doppia, con risposta pagata, da 15, tale innovativa carta-valore che, con un costo dimezzato rispetto a quello della lettera consentiva di scrivere "allo scoperto" ossia senza dover celare il contenuto epistolare, essa veniva introdotta anche entro i confini della Repubblica.
Ma quando la nuova convenzione postale che introduceva l'uso di specifici francobolli sammarinesi entrò in vigore l'1.8.1877, le cartoline postali non erano state previste. E quindi il pubblico non poteva far uso, pur desiderandolo. A sollevare il disagio di fronte alle autorità furono alcuni cittadini che chiesero di poterne ancora fare uso. La richiesta trovò subito rispondenza ed iniziarono trattative con il Ministero delle Finanze italiano e con la sua Officina Carte Valori per giungere alla produzione di tali oggetti.
Dopo intensi contatti epistolari tra la Reggenza e l'Officina Carte Valor Italiana, si giunse all'emissione, il 1° luglio 1882, della cartolina postale di San Marino, uscita, per la precisione, nella doppia versione, semplice da 10 cent. e quella doppia da 15, con risposta pagata annessa.
La grafica della cartolina era analoga a quella in circolazione in Italia negli anni '80 ma diversa, ovviamente nella vignetta che esibisce l'effigie della "Libertas" e per lo stemma repubblicano, con le "tre penne". Diverso anche il colore che i reggitori sammarinesi preferirono azzurro su celeste.
Nel 1894 fu cambiato il colore che passò dall'azzurro al verde. Le emissioni in verde si succederanno fino al 1925 con notevole variabilità sullo spessore del cartoncino e sulla sua tonalità . Nel 1906, solo nei tipi con risposta pagata, presero il formato internazionale maggiorato (140 x 90 mm, anziché 137 x 80) e poi, con gli aumenti delle tariffe del dopoguerra, fra i 1921 e 1923 subirono sovrastampe varie da 25 centesimi e da 30 sulle semplici, da 50 e ancora da 30 sulle doppie.
Ma ritorniamo al 1894 e all'evento del 30 settembre che ebbe grande rinomanza nella Repubblica di Monte Titano: l'inaugurazione del nuovo "Palazzo del Consiglio Principe e Sovrano". Dal punto di vista postale l'avvenimento fu celebrato attraverso l'emissione di una serie di tre francobolli e di una cartolina postale e, dopo meno di un paio di mesi, da una originale e spettacolare Busta Postale dal costo di ben 5 lire. La cartolina, che è quella che a noi ora interessa, è priva di impronta di francobollo, sostituito, in certo qual modo, dalla vignetta celebrativa stampata sulla parte sinistra che, oltre al palazzo, rappresenta i due capitani reggenti di allora. Il valore postale da 10 centesimi è indicato da una dicitura. Vi furono due tirature distinguibili dalla presenza o meno di una sigla VR: probabilmente il nome del disegnatore.
Abbiamo detto dell'impiego prolungato delle cartoline di vecchio tipo, con l'effigie "Libertas" a sinistra, messe fuori corso da partire dal 23.4.1925. Mettiamo ora in rilievo come in quella stessa data le poste sammarinesi decisero di procedere alla distribuzione di nuovi tipi allestiti nel frattempo, con valore incorporato nell'impronta di valore che rappresenta lo stemma repubblicano derivato dal bozzetto dei francobolli del 1877. L'esordio in questa forma toccò ai valori da 40 e 40+40 centesimi in rosso, cui verrà tolta validità da 15.9.1927 a causa della rivalutazione della lira e della riduzione di molta tariffe postali tra cui quella delle cartoline che scesero a 30 e 30+30. Con questo valore ma con la stessa impostazione, nel 1932 vennero emessi i tipi con formato maggiorato, secondo disposizioni dell'Unione Postale Universale e portati quindi a 148 x 105 mm.
Il periodo successivo alla seconda guerra mondiale vide l'aggiornamento del valore facciale in base alle nuove tariffe postali: da 30 cent. a 1,20 lire, adeguamento ottenuto tramite sovrastampa sia sulla cartolina semplice che su quella con risposta pagata. Poi, nel 1947 si assistette ad un cambio di impronta: Tre penne e statua della libertà con aggiunta dello stemma a sinistra e, in più, due righe sotto per il mittente. Ciò a partire dalla nuova emissione da 4 lire e 4+4, uscite in formato un po' più piccolo e poi riemessa aggiornata anche nelle dimensioni nel 1949 con valore a 15 lire. In seguito, nel 1951, essa fu ancora sovrastampata in rosso e portata a 20 (su 15): un tipo provvisorio di uso assai limitato di cui non è neppure accertata l'esistenza del tipo da 20 semplice.
La cartolina postale emessa
lo scorso 20 aprile
Questo tipo "Palazzetto in esagono" ebbe termine con un 40 lire di formato gigante (174 x 125 mm) predisposto più che altro per pubblicizzare la vendita di una medaglia celebrativa. Ne fu messo in vendita anche un piccolo quantitativo per l'utenza normale ma ebbe uso assai limitato anche perché non rientrava nelle dimensione stabilite a livello internazionale per le cartoline postali.
Ma dal 1976, sulla spinta di un rinnovato interesse per gli interi, sviluppatosi negli anni '70, anche San Marino decide di emettere cartoline postali per celebrazioni contingenti. Ecco dunque che la nuova stagione comincia con l'emissione di una cartolina postale, uscita insieme ad un aerogramma, per celebrare l'esposizione mondiale "Italia 76" di Milano. In questa occasione, per la prima volta, la celebrazione interessa anche l'impronta di francobollo. E l'anno seguente ecco ancora due cartoline (con un biglietto postale e un aerogramma) a ricordare l'esposizione San Marino 77: i cento anni del francobollo sammarinese. Da questo momento le emissioni di cartoline postali avvengono con una certa regolarità , sia pure con qualche pausa, e per le più varie manifestazioni: Sindone, Uniformi militari, Bartolomeo Borghesi, S.Rita da Cascia; rivista il Bajocco, Padre Kolbe, Federico da Montefeltro.
Da ricordare in particolare l'emissione dei due esemplari usciti l'1 settembre 1982 per il Centenario della cartolina postale sammarinese. L'impronta dei due tagli, da 200 e 300 lire (per l'Italia e fuori di essa), riprendono il tipo "Libertas"mentre a sinistra è posto il simbolo della manifestazione per quel centenario che vide una esposizione internazionale ospitata presso il palazzo dei Congressi.
Tra il 1983 e '86 appaiono altre cartoline: Ferrovieri filatelisti, Riccione 83, Congresso UPU, Donatori sangue, Alfa Romeo, Sbandieratori. Sono emissioni che definirei normali, mentre particolare è la cartolina "per cambio di indirizzo" che le poste fanno circolare da maggio '84. E' il primo intero "senza valore indicato" venduto a prezzo promozionale e senza riferimento alle normali tariffe.
Dopo una pausa di 8 anni – nel frattempo però escono aerogrammi, buste e biglietti postali – l'emissione di cartoline riprende nel 1994 con due esemplari per il centenario del palazzo del Consiglio, assieme ad una busta postale a tariffa raccomandata che ricorda in qualche modo il famoso bustone di 100 anni prima. Successivamente, nel '98, vede la luce una serie di CP ordinarie e augurali.
Originale l'esemplare del 14.11.2000 inserito in fondo ad un libretto di 16 francobolli dal quale può essere staccato.
Siamo quasi ai tempi attuali. E' del 29.4.02 l'emissione in euro di tre cartoline postali ordinarie e prioritarie, e del 2005 quella dei nove Castelli della Repubblica, venduta in contenitore a prezzo maggiorato. Due i pezzi del 2006: Gentile da Fabriano e nuova ambasciata italiana. Entrambi da € 0,45.
Ed eccoci arrivati all'ultima nata, la cartolina celebrativa del 125° della prima che, come abbiamo letto, fu adottata a San Marino nel 1882.
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