Con la recente scomparsa di Giovanni Riggi di Numana, non solo la filatelia italiana ha perso uno dei suoi decani e animatori più attivi, ma anche l'Associazione dei Collezionisti Italiani di Francobolli Ordinari (CIFO), si è improvvisamente trovata senza la sua storica guida.
Molti collezionisti e soprattutto gli iscritti al sodalizio fondato e diretto dal prof. Riggi, si sono chiesti in queste ultime settimane se e come sarebbe continuata l'attività associativa, essendo concreto il rischio che gli studi, ma soprattutto i famosi "salotti filatelici" che il presidente organizzava periodicamente nella sua casa di Pecetto Torinese, finissero per trasformarsi solo in un bel ricordo.
Abbiamo pertanto voluto rivolgere alcune domande a Claudio Manzati, amico di Giovanni Riggi di Numana nonché socio del CIFO. Collezionista ultradecennale di filatelia ordinaria e storia postale, Manzati conosce Riggi tra il 1990 ed il 1991, quando il CIFO stava iniziando l'attività. “Sin da subito - ha dichiarato a Philweb - abbiamo trovato un’intesa e forse anche una sinergia filatelica. Lui la guida ed il maestro, io l’allievo curioso che continuamente assorbivo come una spugna avida di conoscenza". Il rapporto di amicizia continua nel tempo e si consolida negli ultimi anni, in quanto Riggi era spesso a Milano (dove risiede Manzati) per frequentare la Fondazione 3M, cui aveva donato tutto il materiale relativo ai suoi studi sulla Sacra Sindone.
"Effettivamente - confessa Manzati - era da anni che Riggi chiedeva un ricambio, ma per rispetto nei suoi confronti e, forse anche perchè molti di noi ci consideravamo ancora suoi allievi, nessuno si è mai fatto avanti. Io avevo un rapporto molto intenso con lui: ci sentivamo fino a 4 volte al giorno ed ero una delle persone a lui più vicine «filatelicamente». In effetti negli ultimi 2-3 anni mi aveva chiesto ripetutamente di affiancarlo. Sin dal momento del suo malore, mi sono immediatamente dato da fare, in quanto ho ritenuto un mio dovere morale farmi carico di continuare la sua opera, anche come semplice restituzione nei suo confronti di quanto negli anni, in modo assolutamente disinteressato, mi ha trasferito. Se oggi so qualcosa in campo filatelico lo devo quasi esclusivamente a lui, e quindi promuovere la sua opera e mantenere alto il suo nome è più che un impegno morale".
La lunga intervista continua...
PHILWEB - L'attuale Consiglio Direttivo come sta gestendo questa fase critica? Sono in previsione nuove elezioni?
MANZATI - Non esiste un vero Consiglio Direttivo in quanto Riggi era Presidente, Cignetti Segretario e Martina Consigliere. Le cose si discutevano tra tutti i soci presenti ai suoi salotti filatelici; in effetti più che un associazione filatelica era un ritrovo di amici con l'hobby della filatelia. In queste ultime settimane ho cercato di mantenere via l’Associazione convocando un incontro il 29 dicembre, e il prossimo 15 febbraio discuteremo di come mandare avanti il CIFO, partendo da nuove elezioni che credo potrebbero avvenire tra Marzo ed Aprile.
PHILWEB - I punti di forza di un'associazione come il CIFO, oltre al bollettino mensile "Il francobollo incatenato", erano senz'altro i famosi salotti filatelici che Riggi organizzava a casa sua periodicamente, dove soci e amici avevano un fondamentale luogo di incontro e scambio di idee. Adesso cosa succederà? L'associazione rinuncerà a questi salotti o ha già trovato una soluzione?
MANZATI - Nell'incontro del 29 dicembre è stata ribadita la volontà di andare avanti. Una soluzione temporanea è già stata trovata, in quanto ci ritroveremo presso la sede dell'Unione Filatelica Subalpina (storica associazione torinese fondata nel 1913, con sede in Via Petrarca. ndr). Il Presidente Angiolo Dotta, socio anch’egli del CIFO, si è reso disponibile a questa soluzione. Anche la moglie di Riggi, Sig.ra Maria Luisa, si è resa disponibile, ma abbiamo preferito non pesare ulteriormente su di lei, pur non escludendo che di tanto in tanto si possa riproporre qualche incontro nella casa di Pecetto Torinese.
PHILWEB - Lo storico bollettino d'informazione del CIFO, "Il francobollo incatenato", ha cadenza addirittura mensile. Un impegno che richiedeva grande costanza da parte di Riggi, il quale lo realizzava con enorme passione scrivendo delle sue scoperte e delle sue collezioni. Ma anche un importante mezzo di connessione con gli iscritti in tutta Italia. Ci sono novità dal punto di vista editoriale? Cambieranno stile, formato, contenuti?
MANZATI - Siamo al n. 171 di febbraio ed è già abbozzato il n. 172 di Marzo. Ho cercato di seguire il più possibile la tradizionale impostazione editoriale, anche se è difficile riuscire ad usare il linguaggio e la sintassi di Riggi, che era molto ricca. Una novità, già attuata per ovvie ragioni, è stata quella di scriverlo a più mani: in questi due ultimi numeri, infatti, l'articolo della sesta pagina (che solitamente proponeva un documento postale che richiamava a una tariffa, una emissione o un periodo postale, con una sua possibile ricaduta collezionistica) è stato realizzato dal nostro socio Aniello Veneri resosi disponibile. Qualora si decidesse che io debba continuare a preparare il notiziario, vorrei estendere anche ad altri soci questa possibilità.
PHILWEB - Il mensile del CIFO, seppur fondamentale strumento cartaceo di comunicazione tra gli associati, resta un mezzo dalle limitate possibilità interattive. Riggi usava il web e la posta elettronica e qualche anno fa non si fece scappare l'occasione di realizzare un piccolo sito internet. Non è forse il caso di insistere con l'innovazione tecnologica per poter dare una nuova marcia al sodalizio, anche nell'ottica di un maggior scambio di informazioni e materiale tra i soci sparsi per l'Italia?
MANZATI - Una novità che mi piacerebbe attuare, anche se saranno i soci ad approvare questa scelta, è prevedere un invio del bollettino in formato elettronico in aggiunta a quello postale. Inoltre a chi partecipa al salotto filatelico verrà consegnata una copia a colori. Non nascondo, infine, che si debba arrivare anche a creare un sito del CIFO nel quale in una area riservata ai soci possa essere data la possibilità di accedere al bollettino tramite password con validità annuale.
Io stesso, su impulso di Riggi, ho creato un sito di vendita e scambio che partirà ufficialmente nelle prossime settimane.
PHILWEB - Immaginiamo che un decano della filatelia come Riggi di Numana avesse la scrivania costantemente ricoperta di francobolli, carte e libri, sempre pronto ad allestire una collezione e a mostrarla in giro, sia in Italia che nel Mondo. Negli ultimi mesi prima della sua scomparsa, stava progettando di partecipare a qualche esposizione?
MANZATI - In effetti Riggi si era iscritto alla mondiale "Israele 2008" di maggio con la collezione, già medaglia d'oro alla mondiale di San Pietroburgo, sul "segreto epistolare", estesa però dagli iniziali 80 fogli ai 128. Sto seguendo personalmente la collezione e la accompagnerò a Tel Aviv. Nel frattempo ho anche accelerato la stampa del libro scaturito dallo studio sistematico di questa collezione e che affiancherà la collezione in Israele.
PHILWEB – Un progetto editoriale al quale Riggi ha lavorato nel corso del 2007 e che avrebbe dovuto uscire proprio all'inizio di quest'anno. Ci sono state modifiche al progetto in seguito alla sua scomparsa?
MANZATI - Come indicato, il libro sta andando avanti e sarà distribuito gratuitamente a tutti i soci iscritti nel 2007 al CIFO, a partire dal prossimo 15 febbraio. Il progetto è praticamente concluso e stiamo aspettando soltanto che l’editore definisca la grafica della copertina.
PHILWEB - Infine, tornando al futuro del CIFO, l'attuale direttivo o quello che scaturirà dalle prossime elezioni sociali, verrà rinforzato con nuove "leve" e sarà aperto all'afflusso di idee, proposte e contributi nella gestione dell'associazione. Ci sono già novità per il futuro? Ce ne vuoi parlare?
MANZATI - Credo che il CIFO debba continuare a mantenere il proprio "concetto di base", quello cioè di un club di amici con la passione per la filatelia, di quella che si crea giorno dopo giorno, con pochi soldi, ma con tante idee. Ma nello stesso tempo si dovrebbe allargare la base di partecipazione attiva attraverso l'apertura di un sito web che possa estendere su base geografica e temporale il tradizionale salotto filatelico di Pecetto Torinese, e che possa costituire un luogo di dibattito a distanza.
Ringraziamo Claudio Manzati per aver risposto ai nostri quesiti, augurando a lui e a tutti i soci del CIFO di realizzare, nel segno dell’innovazione, ulteriori studi e scoperte filateliche, continuando questo sodalizio con lo stesso spirito ed egual entusiasmo di quelli profusi da Giovanni Riggi di Numana.
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