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Giovedì, 26 Dicembre 2024
 
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The Postal Gazette: una bella novità editoriale che arriva dalla Svizzera

Un magazine internazionale. Nel vero senso della parola! The Postal Gazette, infatti, è il nuovo periodico edito da Alessandro Arseni che tratta di filatelia e storia postale mondiale. Pubblicato in Svizzera, ma con ampie origini italiane, The Postal Gazette contiene articoli in lingua italiana ed inglese e si presenta in un formato davvero innovativo: le dimensioni sono quelle di un quotidiano! Abbiamo esaminato per voi il numero zero: un'intervista a Saverio Imperato e la storia della posta dagli egizi a Carlo Magno. E poi i servizi postali ai tempi di Marco Polo e la storia dell'1 cent. nero-su-magenta della Guyana inglese. E tanto altro ancora....

The Postal Gazette: una bella novità editoriale che arriva dalla Svizzera
E' uscito da qualche settimana il numero "zero" di un nuovo periodico di filatelia e storia postale di carattere internazionale.
Un pò svizzero, un pò italiano e con articoli in inglese, tedesco, francese e, naturalmente, italiano, The Postal Gazette, edito a Lugano, nel Canton Ticino,  è diretto da Alessandro Arseni.



Il nuovo mensile, che inizierà la regolare pubblicazione dal prossimo ottobre, è sicuramente un ulteriore importante tassello nel panorama editoriale italiano. Pur non trattando in maniera esclusiva di filatelia tricolore, The Postal Gazette è comunque un segno della vitalità del nostro settore collezionistico: pensare di poter "andare sulla carta", significa che sono presenti sul mercato soggetti pronti ad investire cifre significative. E l'advertising sul nuovo periodico svizzero è davvero di altissimo livello, con la presenza di società commerciali di caratura europea! Che tradotto in parole povere significa lunga vita al nuovo magazine.

Due sono gli aspetti "esteriori" che caratterizzano immediatamente il "gazzettino": il formato e il layout grafico. Nel primo caso, provare per credere, siamo in presenza di un formato davvero grande e spazioso: avete mai sfogliato la vostra rivista filatelica come un quotidiano? Sicuramente no, fino ad oggi. The Postal Gazette ha quasi le dimensioni dei nostri quotidiani più diffusi: per sfizio l'abbiamo messo a confronto con il Corriere della Sera.
E poi la grafica, fuori dagli schemi, innovativa, con un lettering accattivante, immagini e testi a colori, font ampio e spaziato da non impensierire chi ama leggere senza occhiali.

E poi ci sono i contenuti che sono indubbiamente rivolti ad un pubblico molto vasto: una filatelia più divulgativa che specializzata, ma che probabilmente copre quegli argomenti che, essendo di carattere molto generale, spesso non vengono considerati importanti dai collezionisti e che invece sono "basilari" per un collezionismo più consapevole e culturale.
In questo numero "di prova", infatti, si inizia proprio con l'approfondire quando "L'uomo cominciò a scrivere... e a spedire": dai servizi postali, se così si possono chiamare, di Egizi e Greci al "cursus publicus" romano fino alle poste medievali, passando per tavolette d'argilla e pergamene egizie e babilonesi. Ma è solo la prima parte di un percorso "dalle origini" che ci rimanda al prossimo numero del magazine.

E nell'ottica "generalista" che abbiamo detto essere propria di The Postal Gazette, si passa da "I primi francobolli svizzeri" ad un reportage sulla recente internazionale Washington 2006 con la presentazione (in italiano) delle maggiori rarità mondiali in mostra nella capitale americana. Ovviamente non mancano articoli di filatelia italiana, come una bella intervista a "Saverio Imperato: uno scienziato collezionista" e una perla di storia postale relativa al "Viaggio del Sicilia" ovvero il primo tentativo nel 1854 di organizzare una linea di navigazione a vapore tra Italia e Stati Uniti.



Ma nelle quaranta pagine di The Postal Gazette, che verrà distribuito in abbonamento, trovano spazio articoli dedicati a "L'emissione 1847" ovvero la prima emissione generale degli USA, a "I servizi postali cinesi" come descritti nel Milione di Marco Polo e alla storia del famoso e misterioso 1-cent nero-su-magenta della Guyana britannica. Non manca, infine, una rubrica interamente dedicata alla "Postal Art" ovvero a "francobolli e posta come espressione d'arte".

Formato e contenuti, entrambi innovativi, quindi. Non un'"altra" rivista di filatelia ma qualcosa di "alternativo" che farà sicuramente piacere a chi non colleziona soltanto Italia e paesi italiani e a tutti coloro che amano, piuttosto, studiare e capire la società anche attraverso la storia (mondiale) della posta.



Pochissimi, invece, i dettagli che secondo noi andrebbero ripensati, a cominciare dall'uso delle varie lingue: sarebbero sufficienti solo l'italiano e l'inglese e andrebbero tradotti tutti gli articoli in entrambe le lingue. Molti, poi, gli spazi lasciati bianchi all'interno delle pagine, che immaginiamo verranno largamente riempiti nelle edizioni successive, anche se pensandoci bene sembrano quasi lasciati apposta per... prendere appunti! Ed infine, vorremmo vedere le "firme" in calce ai vari articoli. Ma, non dimentichiamolo, stiamo parlando ancora del numero "zero" (scaricabile da internet) !!! Attenderemo volentieri il primo numero ufficiale di The Postal Gazette. Nel frattempo, complimenti ancora ad Alessandro Arseni e alla redazione.


SU INTERNET:
The Postal Gazette, sito ufficiale (ancora in costruzione)
Il numero zero, scaricabile in formato PDF

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