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Bollettino UFI n.103: gli interi postali austro-ungarici in doppia lingua

Mentre l'Unione Filatelisti Interofili si prepara alla 36a Assemblea sociale in programma il prossimo 27 settembre a San Colombano al Lambro nella quale verranno rinnovati i vertici dell'associazione, il bollettino d'informazione "L'Intero Postale" esce con il n.103 e due interessanti articoli di interofilia: Carlo Sopracordevole scrive degli interi postali in diverse lingue, italiano compreso, dell'ex Impero Austro-Ungarico e Franco Giannini dei "forwarder fai-da-te" del periodo aprile-giugno 1945 quando ogni mezzo era buono per inviare corrispondenze da nord a sud e viceversa.

Bollettino UFI n.103: gli interi postali austro-ungarici in doppia lingua

E' appena giunto a casa dei soci l'ultimo numero de "L'Intero Postale", il 103° Estate 2008, l'organo di informazione dell'UFI, l'associazione che raggruppa gli appassionati e gli specialisti italiani di interofilia.

L'apertura è dedicata naturalmente ai "fatti sociali", con le notizie sulla prossima assemblea generale, la 36a da quanto l'UFI è stata costituita, in programma a San Colombano al Lambro (MI) sabato 27 settembre. Un'appuntamento importante, ancorchè previsto dallo Statuto, in quanto elettivo: si voterà infatti il rinnovo delle cariche sociali. In discussione anche la modifica dello Statuto nella parte in cui fissa la durata dei rinnovi delle cariche: i due trienni attualmente previsti sono un vincolo, già eliminato da numerose altre associazioni filateliche nazionali.

Per l'occasione, scrive il Presidente uscente Carlo Sopracordevole, anche grazie al supporto logistico del locale Circolo Filatelico Numismatico Banino, si terrà una mostra di interi postali realizzata con materiali provenienti dalle collezioni dei soci e al termine dell'assemblea, il consueto pranzo sociale.

Due, invece, gli articoli di grande interesse storico contenuti in questo numero de L'Intero Postale.

Il primo, firmato da Carlo Sopracordevole, è dedicato a "Gli interi multietcnici dell'Impero Austro-Ungarico". In passato (e tuttora, ad esempio in Cina) vi sono nazioni che comprendono territori vastissimi all'interno dei quali vivono popolazioni eterogenee con lingue ben differenti. Un esempio di stato multi-linguistico è l'ex-Impero asburgico, un agglomerato di paesi e genti che comprendeva Lombardia, Veneto, Austria, Romania e Boemia, ma anche Dalmazia e Bosnia fino all'Ucraina. Un territorio immenso nel quale si parlavano molte lingue. Una realtà che fu saggiamente interpretata dalle poste asburgiche attraverso la produzione di interi postali in doppia o tripla lingua. Ecco che, subito dopo l'uscita della prima cartolina postale solo in lingua tedesca (il 2 kreuzer del 1° ottobre 1869), iniziò la pubblicazione di cartoline bilingui, italiano compreso. La "Carta da corrispondenza", traduzione dal tedesco "Correspondenz-Karte" uscì nel luglio 1871 con nominale di 4 Kr. Fu quindi la volta delle lingue boema, polacca, rutena e slovena.

Molto bello anche l'articolo di Franco Giannini dal titolo auto-esplicativo: "Profitto di un camion che parte in questo momento per Napoli...: ovvero... forwarder fai-da-te" nel quale viene trattato un fenomeno abbastanza diffuso nell'Italia del Nord nei mesi che vanno da Aprile a Giugno del 1945, subito dopo la fine delle ostilità in Italia: la mancanza di certezza nei servizi postali delle zone che man mano venivano lasciate dai Tedeschi in mani alleate, spinse gli italiani ad escogitare "modalità personalizzate" di inoltro delle corrispondenze, sistemi cioè in grado di accelerare al massimo gli scambi postali nord-sud. Ed allora Giannini propone alcune interessenti cartoline postali del periodo, perlopiù della Repubblica Sociale, che ad una lettura superficiale possono sembrare strane ed indecifrabili: la spiegazione è invece racchiusa nel testo, proprio come recita il titolo. La gente, cioè, non mancava di affidare ad amici, parenti o semplici conoscenti, le proprie lettere affinchè superassero gli ostacoli di un'Italia ancora divisa in due. Così si spiega, ad esempio, una cartolina postale della RSI affrancata pure con esemplari repubblichini, annullata a Napoli nel 1945!

Il periodico dell'UFI si chiude con le recensioni del volumetto di Franco Filanci "Lettera & Francobollo. Raccontiamola giusta", "una messe di notizie spesso succose e poco note, espresse nel tipico stile poco conformista dell'Autore", e della "Guida Marini" dedicata alla filatelia vaticana scritta a quattro mani da F. Filanci e Giovanni Fulcheris, entrambi soci UFI, e la notizia del premio Lewandowksi attribuito al volume "Interitalia 2008" scritto da Filanci, Sopracordevole e Tagliente.

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