Il maestro ci ha lasciati! Luciano Pavarotti è morto la scorsa notte all'età di 71 anni nella sua casa di Modena, dopo lunghi mesi di malattia. A dare la triste notizia è stato, alle prime luci dell'alba, il suo manager, il quale ha pure ricordato che il grande tenore è rimasto positivo sino all'ultimo istante della sua malattia, mantenendo l'approccio che ha caratterizzato tutta la sua vita e il suo lavoro.
Una carriera lunga, quella di Pavarotti, iniziata oltre quarant'anni fa. Figlio di un fornaio (del quale in un primo momento era destinato a seguire le orme) si appassiona sia da giovane al canto lirico, affermandosi da subito per le sue straordinarie doti canore. Dal debutto nella Boheme all'Opera di Reggio Emilia (era il 29 aprile 1961), è stato un susseguirsi di successi su scala planetaria. Nel giro di una decina d'anni calca i palcoscenici più importanti del mondo, attirando su di sé l'ammirazione del pubblico e della critica. Negli anni Novanta, al culmine della carriera artistica, i grandi concerti all'aperto, capaci di attirare decine di migliaia di appassionati e di tenerne incollati milioni ai teleschermi. Indimenticabili quello de "I tre tenori", assieme a José Carreras e Placido Domingo, nonché gli incontri annuali del "Pavarotti & Friends", evento di beneficenza al quale hanno aderito i maggiori nomi mondiali della musica rock e pop.
L'addio definitivo alle esibizioni nei teatri, prima della malattia, risale a poco più di tre anni fa.
Una vita intensa, quella di Luciano Pavarotti, caratterizzata anche da diversi momenti "filatelici". Diversi i paesi, soprattutto africani, che hanno dedicato al tenore uno o più francobolli. Particolarmente significativo l'omaggio della Romania, che nell'emissione del 9 agosto 1999 ricorda il concerto di "Big Luciano" in programma a Bucarest nel giorno dell'eclissi solare, mercoledì 11 agosto.
Nessun omaggio dentellato, invece, dall'Italia; e non potrebbe essere altrimenti, considerato che la nostra tradizione filatelica non permette di raffigurare personaggi viventi sulle carte valori postali.
Discorso diverso, seppur con grandi forzature, per quanto riguarda il comparto della marcofilia. Diversi, difatti, sono stati gli annulli speciali dedicati nel nostro Paese al maestro Pavarotti, ad iniziare dai due del 1990 che lo ritraggono in compagnia di Carreras, Domingo e Zubin Mehta . Una forzatura, dicevamo, perché a rigor di norma lo stesso divieto dei francobolli varrebbe anche per gli annulli postali. Ed infatti la cosa non è passata inosservata. Appena pochi anni dopo, siamo nel 1999, viene richiesto un annullo per un concerto di beneficenza, nel quale è inserito un ritratto del tenore. Sulla scia delle polemiche Poste Italiane è costretta ad eliminare l'immagine, mantenendo unicamente, ed in via del tutto eccezionale, il nome. Ma, ironia della sorte, nessuno si accorge che lo stesso profilo è stato inserito anche in una targhetta, che sarà regolarmente utilizzata dall'ufficio di Modena.
Diversi, invece, gli annulli utilizzati negli ultimi anni per celebrare vari avvenimenti organizzati nella grande tenuta del tenore. In essi non figura né il nome né l'immagine di Pavarotti, ma è inserito il logo del ristorante "Europa '92", di cui lo stesso è proprietario. Proprio l'ultimo di tali annulli, richiesto per una mostra filatelica in programma lo scorso 25 aprile, non ha mancato di suscitare polemiche. In un primo momento, infatti, era prevista nel bollo un'immagine allegorica che, ad un esame più attento, è risultata essere una caricatura dei gestori del ristorante, ovviamente vivi e vegeti. Immediata è scattata l'epurazione da parte della Divisione Filatelia, che ha anche eliminato dal bozzetto il riferimento al nome del ristorante, per evitare qualsiasi forma di pubblicità .
Una carriera lunga, quella di Pavarotti, iniziata oltre quarant'anni fa. Figlio di un fornaio (del quale in un primo momento era destinato a seguire le orme) si appassiona sia da giovane al canto lirico, affermandosi da subito per le sue straordinarie doti canore. Dal debutto nella Boheme all'Opera di Reggio Emilia (era il 29 aprile 1961), è stato un susseguirsi di successi su scala planetaria. Nel giro di una decina d'anni calca i palcoscenici più importanti del mondo, attirando su di sé l'ammirazione del pubblico e della critica. Negli anni Novanta, al culmine della carriera artistica, i grandi concerti all'aperto, capaci di attirare decine di migliaia di appassionati e di tenerne incollati milioni ai teleschermi. Indimenticabili quello de "I tre tenori", assieme a José Carreras e Placido Domingo, nonché gli incontri annuali del "Pavarotti & Friends", evento di beneficenza al quale hanno aderito i maggiori nomi mondiali della musica rock e pop.
L'addio definitivo alle esibizioni nei teatri, prima della malattia, risale a poco più di tre anni fa.
Una vita intensa, quella di Luciano Pavarotti, caratterizzata anche da diversi momenti "filatelici". Diversi i paesi, soprattutto africani, che hanno dedicato al tenore uno o più francobolli. Particolarmente significativo l'omaggio della Romania, che nell'emissione del 9 agosto 1999 ricorda il concerto di "Big Luciano" in programma a Bucarest nel giorno dell'eclissi solare, mercoledì 11 agosto.
Nessun omaggio dentellato, invece, dall'Italia; e non potrebbe essere altrimenti, considerato che la nostra tradizione filatelica non permette di raffigurare personaggi viventi sulle carte valori postali.
Discorso diverso, seppur con grandi forzature, per quanto riguarda il comparto della marcofilia. Diversi, difatti, sono stati gli annulli speciali dedicati nel nostro Paese al maestro Pavarotti, ad iniziare dai due del 1990 che lo ritraggono in compagnia di Carreras, Domingo e Zubin Mehta . Una forzatura, dicevamo, perché a rigor di norma lo stesso divieto dei francobolli varrebbe anche per gli annulli postali. Ed infatti la cosa non è passata inosservata. Appena pochi anni dopo, siamo nel 1999, viene richiesto un annullo per un concerto di beneficenza, nel quale è inserito un ritratto del tenore. Sulla scia delle polemiche Poste Italiane è costretta ad eliminare l'immagine, mantenendo unicamente, ed in via del tutto eccezionale, il nome. Ma, ironia della sorte, nessuno si accorge che lo stesso profilo è stato inserito anche in una targhetta, che sarà regolarmente utilizzata dall'ufficio di Modena.
Diversi, invece, gli annulli utilizzati negli ultimi anni per celebrare vari avvenimenti organizzati nella grande tenuta del tenore. In essi non figura né il nome né l'immagine di Pavarotti, ma è inserito il logo del ristorante "Europa '92", di cui lo stesso è proprietario. Proprio l'ultimo di tali annulli, richiesto per una mostra filatelica in programma lo scorso 25 aprile, non ha mancato di suscitare polemiche. In un primo momento, infatti, era prevista nel bollo un'immagine allegorica che, ad un esame più attento, è risultata essere una caricatura dei gestori del ristorante, ovviamente vivi e vegeti. Immediata è scattata l'epurazione da parte della Divisione Filatelia, che ha anche eliminato dal bozzetto il riferimento al nome del ristorante, per evitare qualsiasi forma di pubblicità .
I vostri commenti