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Giovedì, 21 Novembre 2024
 
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Storia di un Avviso di Ricevimento prioritario

In questo articoletto raccontiamo la curiosa storia di un Avviso di Ricevimento Prioritario: accettato dall'ufficio postale come cartolina ordinaria, convertita successivamente in prioritaria e viaggiata purtroppo come ordinaria! All'interno l'articolo intero

Storia di un Avviso di Ricevimento prioritario
Ultimamente il servizio prioritario italiano è alquanto efficiente. Buste e cartoline spedite entro l'orario prestabilito (variabile da città a città e da città piccole a città grandi) arrivano normalmente il giorno dopo a destinazione. Effetto sicuramente dei parametri qualitativi che Poste Italiane devono rispettare e naturalmente del sovrapprezzo dovuto rispetto ad una corrispondenza ordinaria.

La storiella che raccontiamo oggi riguarda un Avviso di Ricevimento Prioritario per una Raccomandata. L'estensione del servizio prioritario alle ricevute di ritorno non è di recente introduzione (risale infatti al 22 luglio 2002, v. a proposito questa pagina del sito di FSFI) e naturalmente come accade per gli AR ordinari da molto tempo ormai, la tariffa relativa viene assolta direttamente sulla missiva principale (la Raccomandata, per es.). Pertanto è praticamente impossibile trovare queste cartoline AR dotate di affrancatura.

L'Avviso di Ricevimento di cui parliamo presenta invece delle stranezze singolari di cui è interessante parlare, almeno per comprendere meglio le numerose varianti cui ci si può trovare di fronte con gli attuali servizi postali.
Tanto per incominciare questa cartolina era allegata ad una semplice raccomandata. Presentata all'addetto postale, è stata velocemente e in modo rapido e sicuro, passata per "ordinaria". La tariffa complessiva della raccomandata compresa la ricevuta di ritorno assolta direttamente con affrancatura elettronica (TP Label) sulla busta della raccomandata.
Ma in quell'istante si faceva notare all'impegato che la cartolina era di tipo "prioritario" e come tale doveva viaggiare. Il panico si sparge tra gli addetti postali: come fare adesso? Nessun problema: l'integrazione per passare da tariffa ordinaria (0,45€) a prioritaria (0,60€) è stata assolta stampando una nuova TP Label per il valore di 0,15€ (quelli mancanti). E adesso, però, dove "attaccarla"? Anche qui nessun problema: dato che sul fronte della raccomandata non c'era più spazio, la si attacca direttamente... sull'Avviso di Ricevimento. Et voilà. Timbrata anche questa TP Label, raccomandata e ricevuta di ritorno partono il 14 aprile per arrivare a destinazione il 18 dello stesso mese (come si desume dal timbro al retro).

Fin qui tutto bene: 4 giorni per una raccomandata è un tempo del tutto accettabile. Ma... qualcosa non funziona a destinazione per il povero Avviso di Ricevimento. I distratti (oppure stupiti per la stranezza e incapaci di capire) addetti postali dell'ufficio di arrivo prendono questa cartolina e la trattano non come missiva prioritaria bensì come semplice ordinaria.

Morale della favola la cartolina in oggetto rientra a casa il 23 aprile: ben 5 (o 6) giorni dopo la sua partenza. E' evidente che non ha affatto viaggiato come prioritaria!

Cosa dire: forse gli impiegati postali erano (e sono) disattenti oltre misura? O forse non sapevano che quella integrazione d'affrancatura direttamente sull'AR aveva lo scopo di renderla prioritaria? Ci sembra a cose fatte una cattiva gestione del servizio: quei 15c sono andati letteralmente... buttati!

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