Siglato ieri mattina dal Ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, e dall'Amministratore Delegato di Poste Italiane, Massimo Sarmi, il Contratto di Programma, che regola i rapporti tra Stato Italiano e l'operatore postale che, in Italia, svolge il cosiddetto Servizio Universale, stabilendo tutti gli aspetti legali e operativi della gestione di tale servizio come definito nel D.M. 17 aprile 2000 e nel D.Lgsl. n.261 del 22 luglio 1999.
Un Contratto, quello appena rinnovato per il prossimo triennio - e che già nei prossimi giorni verrà inviato alle Commissioni Trasporti della Camera e Cultura e lavori pubblici del Senato per un "parere motivato" e successivamente trasmesso alla Commissione Europea - che va ad inserirsi in un periodo delicato, quello cioè della transizione verso la completa liberalizzazione del settore postale prevista entro il 1° gennaio 2011.
"Si tratta di un accordo innovativo – ha dichiarato il ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani – che salvaguarda la qualità e la capillarità dei servizi offerti da Poste Italiane su tutto il territorio. Questo contratto – ha aggiunto il ministro – è in piena sintonia con l’imminente liberalizzazione dei servizi postali, una riforma di grande importanza che contribuirà ad aprire spazi di mercato e a creare nuovi posti di lavoro”.
Da parte sua, invece, l'AD di Poste ha rilevato come "i contenuti del contratto di programma firmato oggi con il ministro Romani interpretano in chiave di grande modernità il compito di Poste Italiane nell’assicurare il servizio universale e nel rispondere ancora meglio alle mutate e differenziate esigenze delle persone. La definizione del Contratto – aggiunge Sarmi - è poi un dato importante perché arriva a pochi giorni dalla completa apertura del mercato postale europeo”.
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